Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
ogni volta che mi sono rivolta a Lei ho sempre ricevuto una risposta che mi ha chiarito le cose.
Anche questa volta le scrivo perchè sono un po’ confusa, e a volte allo sconforto si aggiunge la paura. Paura di pregare invano.
Non le nascondo che negli anni il mio desiderio di pregare è diventato sempre più forte, prego, prego anche per ore, mi sento molto sola e smarrita, invoco Lo Spirito Santo affinché mi aiuti a capire dove andare, affinché mi aiuti nelle azioni e nei miei rapporti con gli altri.
Prego perchè vorrei avere degli amici veri, dei rapporti autentici ma inevitabilmente ricevo molte delusioni. Dietro c’è spesso l’inganno, la falsità, l’ipocrisia.
Oramai a questo ho quasi fatto l’abitudine, ho capito che il mondo va così, anche se a volte mi piace sperare che le cose possano andare meglio.
Il mio desiderio più grande sarebbe quello di crearmi una famiglia in cui ci fosse un amore cristiano, un amore in cui fosse presente sempre Gesù. Vorrei tanto avere un compagno con cui condividere la mia vita e un lavoro per rendermi autosufficiente e sgravare i miei dal grosso peso che comporta il dovermi mantenere.
Ho studiato per molti anni, mi sono laureata in giurisprudenza e continuo a studiare sperando di poter vincere qualche concorso, invio centinaia di curricula e prego, prego tanto affinché il Signore mi aiuti.
Ma nonostante le mille preghiere, le mille novene, le centinaia di devozioni a volte penso che la mia preghiera non arrivi Lassù, lo so magari le sembrerà stupido ma, dal momento che sono anni che prego bussando alla porta del Signore e non c’è risposta se non ulteriori delusioni, mi viene da pensare che c’è qualcosa in me che non va, che mi impedisce di far arrivare la mia preghiera a Dio Padre. So che non dovrei pensare una cosa simile, ma è un pensiero che inevitabilmente mi assale, perchè mi chiedo com’è possibile che Dio che è Amore, non risponde alle mie preghiere che sono fatte con amore fiducioso in Lui.
Perché lascia che io soffra così tanto, perchè permette che riceva così tanti calci in viso? Con la preghiera vorrei sentirLo vicino, vorrei che almeno Lui non mi lasciasse sola, angosciata nello sconforto più totale.
Sono anni, anni che Gli chiedo ‘‘aiutami a capire dove vuoi che vada’…ma non c’è risposta!!!
Un caro saluto,
S.

Risposta del sacerdote

Carissima S., 
1. c’è una preghiera che il Signore ascolta subito: quella in cui gli chiediamo l’aumento della grazia, della fede, della speranza e della carità.
Il Signore ci tiene massimamente ai beni soprannaturali. Lui stesso ha detto: "Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia e tutto il resto vi sarà data in sovraggiunta".
Il Signore è fedele a questa promessa.
Dunque domanda anzitutto l’aumento dei beni soprannaturali. Al resto ci penserà lui.

2. Circa i beni di ordine temporale: se sono utili alla nostra salvezza, il Signore ci aiuta. E certamente le tue richieste sono legittime: sia quella concernente il lavoro sia quella di incontrare un uomo col quale sposarti.
Ma tutte e due si scontrano con un ostacolo: la volontà altrui.
Tu puoi essere ben disposta all’azione della grazia, ma chi ti deve dare il lavoro o l’uomo che è fatto per te potrebbero non esserlo.
A questo punto, come vedi, è necessario pregare per queste persone perché Dio apra loro il cuore e questi si rendano disponibili all’azione della grazia.

3. È vero che queste persone potrebbero essere del tutto sorde e dure all’azione della grazia. Ma San Giuseppe Cafasso dice che la preghiera pia, umile e perseverante è infallibilmente impetratoria. 
Abbi dunque fiducia.
Vai avanti con la corona del Santo Rosario in mano, da recitare tutti i giorni.
È questa l’arma, diceva Padre Pio, che vince su tutto e su tutti.

4. Mi dici che ti stai domandando se per caso ci sia qualcosa che nella tua vita non sia secondo Dio.
Questa domanda è legittima e posso dire che forse ti è ispirata da Dio stesso.
La preghiera perseverante non serve a Dio, quasi fosse necessaria per fargli conoscere le nostre necessità. Le conosce tutte, prima ancora che gliele esponiamo. Ma serve a cambiare noi, a renderci degni di ricevere e di usare santamente delle grazie che il Signore ci farà.
È questo il grande lavoro che ognuno di noi è tenuto a fare.
Ed è questo il senso di quella bella invocazione che spesso anche tu avrai recitato tante volte quando al sacerdote che dice: “prega per noi, Santa Madre di Dio”, ha risposto: “perché diventiamo degni delle promesse di Cristo”.
“Diventare degni”: è tutto qui.
Continua dunque con la preghiera incessante.
Ma parallelamente compi anche un grande lavoro nella tua vita spirituale: portati a maggiore purificazione e a più grande santità di vita.

Ti assicuro la mia cordiale preghiera e la mia benedizione.
Padre Angelo