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Quesito

Salve carissimo Padre Angelo!
La seconda questione che vorrei porgerle è la seguente: sono un ragazzo molto credente ma soprattutto totalmente interessato di Gesù, niente mi prende e appassiona quanto Lui, e siccome detesto il fideismo di taluni (anche cattolici) sono molto affascinato dalla ricerca della razionalità della mia fede, mosso anche da quel che San Pietro stesso disse “sappiate render ragione della speranza che è in voi.” Venendo al dunque ultimamente, trovandomi a dialogare con un amico adulto, mi sono scoperto un po’ privo di risposte, il che mi ha messo un po’ un crisi, che mi hanno fatto da una parte sorgere tante domande e dall’altra queste domande sono diventate sovente dei dubbi.
Ora, quello che vorrei chiederle, è se avesse da consigliarmi delle letture che mi possano mostrare l’adempimento di Cristo a tutte le profezie dell’antico testamento e che mi possano spiegare l’antico testamento (da cui scaturiscono principalmente tutti i miei dubbi) che spesso non le nascondo che quando mi trovo a leggerlo mi sembra abbia prevalentemente un tono fiabesco.
Certo di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente e le chiedo di pregare fortemente per me, perché possa il Signore Gesù conquistarmi sempre e sempre più.
Io farò lo stesso per lei.
Grazie mille Padre Angelo, un abbraccio!


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. l’argomentazione delle profezie secondo San Tommaso è molto importante per la fede. Dice infatti: “Ci inducono alla fede di Cristo tre cose: anzitutto la ragione naturale (Rm 1,20), poi le testimonianze della legge e dei profeti, e in terzo luogo la predicazione degli apostoli e degli altri” (Commento al Vangelo di San Giovanni, IV, lez. 5, 2).
Certo, queste realtà pur preziose, non danno la fede teologale, perché essa facendoci aderire a realtà soprannaturali richiede una mozione diretta di Dio sull’intelletto e sulla volontà del credente.
Tuttavia mostrano la ragionevolezza della nostra fede e rendono pronti a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in noi (cfr. 1 Pt 3,15).

2. San Tommaso nella Somma contro i gentili, a proposito di Maometto che si è presentato come “il profeta” ma che non è stato accreditato da profezie a suo riguardo, dice che la fede dei suoi adepti che non è fede teologale ma umana perché non contiene “cose che trascendono qualsiasi intelletto umano”.
Dopo aver fatto diverse affermazioni che adesso non sto a riportare, scrive: “E neppure ebbe anteriormente la testimonianza dei profeti precedenti; anzi, egli guasta tutti gli insegnamenti del vecchio e del nuovo testamento con racconti favolosi, come risulta dalla lettura della sua legge. Ecco perché con astuzia egli proibisce ai suoi seguaci di leggere i libri del Vecchio e del Nuovo Testamento, per non essere tacciato di falsità” (Somma contro i gentili I,6).

3. Tu chiedi di riferire tutte le profezie dell’Antico Testamento che fanno riferimento a Cristo.
Non è un’impresa da poco. I testi di teologia, soprattutto di apologetica, pur ricordando l’importanza della realizzazione delle profezie, le danno per scontate, e pertanto non le riportano.
Chi invece ha fatto un lavoro del genere è stato uno scrittore italiano, ben noto, Antonio Socci in un libro intitolato “Indagine su Gesù”.
Ne riporta 300 indicando prima l’oggetto, poi il riferimento dell’Antico Testamento dove si fa la profezia e infine il passo del Nuovo Testamento in cui si riscontra l’adempimento della profezia.
L’elenco di queste profezie occupa ben 10 pagine, e precisamente da pagina 139 a pagina 149 del suo libro.

4. Scrive testualmente: “Tale preannuncio, negli stessi libri, viene dettagliato e approfondito da circa 300 profezie messianiche, molto diversificate, che nel corso dei secoli definiscono tanti e significativi particolari di questa venuta, e indicano con esattezza tutto ciò che sarebbe accaduto.
Ebbene tutte queste profezie, nessuna esclusa, risultano perfettamente realizzate nella persona e nella vita di Gesù. Solo su Gesù e su nessun altro.
Descrivono con una precisione sconvolgente e con secoli di anticipo, i particolari della sua vita. Come è possibile che si possano prevedere eventi che poi si realizzeranno a distanza di secoli? E soprattutto come è possibile che tutti insieme queste diverse profezie si realizzino in uno stesso individuo? (…).
Dunque questo (limitato) catalogo per argomento, utile a dare un’idea di cosa parliamo e di quanto è straordinaria la materia, serve soprattutto a percepire l’unità di tutte queste profezie disseminate nei secoli e fra tanti autori, come un disegno, un identikit, che pian piano si chiarisce, fine minute dettagli, emergendo dalle tenebre” (pp. 137-138).
Dopo averle elencate scrive: “Quale conclusione trarne?
Innanzitutto una constatazione di fatto. C’è un solo uomo nella storia su cui tutte queste antiche profezie vanno a convergere e compiersi: Gesù.
Egli è l’unico personaggio della storia umana la cui vita è stata predetta, in tutti i particolari, molti secoli prima della sua venuta al mondo, in testi sacri ufficialmente presentati come profezie e diffusi nel mondo prima della sua nascita, testi pubblici la cui autenticità non è mai stata contestata.
Julien Green ebbe a dire: “La prima parte della Bibbia è stata scritta come se gli autori ne avessero letta la seconda. L’Antico Testamento è uno specchio, dentro vi è un volto: quello di Cristo”.
Una cosa simile non è mai accaduta, nella storia, a nessun altro essere umano, né a fondatori di religioni, come Buddha o Maometto, né a grandi condottieri come Alessandro magno o Napoleone. Né a vari personaggi che, nel corso della storia di Israele, hanno accampato la pretesa di essere il Messia (una quarantina) e che non corrispondevano affatto alle profezie e dopo un primo clamore sono sprofondati nella dimenticanza” (pp. 149-150).

5. Visto che siamo sotto Natale te ne cito qualcuna.
1) Anzitutto il luogo dove doveva nascere il Messia: è Betlemme, come aveva predetto Michea: “E tu Betlemme terra di Giuda, davvero non sei più piccolo capoluogo di Giuda perché da te uscirà il dominatore” (Mich 5,1).
Betlemme significa casa del pane. Gesù si presenta noi come il pane disceso dal cielo per la vita dell’anima.
2) La natura divina di quel bambino: “Le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti” (Mich 5,1). È dall’eternità, Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero.
3) Al tempo della nascita del Messia gli ebrei saranno sotto il dominio dei romani: “Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire” (Mich 5,2). Gesù viene a liberare coloro che a motivo del peccato sono dominati dal loro nemico.
4) Quel bambino avrà solo una madre umana, mentre la sua paternità non sarà di questo mondo: “Fino a quando partorirà colei che deve partorire” (Mich 5,2).
Con questo Gesù è Dio che assume una natura umana.
5) Il momento della nascita: “Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo rapido corso la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, si lanciò in mezzo a quella terra” (Sap 18,14).
Sebbene queste parole siano rivolte alla liberazione del popolo di Israele dall’Egitto, tuttavia la liturgia della chiesa le applicate anche alla Natività di Cristo che avviene di notte. Si dice infatti che i pastori vegliavano il loro gregge. Gesù è la luce che viene a illuminare coloro che sono nelle tenebre.
6) La madre: il Messia sarebbe nato da una vergine. “Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (Is 7,14). Vergine concepirà e vergine partorirà per indicare la sua origine divina e per dire che venendo nel mondo non contamina ma santifica.
7) Lo spuntare di una stella che ne avrebbe indicato la nascita: questa profezia fu fatta addirittura da un profeta pagano, Balaam, costretto a profetare da Dio stesso 1200 anni prima della venuta di Nostro Signore mentre Israele stava tornando dall’Egitto (Nm 23,17-19). Gesù è il Salvatore di tutti. Viene a versare il suo sangue non soltanto per gli ebrei, ma anche per i pagani.
8) La venuta dei Magi: “I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti” (Sal 72, 10-11). Qui viene prefigurata la venuta dei Magi, rappresentanti dei pagani, e la chiamata di tutte le genti ad entrare nel Regno di Dio.
9) La strage degli innocenti: “Così dice il Signore: «Una voce si ode a Rama, un lamento e un pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata per i suoi figli, perché non sono più»” (Ger 31,15). La venuta di Cristo fin dall’inizio è segnata dalla persecuzione. Tale sarà anche la sorte della Chiesa fino alla fine del mondo.

6. Adesso possiamo fare punto, perché non si finirebbe più. Ma sarebbe bello passarli in rassegna tutte perché tutte hanno qualcosa da dire in riferimento a Cristo e in riferimento alla nostra vita spirituale.

Ti ringrazio di avermi tirato su questo terreno.
Ti assicuro volentieri la mia preghiera perché tu possa essere conquistato da Cristo nel medesimo modo in cui da Cristo si è sentito conquistato a San Paolo (cfr. Fil 3,12).
Ti auguro ogni bene e ti benedico.
Padre Angelo