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Quesito

Sono Giovanni da Bari e voglio formularti una domanda a riguardo del profeta Elia.
Nell’Antico Testamento questo profeta alla fine della sua vita, viene rapito da un carro di fuoco e portato in cielo.
È una figura allegorica oppure viene rapito fisicamente in Cielo?
Grazie del servizio impeccabile e delle illuminanti risposte.
Giovanni


Risposta del sacerdote

Caro Giovanni,
1. i testi sacri sono inequivocabili: parlano di un rapimento di Elia in cielo.
Elia scompare davanti agli occhi di Eliseo che lo vede salire verso il cielo in un turbine di fuoco su cavalli anch’essi di fuoco (2 Re 2,11).
Anche il primo libro dei Maccabei dice che “Elia nel suo acceso zelo per la legge fu elevato fino al cielo” (1 Mac 2,58).
Ugualmente il libro del Siracide: “Allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. (…) Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe” (Sir 48,1.9-10).
Insistendo sul fuoco (“allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola” Sir 48,1) la sacra Scrittura lascia intendere che un uomo come lui non poteva morire.

2. Ma le vicende come sono andate?
Alcuni ammettono senza difficoltà che Elia sia stato trasportato in cielo dove, esente dalla morte, attende la fine dei tempi per ricomparire sulla terra e preparare il ritorno glorioso del Signore, secondo l’interpretazione di Malachia: “Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore” (Mal 3,23).
Ma a questa interpretazione sembra opporsi l’affermazione di Nostro Signore secondo il quale Elia è già venuto: “Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista” (Mt 17,10-13).

3. Qualcuno, basandosi sul fatto che solo Eliseo poté contemplare la misteriosa scomparsa di Elia, ha pensato ad una visione interna del discepolo, manifestata ai cinquanta figli dei profeti.

4. Altri insistendo sulla descrizione del fatto ne vogliono dare un’interpretazione allegorica che starebbe ad indicare un intervento di Dio che viene a prendere Elia.
Essi si basano sull’affermazione “Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?” (2 Re, 2,3.5).
Queste parole parlerebbero dello speciale intervento di Dio nella morte del giusto.
Così avvenne per Enoc “Enoc camminò con Dio, poi scomparve perché Dio l’aveva preso” (Gn 5,24).
Così emerge anche nel Salmo 49,16: “Certo, Dio riscatterà la mia vita, mi strapperà dalla mano degli inferi”.

5. Nella Sacra Scrittura il fuoco è molte volte connesso con la presenza di Dio, come nel caso del roveto ardente dove il fuoco non consumava e dal quale uscì la voce di Dio (Es 3,2).
Anche “il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto” (Es 19,18).
Si può ritenere benissimo anche quest’interpretazione, stante soprattutto quello che ha detto Nostro Signore quando ha identificato l’Elia che doveva venire con Giovanni Battista.

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo