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Quesito
Caro Padre Angelo,
Mi scusi se la disturbo ancora e se approfitto della sua bontà e della sua generosità nel rispondere quasi immediatamente e prontamente a tutte le nostre mail.
Volevo farle alcune semplici domande, che poi tanto semplici non sono:
1- La prima domanda verte su due Sacramenti: la Comunione e la Confessione. Ora ho 13 anni e fin dalla mia Prima Comunione credevo fosse sufficiente confessarsi all’inizio di ogni mese per poter prendere la Comunione, e certo, bisognava cercare di non commettere peccati, ma comunque credevo che la Confessione fatta a inizio mese mi perdonasse tutti i peccati anche futuri. Non so perché credevo questo, diciamo che questo avevo capito da quello che mi era stato insegnato… Non so se ho commesso peccato così. Mi aiuti lei.
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2- Purtroppo, e me ne vergogno a parlarne, sono caduto anche io in quell’abisso profondo di nome masturbazione. La vedevo come una cosa brutta, ma la facevo lo stesso. Non sapevo che era un peccato, ma sentivo che era una cosa che mi stava rovinando. Chiesi a Dio di farmene uscire, e dopo questa richiesta ogni volta che ci ricadevo sentivo di aver tradito Dio che mi voleva aiutare ad uscirne… E dicevo a Dio che avrei provato ad uscirne fuori il prima possibile, ma ci riuscii solamente quando scoprii che era peccato mortale. Voglio confessarlo in Confessione ma mi vergogno a dirlo… Devo confessarlo, visto che non sapevo che era peccato ma comunque sentivo di tradire Dio?
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3- Ecco, questa è difficile da spiegare… Ci proverò! In pratica come da sono assediato da bestemmie mentali e ieri sera non ho respinto alcune bestemmie, è come se le avessi acconsentite. Il fatto che mi ricordassi della loro esistenza prima che mi venissero in mente mi preoccupa ancor di più. Ho provato a non farmi scrupoli, ma è difficilissimo. Arriviamo però al dunque: diciamo che in un certo senso il peccato l’ho commesso. Me ne sono pentito amaramente. Ma mi sentivo in debito con Dio. Decisi quindi che, per fare penitenza, avrei detto il Rosario completo di tre corone quella sera prima di dormire. Poiché non avevo mai fatto un Rosario vero, meditando sui misteri, volevo farlo quella sera. Ho cercato sul vostro sito come si meditassero i misteri; la mia intenzione era principalmente quella di leggere le cose più importanti e partire con la preghiera, ma i miei scrupoli volevano che leggessi ogni minima pagina del vostro sito, che cercassi le parole che non conoscevo, perché la mia mente mi diceva che era volontà di Dio. Ma così facendo ho iniziato il Rosario alle 3:40 di notte e l’ho finito alle 5:00. Sono andato a letto troppo tardi e mi sono svegliato alle 9:00, dormendo troppo poco: non potevo dormire di più perché se no avrei fatto sospettare mia madre. Le bestemmie mi venivano in mente ma ero così stanco che la mia mente le percepiva come quasi positive. Quando mi ripresi ebbi una crisi, credevo di aver commesso un peccato e stavo male, intanto mi venivano sempre altre bestemmie, che fermavo, a volte sì altre no. Che cosa brutta che ho fatto…
Comunque ora non mi sento più stanco. Ma non so, mi sento confuso. Mi può dare dei consigli a riguardo?
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4- Il sacerdote durante la Confessione mi ha elencato i vari peccati che avrei potuto commettere, senza che effettivamente io poi gli dicessi quali avevo commesso. E poi mi dava l’assoluzione. Io non dicevo una parola. Credevo che la Confessione andasse bene così, ma credo di sbagliarmi… Vero?
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5- I comici Ficarra e Picone l’anno scorso rilasciarono, intorno a Natale, un film: “il Primo Natale”. Ficarra e Picone dal 2019 fanno un viaggio nel tempo e arrivano nell’anno 0 al tempo della nascita di Gesù. Cercano così la Madonna affinché possa fare loro un miracolo e riportarli al loro tempo. La comicità credo che andasse oltre il dovuto, e le riporto alcune battute.
-Picone, poco prima della nascita di Gesù, si rivolge a San Giuseppe e dice:. “Suo figlio? Oh! Sarà un bambino tranquillo, poi a 33 anni comincerà a resuscitare morti e spezzare pani fare miracoli”… Con la faccia stupita di San Giuseppe, che poi scopriranno anche che avevano sbagliato e confuso San Giuseppe con un altro uomo.
– Rivolgendosi ad un altro uomo, un romano, mi sembra un soldato, dissero: “Ma come? Non conoscete la Santissima Trinità? Che se ne chiami Uno si girano tutti e Tre!”
E altre battute del genere. Non so con precisione se queste battute siano blasfeme, di certo credo che siano una certa offesa nei confronti di Dio, di Gesù e della Madonna.
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6- La sesta domanda verte sul pentimento: quanto deve essere forte l’emozione per il dispiacere di aver offeso Dio da provare durante il pentimento affinché si parli di contrazione perfetta?
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7- Spesso, quando sto per fare un’azione, mi vengono dubbi: sto per mettermi vicino al termosifone, per sentire un po’ di calore in quanto ho molto freddo, e subito mi viene questo pensiero: “Il Signore vuole che rinuncio al mettermi accanto al termosifone per Suo Amore”, o sto accendendo la TV: ” Il Signore ti chiede di rinunciare a guardare la TV”. Insomma, non posso fare mai nulla in pace… Che faccio?
Mi scuso ancora con lei se la importuno sempre con le mie mail e le mie domande, ma in questi giorni sto avendo un cambiamento molto radicale nella mia Fede e, essendo che non ho la possibilità di confrontarmi col confessore nella prossima settimana, ho deciso di chiedere a lei. Grazie per tutto quello che fa per me e grazie della sua disponibilità e del tempo che mi sta dedicando. Che il Signore la benedica!
C.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
mi dispiace moltissimo di rispondere solo oggi alla tua mail di un anno fa. Tanto più che le tue domande sono quelle di un ragazzo che sente il bisogno di impostare la propria vita cristiana.
1. Circa il primo punto: l’indicazione di confessarsi volte al mese è buona, ma viene sottinteso che la confessione perdona i peccati compiuti e non quelli che si sarebbero compiuti nell’arco di un mese.
La confessione non è come una specie di bonus valido per un mese, per cui alla sua scadenza deve essere rinnovato perché non è più in carica.
Se dall’ultima confessione si commette un nuovo peccato grave, si perde la grazia ed è necessario confessarsi per recuperarla.
2. Circa il secondo punto: è interessante la tua testimonianza. Nessuno ti aveva detto che si trattava di un peccato, ma sentivi, e queste sono parole tue, “che era una cosa che ti stava rovinando”.
In altre parole, capivi da te stesso che si trattava di un uso impuro della sessualità, che ti portava a pensarla e a viverla in maniera difforme dal progetto di Dio.
Chiedevi a Dio di liberarti. ma ci ricascavi ripetutamente.
Solo quando hai saputo che si trattava di un peccato mortale hai sentito come un’energia insolita che ti comunicava la forza per non ricaderci più.
E ci sei riuscito.
Il Signore ha detto: “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32). Puoi dire: “È vero, ne ho fatto l’esperienza”.
3. Circa il terzo punto: sulle bestemmie mentali. Per quanto disturbino e dispiacciano, non è devi farvi caso perché vi è peccato solo quando si dà il consenso.
Talvolta queste bestemmie ossessionano. Probabilmente il nostro avversario tenta di insinuare in noi l’idea di averle accolte. Ma tu vai avanti serenamente. Non lasciarti imprigionare dal suo laccio.
4. Circa il quarto punto: il sacerdote talvolta fa così per aiutare l’accusa. Man mano che va avanti tu digli: è così. Oppure: grazie a Dio, no.
5. Circa il quinto: è vero che quei comici non lo fanno per irridere la religione. Tuttavia San Giovanni Bosco non voleva che si scherzasse con le parole della Sacra Scrittura.
È un’affermazione piena di buon senso e nello stesso tempo è frutto di esperienza di benedizione divina. Dice un antico proverbio popolare: “Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi”.
6. Circa il sesto: non si richiede l’emozione, anche perché non è a nostra portata di mano al punto suscitarla come si vuole,
Si richiede invece la ferma volontà per cui si è disposti a tutto ma non a cedere sul peccato.
7. Circa il settimo: la religione cristiana non è la religione della rinuncia a tutto ciò è buono. Certamente comporta la rinuncia al peccato, ma vi rinuncia perché si tratta di un male.
Ciò che è buono invece accoglilo dalle mani del Signore in rendimento di grazie, per fare meglio il tuo dovere e attendere alla santificazione.
Ti auguro un sereno e Santo Natale, ti benedico e ti ricordo volentieri nella preghiera.
Padre Angelo