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Quesito

Buongiorno carissimo padre,
rieccomi con una domanda.
Innanzitutto volevo dirle grazie che ogni volta puntualmente ha risposto.
Arriviamo al punto: perché Dio si identifica ogni volta che gli viene chiesto chi è con Io Sono Colui che Sono?
So che è il modo che si è presentato a Mosè.
Cosa vuol dire? E perché si presenta così?
Grazie ancora.
Buona giornata.
Paolo


Risposta del sacerdote

Caro Paolo,
1. sono state date diverse interpretazioni di questo nome.
Per alcuni significa “Io sono l’Esistente”.
Per altri “Io sono colui che fa esistere” e cioè il Creatore e colui che conserva nell’esistenza tutte le cose.
Per altri “Io sono quello che sono”, ossia inconoscibile.

2. Non è solo questo il nome con cui Dio si è rivelato, ma questo è il primo nome, il fondamento di tutti gli altri.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: “Dio si è rivelato al suo popolo progressivamente e sotto diversi nomi; ma la rivelazione del Nome divino fatta a Mosè nella teofania del roveto ardente, alle soglie dell’Esodo e dell’Alleanza del Sinai, si è mostrata come la rivelazione fondamentale per l’Antica e la Nuova Alleanza.
Dio si è rivelato a Israele, suo popolo, facendogli conoscere il suo Nome.
Il nome esprime l’essenza, l’identità della persona e il senso della sua vita.
Dio ha un nome. Non è una forza anonima.
Svelare il proprio nome, è farsi conoscere agli altri; in qualche modo è consegnare se stesso rendendosi accessibile, capace d’essere conosciuto più intimamente e di essere chiamato personalmente il Dio vivente” (CCC 204).

3. Nel corso della rivelazione Dio si svelerà con altri nomi, come il Dio vivente, il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei tuoi padri.
Ma certo l’apice della rivelazione di Dio lo troviamo quando Dio svela se stesso dicendo attraverso San Giovanni che Dio è amore (1 Gv 4,8; 4,16).

4. Giovanni Paolo II commenta: “La fede della Chiesa culmina in questa verità suprema: Dio è Amore!…
La verità che Dio è Amore costituisce come l’apice di tutto ciò che è stato rivelato per mezzo dei profeti e ultimamente per mezzo del Figlio (Eb 1,l).
Tale verità illumina tutto il contenuto della Rivelazione divina, e in particolare la realtà rivelata della creazione e quella dell’Alleanza…
Dio ha creato perché poteva, perché è onnipotente; ma la sua onnipotenza era guidata dalla Sapienza e mossa dall’Amore.
Questa è l’opera della creazione.
E l’opera della Redenzione ha un’eloquenza ancora più possente e ci offre una dimostrazione ancora più radicale: di fronte al male, di fronte al peccato delle creature rimane l’amore come espressione dell’onnipotenza. Solo l’amore onnipotente sa trarre il bene dal male e la vita nuova dal peccato, dalla morte” (2.10.1985).

5. I filosofi greci erano arrivati a un Dio “motore immobile” e “perfezione infinita”.
Più tardi, l’Islam giunge al misericordioso ma solitario Allah.
Solo Cristo ha rivelato che Dio è Padre (Abbà), termine che indica intimità, familiarità. Dio ci ama ed è provvidente proprio perché è amore. Questa è la notizia più bella e più sconvolgente che mai sia risuonata sulla terra.

Con l’augurio che tu possa penetrare sempre più nell’intimità divina e possa amare e possedere Colui che è Amore, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo