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Caro Padre Angelo,
Buona sera sono Paolo, mi ha interessato molto leggere le sue risposte molto interessanti sul questioni assai complesse fatte da altri lettori.
Ecco la mia domanda e sicuramente non facile: perché esiste l’odio?
Come è nato l’odio?
Perché è entrato nel famoso mistero del male?
Grazie.


Caro Paolo,
1- se l’amore è l’attrazione per il ben, l’odio è l’avversione per il male.
Quando Dio ha creato l’uomo lo ha dotato anche della possibilità di provare emozioni.
Queste emozioni o sentimenti sono un grande potenziale di cui Dio ci ha provvisto perché fossimo più pronti a fare il bene e a fuggire il male.

2. Nello stato di innocenza, e cioè prima del peccato originale, l’uomo provava l’odio solo per il male.
Inoltre questo sentimento, come tutti gli altri che in gergo teologico sono chiamati passioni, erano perfettamente subordinati alla ragione e non portavano mai l’uomo fuori strada.
Dunque non c’era odio verso Dio né verso le creature, che sono tutte doni di Dio.
Adamo provava odio solo per il male, e cioè per la disobbedienza a Dio e per il peccato.

3. Dopo il peccato originale le passioni o sentimenti hanno cominciato ad essere insubordinati alla ragione.
La ribellione a Dio ha originato altre ribellioni come quella dell’uomo verso i suoi simili e quella dei sentimenti alla ragione.
Sicché adesso i sentimenti si esprimono con moti propri che tendono a portare l’uomo fuori strada.

4. Solo dopo il peccato originale l’uomo ha cominciato a sentire moti disordinati di odio e ad usarne male.
Ha cominciato a provare odio anche per dei beni che per lui in quel momento hanno parvenza di male.
Così taluni hanno cominciato a provare odio per Dio, per la sua legge, per la sua opera salvifica, per i suoi ministri, per le cose sante.
Provano odio perché sono contrari al male al quale sono affezionati.

5. Non va dimenticato che vi sono anche forze esterne all’uomo, come i demoni, che lo incitano a odiare Dio e il prossimo.
Anche l’invidia del bene altrui provoca avversione, desiderio di male, odio.
L’odio in questo senso fa parte del mistero di iniquità, come lo chiama San Paolo (2 Ts 2,7), che opera nel mondo.

6. Ciò non di meno l’odio, se viene usato bene, può rendere molti servizi.
In questo senso la Sacra Scrittura dice: “Odiate il male, voi che amate il Signore”(Sal 97,10) e “odiate il male e amate il bene” (Am 5,15)
San Paolo esorta ad avere orrore del peccato: “Detestate il male, attaccatevi al bene” (Rm 12,9).
Sant’Agostino insegna a distinguere tra errore ed errante e dice: “Odiate a morte l’errore e amate gli erranti” (Contra litt. Petiliani, 1,2 9) per portarli alla salvezza.

7. Inoltre la presenza dell’odio verso il bene e verso le cose sante (il mistero dell’iniquità) spinge tante persone a combatterlo opponendovi l’esercizio operoso della carità, la dedizione totale della propria vita per Dio e per la salvezza dei fratelli, l’esercizio ascetico che impegna in una purificazione e in una santificazione crescente.
Sicché colui che ispira l’odio (il diavolo), anche in questo viene castigato perché infine serve a suscitare forze opposte di carità, di dedizione e di merito eterno.

Ti ringrazio per il quesito, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo