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Quesito
Padre Angelo buonasera e soprattutto Buon Natale.
La disturbo ancora una volta con una domanda. Ormai la polemica montata dai quattro cardinali tramite i dubia inviati al Papa è su tutti i giornali. Io capisco molto poco di magistero e leggi canoniche ma mi pare che quanto ha detto Gesù circa il matrimonio e l’adulterio sia chiaro e in parte i quattro cardinali hanno qualche ragione.
La mia domanda è la seguente. Quanto ha deciso il Papa nella sua enciclica e’ infallibile o no? Potrebbe avere sbagliato e deciso qualcosa che va contro gli insegnamenti di Gesù’? Cosa ne pensa Lei e come si comporterà se (speriamo non succeda mai) la chiesa dovesse avere un altro scisma?
Grazie ancora per il Suo stupendo servizio e ancora tantissimi auguri di un Santo Natale
Gabriele
Risposta del sacerdote
Caro Gabriele,
1. è facile essere pilotati dai giornali nel nostro modo di pensare e di valutare.
Mi parli della “polemica montata dai quattro cardinali tramite i dubia inviati al Papa”.
Ma non è così. Non c’è nessuna polemica o guerra.
La lettera dei 4 Cardinali è piena di deferente affetto per il Santo Padre e per la Chiesa. Lo si evince dalle parole e dal tono usato.
Probabilmente anche tu non hai letto il testo e ti lasci guidare da ciò che riferiscono i mezzi di comunicazioni sociale.
2. I giornali parlano di polemica e di guerra perché sanno che la gente è curiosa quando si parla di guerre, di chi vince e di chi perde.
Ma nel nostro caso non c’è nessuna guerra in corso, né si può parlare di chi vince e di chi perde.
3. Mi dici che conosci poco il Magistero e le leggi canoniche, ma ti pare che “quanto ha detto Gesù circa il matrimonio e l’adulterio sia chiaro”.
Questo è vero. Quanto ha detto il Signore sul matrimonio e sulla sua indissolubilità è chiaro.
Le parole riportate dal Vangelo di Marco sono limpidissime.
Vale la pena leggere tutta la pericope: “Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.
Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».
Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne.
Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento.
E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio»” (Mc 10,2-12).
Come vedi, i discepoli tornarono sull’argomento perché erano rimasti colpiti dalle parole del Signore.
E il Signore replicò: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio” (Mc 10,11-12).
4. Perciò chi vive con una persona diversa da quella sposata e si comporta con lei come fosse sua sposa, agli occhi di Dio vive in uno stato di adulterio permanente, come si evince anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica: “Se i divorziati si sono risposati civilmente, essi si trovano in una situazione che oggettivamente contrasta con la legge di Dio. Perciò essi non possono accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale situazione” (CCC 1650).
E: “Il coniuge risposato si trova in tal caso in una condizione di adulterio pubblico e permanente” (CCC 2384).
5. In questo modo la pensano tutti, papa e cardinali.
È mal posta dunque la domanda: ha ragione il Papa o hanno ragione i cardinali?
6. Mi chiedi se “Quanto ha deciso il Papa nella sua enciclica è infallibile o no?”.
Amoris Laetitia non è un’enciclica, ma un’esortazione apostolica.
È un atto di magistero, ma di livello inferiore a quello di un’enciclica.
7. Inoltre trattandosi di indicazioni pastorali è improprio parlare di infallibilità.
L’infallibilità riguarda le verità esposte come insegnamento.
Le indicazioni pastorali, proprio perché pastorali, sono misure prudenziali e pertanto di loro natura sono maggiormente esposte ad adattamenti e ad applicazioni diverse.
San Tommaso insegna che “la legge naturale quanto ai primi principi universali è identica presso tutti gli uomini sia per la sua rettitudine oggettiva, sia per la sua conoscenza.
Ma riguardo a certe sue applicazioni, che sono come conclusioni dai principi universali, essa è identica presso tutti e per la bontà delle sue norme e per la sua conoscenza nella maggior parte dei casi; ma in pochi casi possono esserci delle eccezioni” (Somma teologica, I-II, 94, 4).
8. Mi chiedi: “(Il Papa) potrebbe avere sbagliato e deciso qualcosa che va contro gli insegnamenti di Gesù?”
I cardinali non contestano al Papa di aver detto delle cose sbagliate.
Con la lettera pubblicata chiedono un’ulteriore risposta su alcuni dubbi che potrebbero sorgere dal modo distorto in cui a loro parere alcuni sembrano leggere e applicare l’Amoris laetitia.
9. Mi chiedi infine che cosa ne penso io e come mi comporterei qualora nella chiesa vi fosse uno scisma.
Penso che sia legittimo presentare al Papa delle domande per conoscere e interpretare bene il suo Magistero.
I giornali, per attirare la curiosità, parlano di pericolo di scisma. Non credo affatto in uno scisma.
Ma nel caso in cui malauguratamente vi fosse, indubbiamente si deve stare col Papa, perché “dove c’è Pietro, lì c’è la Chiesa” (Ubi Petrus, ibi Ecclesia).
Anche i 4 Cardinali starebbero col Papa. Ne sono certo.
Uno di questi (il card. Caffarra) in passato – per dire pubblicamente quanto fosse attaccato al Papa – disse in maniera iperbolica di “essere più papista del Papa”.
Credo che lo sarà sempre. E lo saranno anche gli altri. Basta leggere il tenore della lettera con cui si sono espressi.
Mi auguro di averti dato un pò più di serenità.
Ti auguro un anno nuovo ricco di grazia e di frutti, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo