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Quesito
Salve p. Angelo,
le scrivo per avere una sua parola su un fatto che mi pesa un po’.
Io cerco di vivere la mia solitudine affettiva e le relazioni con i ragazzi in castità perchè, anche se non capisco bene il perchè sia così importante (nel caso di una relazione stabile), credo ci sia una sapienza negli insegnamenti della Chiesa anche quando non passano per la mia ragione.
E’ vero però che non sempre ci riesco, mi ritrovo a cadere in questo peccato e nonostante la confessione, a volte, mi rimane un senso di colpa.
Recentemente sono uscita con un ragazzo e non siamo stati del tutto in castità, ecco che mi girano in testa pensieri del tipo che se dovesse non funzionare con questa persona è per quel motivo, se non dovessi trovare mai la persona giusta per me è perchè il Signore lo impedisce a causa di questo peccato ecc.
Da un lato so che il Signore mi conosce, conosce i miei limiti e mi ama così come sono, dall’altra però mi ritrovo a combattere con questi sensi di colpa.
Già è difficile in una società così per una ragazza dover affrontare il discorso "castità nel fidanzamento" con i ragazzi, che ti vedono come un’aliena o una suora, non vorrei vivere tutta questa cosa con pesantezza e moralismo.
Grazie, buona serata
Paola
Risposta del sacerdote
Cara Paola,
1. comincio col rilevare quanto hai scritto: che sei convinta che nell’insegnamento della Chiesa c’è una sapienza superiore.
È vero.
E il motivo è questo: perché c’è la sapienza stessa di Dio.
Il comando di non commettere atti impuri non è un comando della Chiesa, ma un comando di Dio.
Dio comanda così perché sa che l’amore impuro non ci porta avanti.
Come i cibi inquinati ti fanno morire, così anche l’amore inquinato non va avanti, muore.
2. Ti chiedo di fidarti sempre del Signore, anche nel caso che lì per lì tu non riesca a capire le motivazioni del suo comando.
A priori devi essere convinta che lo dice per il tuo bene, perché il tuo amore fiorisca e non deperisca.
3. Non passerà molto tempo che comprenderai per esperienza tutti i benefici che la purezza ti porta, anche a fronte di tante coppie che prima si vantavano di fare questo o quello e poi sono finite malamente.
Mi permetto di ricordare la bella definizione della purezza presentata dal Magistero della Chiesa: “La castità è energia spirituale che libera l’amore dall’egoismo e dall’aggressività” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 19).
4. Capisco benissimo come mai le impurità che ti capita di compiere ti lascino un senso di colpa: hai rovinato o inquinato qualcosa che doveva rimanere bello e affascinante.
Nello stesso tempo avverti di perdere la cosa più preziosa che possiedi: la presenza di Dio da cuore a cuore dentro di te mediante la grazia santificante.
5. Ti viene poi in mente che se l’amicizia non dovesse continuare sarebbe il castigo che il Signore ti dà perché hai commesso peccato.
Non è necessario scomodare Dio. Siamo noi che roviniamo le nostre opere e le nostre amicizie perché le facciamo poggiare su fondamenta false, che non reggono.
Certo, derogando dalla legge di Dio ci viene a mancare la forza della sua protezione e del suo aiuto.
Ma questo succede non perché Lui si ritiri, ma perché noi ci chiudiamo alla sua azione salvifica. Come quando chiudi la finestra: il sole non entra più. Ma non perché non voglia entrare, perché continua a battere sulle tapparelle, ma perché ci si chiude alla sua azione e alla sua efficacia.
Ti ringrazio di aver attirato la mia attenzione su queste considerazioni, nella speranza che giovino ai nostri visitatori.
Ti saluto, ti assicuro un ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo