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Quesito
Ciao sono Emanuele,
(…).
Ho pregato ed è una vita che prego, insistentemente chiedendo a Dio la conversione piena e vera, quella che spinge noi peccatori a riparare i peccati e a suscitare un modo, una strada per giungere alla salvezza della mia anima. Niente.
(…).
Come posso salvarmi se sono in peccato grave e Dio non esaudisce le mie richieste di conversione e anche l’andare a Messa è come avere una catena, una forza tale che mi tiene lontano da Dio che non riesco a guarire e a togliermi da dosso.
Credetemi qualunque cosa mi viene detta, non mi basta mai.
(…).
Cosa posso fare?
Voglio la risposta da un uomo di Dio per salvare la mia anima e avere pace e conversione vera.
Risposta del sacerdote
Caro Emanuele,
1. nella presente risposta desidero soffermarmi solo su un punto della tua mail: quello in cui dici che non riesci a riparare i tuoi peccati.
Ebbene, in riferimento a questo, desidero precisare che noi non riusciamo mai ad espiare o a riparare in maniera adeguata i nostri peccati, ad eccezione della riparazione che dobbiamo fare al prossimo quando manchiamo alla giustizia.
Solo Gesù li ha espiati in maniera adeguata al posto di ciascuno di noi.
2. Li ha espiati nel suo sangue.
Isaia, profetando, aveva detto di Cristo: “Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti” (Is 53,4-6).
3. Quando vai a Messa e senti che il sacerdote ripete le parole di Gesù: “Questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza” pensa pure che in quel momento il Signore espia i tuoi peccati nel suo sangue.
E questo te lo assicura con un patto (alleanza) eterno.
4. Vivi le parole della consacrazione del vino con grande partecipazione.
Andando a Messa, noi non andiamo a riporre fiducia in noi stessi, ma nel Sangue del Signore, vale a dire nei meriti della sua passione e della sua morte.
5. Durante la consacrazione Gesù Cristo si rende presente non solo con il suo corpo, con la sua anima e con la sua divinità, ma si rende presente anche con la sua potenza operativa.
È per questo che in una orazione della Chiesa dopo l’offertorio viene detto: “Perché ogni volta che noi celebriamo questo sacrificio si attua la nostra redenzione”.
La remissione dei peccati prodotta sulla croce viene resa presente e operante nella Messa a beneficio di tutti i presenti.
6. Ad una condizione però, che si sia uniti al Signore mediante la fede e la carità. In altre parole, mediante la grazia.
È attraverso questo canale della fede e della carità che i meriti di Cristo vengono riversati su di noi e diventano nostri.
7. Pertanto procura di andare a Messa già confessato, in grazia di Dio.
E poi durante la consacrazione e la comunione stai aperto all’azione del Signore che riversa sulla tua anima i tesori della sua redenzione.
Li riversa perché diventino tuoi perché tu ti possa presentare davanti a Dio Padre coperto non dei tuoi meriti ma dei meriti di Nostro Signore.
Nella la prossima celebrazione della Messa avrò un ricordo particolare per te.
Intanto ti benedico e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo