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Quesito
Caro Padre,
quando Gesù nell’ultima cena ha istituito l’Eucaristia e ha consegnato il Pane transustanziato agli Apostoli, ne ha mangiato anche lui?
In altre parole: Cristo ha fatto la Comunione quella sera?
E se sì, che giovamento ne ha tratto?
La ringrazio anticipatamente.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. San Tommaso si domanda se Cristo abbia fatto la Santa Comunione nell’ultima cena e risponde di sì.
Riferisce anzitutto la testimonianza autorevole di San Girolamo che ha scritto: “Il Signore Gesù è insieme convitato e convito, commensale e vivanda” (Epist. 120).
2. Poi dà la sua risposta: “Alcuni hanno sostenuto che Cristo nella Cena diede il suo corpo e il suo sangue ai discepoli, senza assumerli egli stesso.
Ma questo non sembra plausibile.
Perché Cristo per primo osservò i riti che istituì come obbligatori per gli altri: così egli stesso volle essere battezzato prima d’imporre agli altri il battesimo, secondo le parole degli Atti: “Cominciò Gesù a fare e poi a insegnare” (At 1,1). Perciò egli per primo dovette assunse il suo corpo e il suo sangue, per poi darli ai suoi discepoli.
E, commentando Rut (3,7): Avendo mangiato e bevuto, ecc… la Glossa dice: «Cristo mangiò e bevve nella Cena, quando diede ai discepoli il sacramento del suo corpo e del suo sangue. Per cui, “avendo i servi partecipato della sua carne e del suo sangue, anch’egli volle parteciparne”»” (Somma teologica, III, 81,1).
3. Inoltre “nei Vangeli (Mt 26,26ss) si legge che Cristo “prese il pane e il calice”.
Ciò non significa che li abbia soltanto presi in mano, come dicono alcuni, ma che li prese nello stesso modo in cui li fece prendere agli altri.
Perciò, avendo detto ai discepoli: “Prendete e mangiate”, e poi: “Prendete e bevete”, si deve intendere che il Signore stesso prendendoli abbia mangiato e bevuto. Per cui alcuni hanno detto in versi: “Siede alla Cena; intorno ha la schiera dei dodici; tiene se stesso in mano; cibo è di sé lui stesso”” (Ib., ad 1).
4. Giustamente ti domandi che effetto abbia prodotto in Cristo comunicarsi con se stesso.
Ecco la risposta di San Tommaso:
“Effetto dell’Eucaristia non è solo l’aumento della grazia abituale, ma anche il gusto immediato della dolcezza spirituale.
Ora, Cristo, sebbene non abbia ricevuto dalla percezione di questo sacramento una crescita di grazia, ebbe tuttavia un godimento spirituale nell’istituzione di questo nuovo sacramento, tanto da dire: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi” (Lc 22,15).
Ed Eusebio riferisce questo passo al mistero del nuovo Testamento che egli stava per dare ai suoi discepoli.
Perciò Cristo si comunicò spiritualmente e anche sacramentalmente, prendendo il proprio corpo sotto il sacramento che pensò e istituì come sacramento del suo corpo.
In modo però diverso da come si comunicano sacramentalmente e spiritualmente gli altri, perché questi ricevono un aumento di grazia e perché hanno bisogno dei segni sacramentali per mettersi a contatto con la verità” (Ib., ad 3).
Con l’augurio che tu possa dare sempre grande soddisfazione al Signore perché ti nutri in maniera santa di questo preziosissimo Sacramento ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo