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Quesito
Grazie per la risposta ai quesiti.
Adesso (inteso quando può e senza passare davanti ad altre persone) volevo chiederle se aveva letto il libro di Messori sul miracolo di Calanda (della gamba ricresciuta).
Secondo lei perchè la Chiesa con tali indizi e dato il tipo di miracolo non ne ha mai parlato o autenticato?
Luca
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
sì, l’ho letto qualche anno fa, e con piacere.
Non ricordo se la Chiesa l’abbia autenticato.
Ma di miracoli, caro Luca, ce ne sono tantissimi. Basta pensare a quelli che la Chiesa autentica per le molte cause di beatificazione e canonizzazione.
E tuttavia non è il miracolo l’essenza della fede cristiana.
I miracoli sono una testimonianza che Dio dà per portare alcuni alla fede, per confermarla in altri, per autenticare la purezza della dottrina o la santità della vita di una determinata persona.
Sono certamente un grande aiuto per la fede. Ma non dobbiamo dimenticare che purtroppo per tante persone vale quanto ha detto il Signore: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi” (Lc 16,31).
Venendo ai nostri giorni: chi non ha sentito parlare di Padre Pio? La sua stessa vita (si nutriva con un unico pasto di venti grammi e perdeva ogni giorno mezzo bicchiere di sangue) non è stata forse un miracolo continuo? Perché allora la gente continua a stare lontana da Dio?
Il fatto è che aver fede non significa soltanto sapere che Dio c’è (lo sanno anche i demoni!) e neanche solo che Dio fa miracoli (anche i demoni cercano di scimiottare Dio e fanno anche loro qualche cosa di prodigioso, per portare alla rovina). La fede viva consiste nell’abbandonare il peccato e conformarsi sempre di più alla volontà e ai sentimenti di Nostro Signore, in umiltà e santità di vita.
Ma abbandonare il peccato, che tuttavia è soltanto prigionia e sorgente di infelicità, a molti costa.
Diamoci da fare dunque per la conversione di molti al Vangelo, nella consapevolezza che “certa specie di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno” (Mt 17,21).
Ti ringrazio per la domanda, ti saluto, ti accompagno con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo