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Quesito
Salve Padre Angelo,
la ringrazio per il suo zelo. Sono cresciuto in una famiglia atea, non legata dal matrimonio e purtroppo non sono mai stato battezzato nè mai ho fatto un solo minuto di catechismo. Ho cominciato a convertirmi (dico cominciato perché poi vedrà) nel marzo 2014 dapprima come una sorta di "cattolico protestante", poi come sedevacantista, infine come cattolico. Ho chiesto durante la mia seconda conversione il battesimo ma lo hanno spostato addirittura di un anno. Non ho più la forza di reggere i miei peccati perché, anche se mi sono auto confessato, ritorna in me il ricordo e senso di colpa e, non sentendo in me la remissione, mi impongo penitenze. Mi sono accorto di avere l’anima debole come uno straccio e mi manca lo spirito che mi consoli. Sento quindi la necessità di prendere la comunione e confessarmi. È possibile fare qualcosa. Se questa è la volontà del Signore accetto questa piccola croce perché se Dio ha atteso 16 anni la mia conversione, chi sono io per non aspettare un anno? Però mi dica come posso fare. Prego 24 ore al giorno, opero, per quanto mi è possibile e concesso, carità materiale e dottrinale eppure queste preghiere sono fatte male, perché cerco non solo il bene altrui e la mia santificazione, ma l’amministrazione degli altrui. Questa mancanza può essere colmata solo con la comunione e la confessione che, secondo don bosco, sono le due ali che ti portano in cielo. Come posso andare anch’io in cielo senza ali?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. accanto al Battesimo di acqua c’è anche un Battesimo di desiderio.
Si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “Da sempre la Chiesa è fermamente convinta che quanti subiscono la morte a motivo della fede, senza aver ricevuto il Battesimo, vengono battezzati mediante la loro stessa morte per e con Cristo. Questo Battesimo di sangue, come pure il desiderio del Battesimo, porta i frutti del Battesimo, anche senza essere sacramento” (CCC 1258).
Pertanto accanto al Battesimo di acqua, vi è anche il Battesimo di sangue e il Battesimo di desiderio.
2. Questa dottrina è sempre stata insegnata nella Chiesa.
San Tommaso nella Somma teologica scrive: “Si può essere senza battesimo in due maniere.
Primo, di fatto e di proposito, come capita a coloro che non sono battezzati né vogliono esserlo. Evidentemente si ha allora il disprezzo del sacramento da parte di coloro che hanno l’uso del libero arbitrio. Perciò chi è senza battesimo in questa maniera, non può conseguire la salvezza, perché né sacramentalmente né intenzionalmente è incorporato a Cristo, nel quale soltanto è possibile la salvezza.
Secondo, uno può essere senza battesimo di fatto, ma non di proposito: p. es., quando uno desidera di essere battezzato, ma viene accidentalmente prevenuto dalla morte prima di ricevere il battesimo. Costui senza il battesimo in atto può conseguire la salvezza per il desiderio del battesimo, il quale nasce dalla "fede che opera mediante la carità", attraverso la quale l’uomo viene santificato interiormente da Dio, il cui potere non è vincolato ai sacramenti.
È quanto dice appunto S. Ambrogio parlando di Valentiniano, che era morto da catecumeno: "Io ho perduto lui che stavo per rigenerare, ma lui non ha perduto la grazia che aveva domandato" (Somma teologica, III, 68,2).
3. Pertanto in virtù della fede che opera in te e anche in virtù della carità per la quale ami Gesù Cristo e vuoi ricevere il suo Santo Spirito ed essere a Lui incorporato, la grazia santificante ti ha già raggiunto e i peccati ti sono già stati perdonati, anche se ti manca ancora la forza della grazia sacramentale.
4. San Tommaso si domanda se il Battesimo si possa differire.
E risponde: “Qui bisogna distinguere tra battezzandi bambini e battezzandi adulti.
Infatti quando si tratta del battesimo dei bambini, non bisogna differire il battesimo.
Primo, perché non c’è da attendere da loro una maggiore istruzione, o una più completa conversione.
Secondo, per il pericolo di morte, non potendosi venire in loro aiuto con altro mezzo all’infuori del sacramento del battesimo” (Somma teologica, III, 68, 3).
5. “Gli adulti invece possono valersi del semplice desiderio del battesimo, come si è detto sopra (a. 2).
Perciò agli adulti non si deve conferire il battesimo appena si convertono, ma è bene differirlo per un certo tempo.
Primo, a tutela della Chiesa, perché essa non soffra inganno concedendo il battesimo a gente mal disposta, in conformità all’avvertimento evangelico: "Non vogliate credere a ogni spirito, ma provate se gli spiriti sono da Dio" (1 Gv 4,1). Ora, la prova di coloro che si accostano al battesimo si ha, quando la loro fede e i loro costumi vengono esaminati per un certo periodo.
– Secondo, ciò è necessario per il bene di quelli che si battezzano; perché essi hanno bisogno di un po’ di tempo per istruirsi perfettamente nella fede e per esercitarsi nelle pratiche della vita cristiana.
– Terzo, la dilazione è necessaria per il decoro del sacramento: poiché si ammettono gli uomini al battesimo nelle solennità principali, cioè in quelle di Pasqua e di Pentecoste, e così lo ricevono con più devozione” (Ib.).
4. “Tuttavia questa dilazione non va applicata in due casi.
Primo, quando i battezzandi si mostrano perfettamente istruiti nella fede e preparati al battesimo: fu così che Filippo battezzò subito l’Eunuco, e S. Pietro battezzò Cornelio e quanti erano con lui.
Secondo, in caso d’infermità o di qualche altro pericolo mortale. Perciò il Papa Leone scrive: "Coloro che versano in pericolo di morte per malattia, assedio, persecuzione e naufragio, si devono battezzare in qualsiasi momento"” (Ib.).
5. “Tuttavia se qualcuno viene rapito dalla morte in circostanze che ne rendono impossibile il battesimo, mentre sta aspettando il tempo stabilito dalla Chiesa, si salva, sebbene "attraverso il fuoco", come si è detto sopra” (Somma teologica, III, 68,3).
6. Probabilmente, a motivo del tuo accostarti alla chiesa protestante prima e ai sedevacantisti dopo, e successivamente alla Chiesa cattolica, hai maturato bene le ragioni della tua fede e ti trovi nella condizione di cui parla San Tommaso quando dice che alcuni “si mostrano perfettamente istruiti nella fede e preparati al battesimo” e che allora meritano che il Battesimo non venga differito.
Anche Edith Stein, che era ebrea, dopo aver letto per una notte intera l’autobiografia di santa Teresa d’Avila e dopo aver studiato per intero il Catechismo che si era comperato ed essere stata a Messa e aver capito tutto anche la più piccola cerimonia, chiese di essere subito battezzata.
Le fu detto di aspettare 6 mesi, che poi si abbreviarono a poco più di 4, frequentando per due volte la settimana l’istruzione che le impartiva il parroco e il 1° gennaio 1922 ricevette il Battesimo. E in quella mattina ricevette anche la prima Comunione.
7. Anche per te si tratta di ricevere non soltanto il Battesimo, ma anche la Cresima e la Comunione.
Allora la dilazione che ti è stata chiesta è salutare. Ti permette di prepararti a questi tre sacramenti in maniera degna.
8. Mi piace ricordare come si preparò santa Teresina del Bambin Gesù: “Il tempo della mia prima Comunione mi è rimasto impresso nel cuore come un ricordo sgombro da nuvole; mi pare che non avrei potuto avere disposizioni migliori, e le mie pene d’anima mi lasciarono per quasi un anno. Gesù voleva farmi gustare una gioia più perfetta che fosse possibile in questa valle di lacrime” (Storia di un’anima, 101).
E “Si ricorda, Madre mia cara, dell’incantevole libretto che lei mi aveva composto tre mesi avanti la mia prima Comunione? Proprio quelle pagine mi aiutarono a preparare il cuore in modo conseguente e rapido, perché, se da lungo tempo già lo preparavo, bisognava ben dargli uno slancio nuovo, empirlo di fiori nuovi affinché Gesù potesse riposarsi in lui gradevolmente.
Ogni giorno facevo un gran numero di «pratiche», che formavano altrettanti fiori, facevo un numero anche più grande di aspirazioni che lei aveva scritte nel mio libriccino per ogni giorno, e quegli atti d’amore formavano i bocci. Ogni settimana lei mi scriveva una cara lettera che mi empiva l’anima di pensieri profondi e mi aiutava a praticare la virtù, era una consolazione per la sua figliolina la quale faceva un sacrificio tanto grande accettando di non essere preparata sera per sera sulle ginocchia di lei, Madre mia, com’era stata preparata Celina” (Storia di un’anima, 102).
Perché non puoi fare anche tu la stessa cosa?
La tua prima Comunione sarà una vera fusione della tua anima con quella di Gesù come avvenne per Santa Teresina.
9. E poi hai la possibilità di prepararti bene anche alla Cresima.
Scrive ancora Santa Teresina: “Poco tempo dopo la prima Comunione entrai nuovamente in ritiro per la Cresima.
Mi ero preparata con grande cura a ricevere la visita dello Spirito Santo, non capivo che non si desse grande importanza a ricevere questo sacramento d’Amore.
Comunemente si praticava un solo giorno di ritiro per la Cresima, ma poiché Monsignore non poté venire nel giorno stabilito, ebbi la consolazione di due giorni in solitudine. Per distrarci la nostra maestra ci condusse a Monte Cassino, e là colsi a piene mani le grandi margherite per la festa del Corpus Domini.
Come era gioiosa l’anima mia! A somiglianza degli apostoli attendevo con felicità la visita dello Spirito Santo. Mi rallegravo al pensiero di essere ben presto perfetta cristiana, e soprattutto di avere sulla fronte eternamente la croce misteriosa che il Vescovo traccia dando il sacramento.
Finalmente arrivò il momento felice, non sentii un vento impetuoso nella discesa dello Spirito Santo, ma piuttosto quella brezza lieve, della quale il profeta Elia intese il murmure sul monte Horeb. In quel giorno ricevetti la forza per soffrire, perché ben presto il martirio dell’anima mia doveva cominciare” (Storia di un’anima, 114).
10. Pertanto vai avanti fiducioso.
In questo tempo di preparazione il Signore ti perdona i tuoi peccati, ti purifica, ti ricolma di molte grazie.
Certo, ti manca la grazia sacramentale del Battesimo, della Cresima e della Comunione.
Ma quest’attesa ti giova per ricevere questa grazia sacramentale in maniera ancor più abbondante. È una grazia grande anche questa.
Ti accompagno volentieri con la mia preghiera, ti ricorderò nella Santa Messa e ti benedico.
Padre Angelo