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vescovo (c. 1200-1270) – memoria facoltativa 27 novembre
Vicentino, Bartolomeo (forse dei conti di Breganze) fu mandato a Padova per compiere gli studi: l’ideale domenicano lo affascinò e decise di entrare senz’altro nell’Ordine, ricevendo l’abito dallo stesso san Domenico.
Consacrato sacerdote, fu per un certo tempo docente di Sacra Scrittura, poi entrò nel ministero. Autore di 430 sermoni e di opere di mistica. A Parma (1233) fondò la «Milizia di Gesù Cristo», ordine religioso cavalleresco, formato da uomini e donne, per la difesa della fede cattolica e la libertà della Chiesa.
La sua fama di predicatore e di dotto lo fece chiamare a Roma come maestro di teologia nella Curia Romana e consigliere di Gregorio IX; Innocenzo IV lo volle in qualità di teologo al Concilio di Lione e poi lo nominò vescovo di Limassol (nell’isola di Cipro) (1253). Di qui Alessandro IV lo trasferì a Vicenza (1255, dove il Beato eresse un convento e una chiesa intitolati alla santa Corona) e se ne servì per delicate legazioni diplomatiche in Inghilterra e in Francia. Nel 1267 tenne il discorso d’occasione nella seconda traslazione del santo Fondatore. Fu pastore zelante, si prodigo a combattere l’eresia catara e a ristabilire la pace in Vicenza dopo le turbolenze di Ezzelino da Romano.
Morto in questa città nel 1270, fu sepolto nella chiesa di Santa Corona. Pio VI ne confermò il culto l’11 settembre 1793.
ORAZIONE
O Dio, che hai fatto del beato Bartolomeo un intrepido araldo della verità ed un instancabile operatore di pace; per sua intercessione custodisci i nostri cuori e le nostre intelligenze nella pace di Cristo.