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Quesito
Caro padre,
ho imparato che nel cristianesimo sostanzialmente ci sono 2 correnti, 2 filoni: quello platonico-agostiniano e quello aristotelico-tomistico.
Non ho ancora ben capito fino a che punto i due vanno d’accordo!!!
Può aiutarmi?
Di sicuro san Tommaso ci differenzia da i protestanti, che lo rifiutano mentre accettano Agostino, giusto?
Grazie mille padre, pregherò per lei.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la Sacra Scrittura dice che nella Sapienza “vi è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile” (Sap 7,22).
Come questo spirito intelligente e santo sia unico e molteplice nello stesso tempo lo si può vedere in maniera mirabile in Sant’Agostino e in San Tommaso
È la stessa dottrina quella presentata da Sant’Agostino e da San Tommaso, sebbene colta con metodo diverso, a seconda della diversa cultura e temperamento.
2. Le diversità tra i due grandi dottori sono state enfatizzate nel medioevo, soprattutto da parte del cosiddetto agostinismo medievale.
Ma bisogna dire che soprattutto in teologia la dottrina di san Tommaso è la stessa di quella di Sant’Agostino.
Il pensiero di tutti e due è radicato nella medesima fonte, la Divina Rivelazione, che si esprime nella Sacra Scrittura e nella Sacra Tradizione.
Quello che si legge nell’uno (Agostino) lo si ritrova nell’altro (Tommaso).
3. In tutte le questioni dottrinali sembra che la prima preoccupazione di San Tommaso sia quella di conoscere il pensiero di Sant’Agostino e di presentarlo come fonte autorevole del suo pensiero e della sua argomentazione.
Sembra che San Tommaso non voglia risolvere nessuna questione senza ricorrere al pensiero di Sant’Agostino.
La dottrina della grazia sulla quale in San Tommaso si farà la distinzione tra grazia sufficiente e grazia efficace ha per fondamento il pensiero di Sant’Agostino.
4. Tanto l’uno quanto l’altro sostengono il primato della carità nella vita spirituale.
Sant’Agostino dice: “Chiamo carità quel moto dell’animo che fa fruire di Dio per se stesso e di se stessi e del prossimo per Dio” (De doctrina christana, III, 10, 16).
E parlando della carità verso il prossimo dice che “non si ama il prossimo con una carità diversa da quella con cui si ama Dio” (Sermo 285,8,9).
Con parole diverse, ma col medesimo significato san Tommaso dice che “il motivo di amare il prossimo è Dio: infatti nel prossimo dobbiamo amare il suo inserimento in Dio: dal che si deduce che l’atto col quale si ama Dio è il medesimo di quello con cui si ama il prossimo” (Somma teologica, II-II, 25, 1).
E ancora: “Il prossimo viene amato d’amore di carità per il fatto che in lui vive Dio e perché in lui viva Dio. Di conseguenza è chiaro che con lo stesso abito di carità amiamo Dio e il prossimo. Però se amassimo il prossimo per se stesso e non per amore di Dio, il nostro amore apparterrebbe a un altro ordine: per esempio all’amore naturale o politico” (Quaest. disp. de caritate, a. 4).
5. Un grande domenicano vissuto a cavallo tra il secolo XVII e XVIII, il padre Massoulié, che ha scritto autorevoli trattati di teologia mistica, afferma che San Tommaso ha seguito in tutto e per tutto le orme di Sant’Agostino così che la Somma teologica di San Tommaso è in un certo modo il compendio di tutta la dottrina di Sant’Agostino, esposta tuttavia secondo il metodo della Scolastica.
6. Qualcun altro ha affermato che nessuno ha compreso in maniera così precisa e profonda il pensiero di Sant’Agostino quanto San Tommaso.
Al punto che è diventata celebre l’affermazione secondo cui “Ad Augustinum non iri tuto nisi per Thomam (non si può cogliere in maniera sicura il pensiero di sant’Agostino se non attraverso San Tommaso).
Il domenicano Ceslao Pera, grande conoscitore dei Padri soprattutto greci e anche di San Tommaso, dice che si può legittimamente capovolgere questo aforisma e affermare che non si può andare a Tommaso in maniera sicura se non attraverso Sant’Agostino.
7. Certo lo stile dei due è diverso: è più bello, più elegante, più piacevole e maggiormente pieno d’energia quello di Sant’Agostino. Non va dimenticato che Sant’Agostino per professione prima della sua conversione si era formato nella retorica. Era un retore e perciò era esperto nell’arte dell’esporre e del conquistare.
Più stringato, più preciso, più semplice, più dimesso sebbene con eguale potenza convincente è lo stile di San Tommaso.
8. Le maggiori differenze invece si trovano nell’ambito filosofico.
Scrive Battista Mondin: “Per intendere bene quale sia effettivamente il rapporto tra San Tommaso e Sant’Agostino, questi due grandissimi geni del cristianesimo, occorre considerare distintamente il loro pensiero nei campi della filosofia e della teologia.
Tutti e due sono grandissimi sia come filosofi sia come teologi e tutti e due si sono impegnati intensamente sia nel campo filosofico che in quello teologico. Ma mentre in teologia San Tommaso ripete in larga misura il pensiero di Sant’Agostino, non si può dire lo stesso in filosofia.
La filosofia di Sant’Agostino è strettamente di marca platonica: platonica è la sua impalcatura metafisica, platonica la sua gnoseologia, platonica la sua etica, platonico il suo linguaggio. Da Platone Sant’Agostino riprende la dottrina delle verità eterne, della reminiscenza/illuminazione, del dualismo psicofisico; da Platone mutua il metodo della interiorità e della dialettica.
Invece, in filosofia, San Tommaso dà la sua preferenza ad Aristotele, dal quale assume in larga misura le categorie metafisiche, la dottrina della conoscenza, il linguaggio morale, la concezione dell’uomo e il metodo della dimostrazione rigorosa, vivificando il bel tutto con una sua geniale intuizione, il concetto intensivo dell’essere, perfectio omnium perfectionum.
È chiaro che con impianti filosofici così diversi i due edifici intellettuali di Sant’Agostino e San Tommaso non possono essere eguali. Pur esprimendo in larga misura le stesse verità non lo fanno allo stesso modo.
San Tommaso conosce perfettamente Sant’Agostino, che è il suo autore preferito e più citato. La sua documentazione rivela una conoscenza e un uso di tutte le sue opere”.
9. Sui protestanti che si aggancerebbero a sant’Agostino ti rimando ad una risposta pubblicata sul nostro sito: “Ma Sant’Agostino è davvero il precursore della dottrina protestante come sostiene il mio testo di filosofia?”.
Ti auguro ogni bene, ti ringrazio per la preghiera, a mia volta ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo