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Quesito

caro padre
parliamo dell’atto di fede: conosco certe persone avanti con gli anni che hanno una fede granitica (sono da invidiare) però se magari li si interroga sulle ragioni della loro fede (perchè cristiano e non buddista? perchè cattolico e non calvinista? perchè Gesù e non Maometto?) non sempre rispondono eppure hanno una fede irremovibile (vanno sempre a messa, hanno sempre il rosario in mano, mogli che darebbero la vita per la famiglia, i figli ecc.. ecc..).
Ma allora mi chiedo: se quelle persone fossero nate in Russia sarebbero ortodosse: O se nascevano a Torre Pellice sarebbero state valdesi? Quella fede come si presenta davanti a Dio?
A volte la sola grazia anche senza i preamboli di fede basta per credere anche in modo esemplare?
Forse anni fà non c’erano i mezzi di adesso; la gente era povera, non poteva studiare, le uniche nozioni uno le aveva dalla messa della domenica.
Allora Dio concedeva a queste persone una grazia speciale, anche se il CCC condanna il fideismo.
Non so; mi sono sempre interrogato su questo (anche perchè a volte mi capita per esempio che vengano i testimoni di Geova a casa mia e mia madre dice di non aprire quasi come se avesse paura. Invece a me piace mettermi a discutere dire perchè sono cattolico e perchè non credo nei testimoni di Geova)
grazie
Luca


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
1. è vero che noi siamo cattolici per lo più perché siamo nati in un paese cattolico. Ma ciò non toglie che la nostra fede sia un atto di adesione pienamente libero.
Infatti, come molti pur nascendo in un paese cattolico, lasciano poi perdere tutto, così analogamente anche noi non accogliamo tutto in maniera supina, ma ci interroghiamo, usiamo la ragione.
E alla fine dei conti ringraziamo il Signore per due motivi.
Primo perché, senza alcun nostro merito, ci ha donato la vera fede.
In secondo luogo perché, dopo avere vagliato tutto con la critica e l’uso della ragione, ci accorgiamo che tutto quello che Dio ci propone a credere è perfettamente credibile. Non vi è alcun errore, alcuna contraddizione, alcuna cosa assurda. Mentre tutte queste altre contraddizioni o non linearità le troviamo nelle altre religioni o nelle altre confessioni cristiane.

2. Quando la Chiesa condanna il fideismo, non condanna quelli che non sono in grado di portare le motivazioni razionali della loro fede. Ma condanna chi asserisce che la ragione umana è incapace con le sue risorse di giungere a mostrare la plausibilità della fede. Ad esempio: che la ragione umana non è in grado per nessun motivo di dimostrare l’esistenza di Dio, l’immortalità dell’anima e la libertà della persona umana.

3. Anche oggi, e non solo in passato, la fortezza della fede non è legata ai motivi di credibilità, ma al dono di Dio.
Mi piace riportare il testo di san Tommaso che ti ho già presentato la volta scorsa:
“Ci inducono alla fede di Cristo tre cose: anzitutto la ragione naturale (Rm 1,20), poi le testimonianze della legge e dei profeti, e in terzo luogo la predicazione degli apostoli e degli altri.
Ma quando un uomo, introdotto con questa preparazione, crede, allora si può dire che egli crede per nessuno di questi motivi: né per la ragione naturale, né per le testimonianze della legge, né per la predicazione, ma soltanto per la stessa Ve­rità” (s. tommaso, Commento al Vangelo di San Giovanni,IV, lez. 5, 2).

4. Quando tua madre ti dice di non aprire ai testimoni di Geova non è che abbia è paura per la tua fede. Ma è convinta che è tempo perso. Ai testimoni di Geova manca anzitutto l’approccio vero per accostarsi alla sacra Scrittura, la quale non va letta e interpretata a proprio piacimento, ma secondo la regola della fede che Cristo ha assicurato alla Chiesa e in particolare al magistero di Pietro.
Tua madre, anche se non lo sa esprimere, ha questo sensus fidei, che le è dato dal Signore. E questo sensus fidei in lei e in tanti altri è fortissimo.
E in ragione del merito davanti a Dio, può contare di più questa fermissima adesione, che una adesione motivata, ma scialba.

Ti saluto, ti ringrazio, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo.