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Quesito
Caro Padre Angelo,
Salve, è da un pò che mi pongo sta domanda: ebraismo, cristianesimo e islam discendono tutti da Abramo.
Sapendo che Dio è Onnipotente e Onnisciente e cioè sapeva già dall’inizio quando ha parlato ad Abramo cosa sarebbe successo col passare del tempo tra le generazioni (caos tra religioni), se Israele era o è il popolo eletto perché ha permesso tutto questo? Guerre ecc. ecc.
Premetto che sono cristiano cattolico attualmente sto leggendo i salmi che a volte mi lasciano confuso (una mia impressione: mi sembra che a volte Dio istighi alle guerre o altro).
Grazie
Risposta
Carissimo,
1. prima ancora di venire ai discendenti di Abramo, già tra i figli di Adamo è sorta inimicizia: quella di Caino contro il fratello Abele al punto che lo uccise.
Perché Dio l’ha permesso?
2. La ribellione a Dio provocata col peccato non è mai senza conseguenze: provoca la ribellione all’interno dell’uomo per cui certe tendenze vogliono essere soddisfatte per conto loro causando insubordinazione e squilibrio all’interno della persona stessa. Così è ad es. di un drogato o di un alcoolizzato.
3. E provoca anche ribellione dell’uomo contro il suo prossimo, come si è visto tra Adamo ed Eva: prima del peccato originale c’era tra loro pace perfetta. Dopo il peccato, Adamo ha incolpato Eva ed Eva a sua volta ha incolpato il serpente.
4. Il Concilio Vaticano II nella costituzione pastorale Gaudium et spes riporta alla ribellione dell’uomo con Dio il motivo delle ribellioni dell’uomo con i propri simili:
“Costituito da Dio in uno stato di giustizia, l’uomo però, tentato dal Maligno, fin dagli inizi della storia abusò della libertà, erigendosi contro Dio e bramando di conseguire il suo fine al di fuori di lui.
Pur avendo conosciuto Dio, gli uomini «non gli hanno reso l’onore dovuto… ma si è ottenebrato il loro cuore insipiente»… e preferirono servire la creatura piuttosto che il Creatore.
Quel che ci viene manifestato dalla rivelazione divina concorda con la stessa esperienza.
Infatti l’uomo, se guarda dentro al suo cuore, si scopre inclinato anche al male e immerso in tante miserie, che non possono certo derivare dal Creatore, che è buono.
Spesso, rifiutando di riconoscere Dio quale suo principio, l’uomo ha infranto il debito ordine in rapporto al suo fine ultimo, e al tempo stesso tutta l’armonia, sia in rapporto a se stesso, sia in rapporto agli altri uomini e a tutta la creazione.
Così l’uomo si trova diviso in se stesso.
Per questo tutta la vita umana, sia individuale che collettiva, presenta i caratteri di una lotta drammatica tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre.
Anzi l’uomo si trova incapace di superare efficacemente da sé medesimo gli assalti del male, così che ognuno si sente come incatenato” (GS 13).
5. E ancora: “In verità gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel più profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell’uomo.
È proprio all’interno dell’uomo che molti elementi si combattono a vicenda.
Da una parte infatti, come creatura, esperimenta in mille modi i suoi limiti; d’altra parte sente di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, è costretto sempre a sceglierne qualcuna e a rinunziare alle altre.
Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe.
Per cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e così gravi discordie nella società” (GS 10).
6. Il Catechismo della Chiesa Cattolica va più a fondo del Concilio stesso e scrive:
“L’armonia nella quale essi erano posti, grazie alla giustizia originale, è distrutta; la padronanza delle facoltà spirituali dell’anima sul corpo è infranta; l’unione dell’uomo e della donna è sottoposta a tensioni; i loro rapporti saranno segnati dalla concupiscenza e dalla tendenza all’asservimento.
L’armonia con la creazione è spezzata: la creazione visibile è diventata aliena e ostile all’uomo. A causa dell’uomo, la creazione è «sottomessa alla caducità» (Rm 8,20).
Infine, la conseguenza esplicitamente annunziata nell’ipotesi della disobbedienza si realizzerà: l’uomo tornerà in polvere, quella polvere dalla quale è stato tratto. La morte entra nella storia dell’umanità” (CCC 400).
“Dopo questo primo peccato, il mondo è inondato da una vera «invasione» del peccato: il fratricidio commesso da Caino contro Abele; la corruzione universale quale conseguenza del peccato; nella storia d’Israele, il peccato si manifesta frequentemente soprattutto come infedeltà al Dio dell’Alleanza e come trasgressione della Legge di Mosè; anche dopo la Redenzione di Cristo, fra i cristiani, il peccato si manifesta in svariati modi” (CCC 401).
7. Ogni nostro peccato causa qualche cosa di simile a ciò che ha prodotto il peccato originale.
Non dobbiamo tuttavia scoraggiarci.
Scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Il mistero dell’iniquità (2 Ts 2,7) si illumina soltanto alla luce del Mistero della pietà (1 Tm 3,16).
La rivelazione dell’amore divino in Cristo ha manifestato ad un tempo l’estensione del male e la sovrabbondanza della grazia.
Dobbiamo, dunque, affrontare la questione dell’origine del male, tenendo fisso lo sguardo della nostra fede su colui che, solo, ne è il vincitore” (CCC 385).
Fà bene tornare di quando in quando con la nostra riflessione alle origini del male e delle divisioni fra gli uomini.
Ti ringrazio del quesito, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo