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Quesito

Caro Padre Angelo,
La ringrazio innanzitutto per l’aiuto che mi ha dato.
Le pongo ora questa domanda: chi si definisce ateo viene scomunicato, in quanto rifiuta totalmente la fede cristiana? Inoltre chi incorre nella scomunica, non può neppure andare a messa, oltre a non poter ricevere i sacramenti?
La ringrazio,
Francesco


Risposta del sacerdote

Caro Francesco,
chi si definisce ateo non è scomunicato. Vi possono essere tanti motivi che portano una persona ad essere atea. E la Chiesa nella sua sollecitudine non vuole tenere la porta chiusa per nessuno.
La scomunica è invece una pena medicinale, in gergo si parla di censura, per cui – a motivo di un peccato particolarmente grave – si viene esclusi dalla comunità dei fedeli e dalla partecipazione ai sacramenti.
La Chiesa sancisce delle scomuniche soprattutto dove c’è il rischio che una determinata azione, come ad esempio l’aborto, non venga più considerato come un’azione particolarmente grave, anche perché è consentita e finanziata dallo stato.
La scomunica ha la funzione di porre un altolà e di dire: guarda che è così grave quest’azione che per essa vieni scomunicato.

Ecco che cosa dice il Codice di Diritto canonico a proposito di chi viene scomunicato con una scomunica che colpisce la persona per il fatto stesso che ha compiuto quel peccato (è la cosiddetta scomunica latae sententiae):
Can. 1331 – § 1. Allo scomunicato è fatto divieto:
1° di prendere parte in alcun modo come ministro alla celebrazione del Sacrificio dell’Eucaristia o di qualunque altra cerimonia di culto pubblico;
2° di celebrare sacramenti o sacramentali e di ricevere i sacramenti;
3° di esercitare funzioni in uffici o ministeri o incarichi ecclesiastici qualsiasi, o di porre atti di governo.

Come vedi, lo scomunicato non può esercitare alcun ministero nella celebrazione della Messa o di altri sacramenti o in cerimonie di culto pubblico.
Può invece partecipare alla Messa. Infatti la scomunica priva dell’esercizio dei diritti, non dei doveri. E la partecipazione alla Messa domenicale è un dovere.
Il comma 2 dice che lo scomunicato non può celebrare sacramenti o sacramentali e di ricevere i sacramenti. Può invece ricevere i sacramentali. E le esequie (i funerali) sono sacramentali.

Ti ringrazio per la domanda, ti saluto, ti accompagno con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo