Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo
volevo chiedere chiarimenti sulla confessione. Premetto che sono una ragazza credente e praticante da molti anni (anche se più avanti nella lettera potrebbe chiedersi se essere praticante per tanti anni mi sia servito a qualcosa). So che per essere assolti dai peccati bisogna esserne pentiti e soprattutto avere il proposito di non farlo più. Per tutti gli altri peccati che ho fatto non ho problemi nel pentimento o proposito, ne ho invece con il peggiore dei miei peccati.. So che è un peccato e che è sbagliato farlo, ma non sono pentita nè al momento sento di poter promettere di smettere subito e non farlo più perchè, anche se sembra assurdo, sto ricevendo molte cose belle anche se è un peccato bruttissimo, che ha a che fare con il comandamento "non desiderare la donna (nel mio caso uomo) d’altri". Poichè il Natale si avvicina e vorrei confessare tutti gli altri miei peccati, volevo avere indicazioni su come comportarmi.

Una ragazza


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. Il sacramento della Confessione è il segno sacramentale e visibile della nostra riconciliazione con Dio.
Ora quando ci si riconcilia con il Signore gli si dice che vogliamo conformare in tutto la nostra volontà con la sua ed essere con lui una cosa sola.
Pertanto non si può ottenere il perdono di alcuni peccati gravi senza essere perdonati anche dagli altri. La riconciliazione, come vedi, non sarebbe vera, ma solo parziale.

2. Tu stessa riconosci che la relazione che hai costituisce un peccato, e anzi un peccato molto grave perché coinvolge non solo un’altra persona, ma insidia anche la pace e l’unità di una famiglia.
Io ti chiedo di lasciar perdere tutto e di andare a confessarti. Il Signore ti darà molto di più di quello che ti sembra di avere da questo tipo di relazione.
Soprattutto in occasione del Natale desidererei che tu non fossi nel numero di coloro che tengono chiusa la porta della loro anima al Signore.
In questa circostanza il Signore ti vuole dire che l’unione vera e profonda con Lui è il senso di tutto, ed è più appagante di esperienze che possono anche dar l’impressione di comunicare molto, ma intanto fanno perdere il bene più prezioso (“poiché la tua grazia vale più della vita”) e fanno camminare per una strada che non conduce in Paradiso.
Per Natale dunque il Signore ti offre una bella occasione per esprimerGli un vero atto di amore. Ne sarai ricompensata e pienamente appagata. Siine certa.

3. Se invece hai intenzione di continuare per questa strada, al momento ti dico che non puoi confessarti, perché mancano il pentimento e il proposito, che sono le due condizioni basilari per essere penitenti.
Se tu andassi a confessarti, faresti un sacrilegio, perché esporresti un sacramento alla sua invalidità e il sacerdote sarebbe costretto a negarti l’assoluzione.

Ti seguo con la preghiera perché il Signore ti illumini e ti dia la forza di fare tutti i passi che giovano al tuo vero bene.
Ti auguro un Santo Natale e ti benedico.
Padre Angelo