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Quesito
Padre carissimo,
seguo da un po’ di tempo la Sua interessantissima rubrica, nella quale trovo illuminanti risposte sulla nostra Fede.
Ultimamente mi sto interessando al mistero della SS. Trinità.
C’è, in particolare, un brano del Vangelo il cui significato mi risulta incerto.
Si tratta, se trascrivo correttamente, di Gv 16,7, “…Io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada perché, se non vado, non verrà a voi il Paraclito…”
Forse una spiegazione potrebbe essere che era arrivato il momento in cui Gesù, come persona umana, aveva, per così dire, esaurito gli argomenti relativi alla Fede che erano comprensibili per l’uomo di quell’epoca e aveva quindi lasciato allo Spirito Santo il compito di presentare gli altri, più “avanzati”, nel corso dei tempi, ad una umanità divenuta nel frattempo più evoluta, più matura ed in grado di comprenderli.
Non so però se sono andato fuori rotta.
La ringrazio per quanto mi vorrà chiarire. Le chiederei anche una preghiera per me e per la mia famiglia.
Antonio
Risposta del sacerdote
Caro Antonio,
1. la tua spiegazione stavolta, per quanto industriosa, non è del tutto esatta.
Intanto la persona di Gesù non è una persona umana, ma è una persona divina. Gesù è Dio comparso tra noi rivestito di una natura umana.
Il suo io è un io divino. La sua persona è una persona divina.
2. Gesù, come si vedrà, poteva dare lo Spirito Santo prima ancora di salire al cielo.
Tuttavia chi l’avrebbe ricevuto se il corpo di Cristo rimanendo di qua rimaneva un corpo circoscritto in un particolare punto della terra?
Per donarlo a tutti ed essere nuovamente presente a tutti insieme allo Spirito Santo doveva assumere una presenza spirituale per mezzo della quale avrebbe potuto essere accanto ad ogni uomo in ogni punto della terra. Questa presenza spirituale la assunse con la sua risurrezione.
3. Ma era necessario anche che se ne andasse per mezzo della sua morte per un altro motivo: Gesù voleva meritare con la sua passione e morte non solo l’espiazione dei peccati, la redenzione, ma anche l’effusione dello Spirito Santo.
Aveva detto infatti: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre” (Gv 14, 15-16).
L’ha pregato in modo particolare con il sacrificio della sua passione e della sua morte.
4. San Tommaso commenta così le parole di Gesù: “È meglio che io me ne vada, altrimenti non potrò mandarvi lo Spirito Santo”.
“Ma forse che Cristo non avrebbe potuto mandare lo Spirito mentre viveva nella carne.
La risposta è affermativa … Ma egli non volle darlo ai discepoli mentre era con loro per quattro motivi.
Primo, per la loro indisposizione; poiché lo Spirito Santo, che è amore spirituale è incompatibile con l’amore carnale. Ora i discepoli erano affezionati all’umanità di Cristo con un attaccamento piuttosto carnale, non essendosi elevati alla sua divinità mediante l’amore spirituale; quindi non erano ancora capaci dello Spirito Santo”.
5. “Secondo, per la condizione in cui viene offerto l’aiuto divino, il quale viene dato nelle necessità. …. Ora fino a che Cristo era con essi, era per loro lui stesso l’aiuto sufficiente; ma dopo la sua partenza essi rimanevano esposti a molte tribolazioni; perciò venne loro dato subito un altro consolatore ed aiuto”.
6. “Terzo, in considerazione della dignità di Cristo; poiché Cristo non aveva il potere di dare lo spirito Santo in quanto uomo, bensì in quanto Dio. Ora finché egli era con i discepoli pareva che fosse un uomo come uno di essi. Quindi, perché non sembrasse che fosse un uomo a dare lo Spirito Santo, non vuole donarlo prima della sua ascensione”.
7. “Quarto, per salvaguardare l’unità della Chiesa. Questo perché il popolo non si dividesse da Cristo e apparisse la sua superiorità su Giovanni. Ora, i discepoli stessi dovevano essere riempiti di Spirito Santo così da compiere cose anche più grandi di quelle compiute da Cristo. Perciò se fosse stato dato loro lo Spirito Santo prima della passione il popolo avrebbe potuto dubitare chi fosse il Cristo”.
Mentre mi compiaccio per il tuo interesse di approfondire la parola del Signore (anche questo è frutto dello Spirito Santo che è in te), volentieri ricordo te e la tua famiglia nella mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo