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Quesito

Caro Padre Angelo,
sono una ragazza fidanzata.
Mia intenzione è quella di sposarmi non appena i miei studi siano terminati.
So che la chiesa ammette i metodi naturali di contraccezione, ma io ho sempre avuto cicli molto irregolari e non potrei utilizzarli.
Vista la situazione, ci sarebbe concesso utilizzare il coito interrotto?
Se no, come dovremmo comportarci?
La ringrazio per il suo preziosissimo aiuto.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. è necessario anzitutto dissipare un equivoco: i metodi naturali non sono metodi di contraccezione.
Per contraccezione s’intende un atto in cui per volontà umana si spoglia il gesto coniugale della sua intrinseca capacità procreativa.
Come vedi, in questo caso si altera il disegno di Dio sull’amore coniugale.
Infatti un gesto che secondo il progetto di Dio chiama a donarsi in totalità, un gesto in cui ci si mette in gioco come è quello coniugale, viene trasformato in un gesto in cui ci si rifiuta di mettersi in gioco e non ci si dona in totalità. Come vedi si tratta di una finzione. Giovanni Paolo II ha detto che si tratta di una menzogna.

2. I metodi naturali invece sfruttano il disegno divino che ha voluto che non ogni atto coniugale fosse di fatto fertile.
Qui non si interviene per alterare la finalità del gesto coniugale, ma ci si comporta da alleati della Divina Sapienza.
Nel primo caso (la contraccezione) Dio è escluso, lo si mette da parte, ci si sostituisce a lui.
Nel secondo caso Dio è presente, ci si comporta da alleati, si cerca di cogliere e di vivere tutte le potenzialità che ha racchiuso nel gesto coniugale.

3. Nello stesso tempo nel primo caso non ci si domina affatto. La prepotenza egli istinti domina su tutto, anche sul rispetto verso il proprio partner, che lo si vuole manipolato, contraffatto.
Nel secondo caso ci si abitua a dominare se stessi, nelle proprie pulsioni e anche nelle proprie tentazioni. Qui uno diventa signore di se stesso e rispettoso dell’altro.
Non gli si impone nulla che sacrifichi qualcosa alla sua salute morale ed eterna.
Né si danneggia la sua salute fisica (come avviene spesso con la pillola) o si causa qualche disagio sotto il profilo psicologico.

4. Il coito interrotto è una palese alterazione del disegno di Dio sull’amore coniugale e sulla sessualità.
Nel libro della Genesi cap 38,8-10 si legge la vicenda di Onan, che fu punito con la morte proprio a motivo del coito interrotto.

5. Sotto il profilo fisico, il coito interrotto non giova minimamente alla donna perché, oltre all’insoddisfazione che è pesante, durante l’atto sessuale i suoi ormoni surrenali secernono l’adrenalina, che la rende particolarmente tesa soprattutto negli organi genitali. Questo da origine a vaginiti, anche croniche, per la mancata deposizione del liquido seminale.
Infatti il liquido seminale contiene sostanze (come la jaluronidasi) che favoriscono la detumescenza della vagina, dopo un rapporto, e quindi il suo rapido ritorno alla condizione di riposo.

6. Mi dici che i tuoi i tuoi sono irregolari.
Ma i metodi naturali, se sono ben conosciuti e ben applicati, fanno capire con sicurezza quali siano i giorni di fertilità e di infertilità.
Nel tempo che ti rimane prima del matrimonio, ti consiglio di applicarti alla conoscenza dei ritmi naturali di fertilità.
Questo non lo puoi fare da sola. Devi andare in un consultorio di ispirazione cattolica. Qui ti potranno seguire e potranno darti tutte le conoscenze adeguate al tuo caso specifico.

7. Di metodi naturali per conoscere i ritmi di fertilità ce ne sono molti. Talvolta la conoscenza dell’uno va a perfezionare quella di un altro.
Seguendo questi metodi avrai sempre e solo da trovarti bene e troverai nel tuo futuro marito un uomo che ti rispetta e che ti ama senza contraffazioni.
Nello stesso tempo potrai vivere in serenità la tua amicizia con Dio, vivere nella grazia sua, accostarti con frutto alla S. Comunione, di cui nulla è più prezioso non solo per far crescere la tua vita spirituale, ma anche per tenere lontane tante insidie di ogni ordine dalla tua vita personale e familiare.

Ti ringrazio per la fiducia, ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo