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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono il medesimo adolescente della domanda precedente.
Considerando il comandamento come “Non commettere adulterio” perchè non posso avere rapporti sessuali?
E’ un comportamento che, a mio parere, non danneggia nessuno. E allora perchè questo divieto?
La ringrazio per l’attenzione prestatami,
In attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. Scrivi: “perchè non posso avere rapporti sessuali? E’ un comportamento che, a mio parere, non danneggia nessuno”.
Certamente questa domanda, come anche quella che esponi subito dopo, presuppone che si ragioni solo da un punto di vista umano, escludendo Dio.
Lasciamo perdere per ora questo problema, che tuttavia è il più importante.
2. È proprio vero che i rapporti sessuali fuori del matrimonio non danneggiano nessuno?
Anzitutto danneggiano chi li compie, perché viene banalizzato un gesto che è pieno di significato: la donazione totale di sé.
Fuori del matrimonio non vi è ancora nessuna donazione totale di sé. Questo lo sanno tutti, avendo la consapevolezza nettissima di essere liberi.
3. Quando uno dona se stesso o la propria persona, come avviene col rapporto sessuale, dice all’altro che in qualche modo si espropria per essere tutto suo.
Ma fuori e prima del matrimonio si sa benissimo che non è così.
Per questo si tratta di una bugia e con essa ci si abitua a consegnarsi a chi non ci appartiene. E questo può avere dei riflessi ben più devastanti nel matrimonio.
Questo è un far danno a se stessi.
4. Inoltre si danneggia l’altro, abituandolo a fare la stessa cosa: a consegnarsi a chi non gli appartiene.
Se queste sono le premesse del matrimonio, se ne possono intuire facilmente le conseguenze.
5. In una vecchia risposta pubblicata su questo sito avevo scritto: “Giovanni Paolo II nell’esortazione apostolica Familiaris consortio ha detto che “la donazione fisica totale sarebbe menzogna se non fosse segno e frutto della donazione personale totale, nella quale tutta la persona, anche nella sua dimensione temporale, è presente: se la persona si riservasse qualcosa o la possibilità di decidere altrimenti per il futuro, già per questo essa non si donerebbe totalmente” (FC 11).
Analizziamo i vari elementi dell’ultima parte di questa affermazione.
“Se la persona si riservasse qualcosa… non si donerebbe totalmente”.
Qui il Papa fa riferimento alla contraccezione, che è il metodo più comune dei rapporti prematrimoniali.
La contraccezione è il segno più evidente che i due non si donano in totalità, perché di fatto escludono di donarsi la capacità di diventare padre e madre.
Sempre in Familiaris consortio Giovanni Paolo II aveva detto: “Al linguaggio nativo che esprime la reciproca donazione totale dei coniugi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contraddittorio, quello cioè di non donarsi all’altro in totalità.
Ne deriva, non soltanto il positivo rifiuto all’apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell’interiore verità dell’amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale” (FC 32c).
Mi pare allora come sia abbastanza chiaro che la persona in un rapporto prematrimoniale finga di donarsi in totalità, proprio perché esclude volutamente la totalità del dono”.
Qualcuno ha detto che “la lussuria è una menzogna a fior di pelle, un possesso che si maschera da dono”.
6. Vi è un altro male che fai con i rapporti prematrimoniali. Ma di questo te ne parlerò nella prossima risposta
Ti ringrazio di avermi dato l’opportunità di ribadire concetti molto importanti, e che puoi approfondire leggendo tante risposte date in materia nella sezione del nostro sito: un sacerdote risponde (teologia morale speciale: morale sessuale e matrimoniale).
Ti ricordo volentieri nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo