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Quesito

Rev. mo Padre,
nella predicazione Gesù molto spesso parla del Regno di Dio, cosa si intende? Lui stesso?
In attesa della sua risposta, la ringrazio di cuore.
Grazie ancora
Simone


Risposta del sacerdote

Caro Simone,
1. anzitutto va notato che le espressioni “Regno di Dio” e “Regno dei cieli” si equivalgono.
Matteo usa per lo più l’espressione Regno dei cieli.
Marco e Luca invece usano l’equivalente Regno di Dio.

2. Il Catechismo Romano si domanda: “In che cosa consiste il regno di Dio”?
E risponde:
«Regno» è parola di ampio significato; per poterla determinare è necessario rifarci
all’esame dell’espressione quale ricorre sovente nella Scrittura” (Catechismo Romano 381).

3. Menziona successivamente i due significati più ovvii e comuni: il regno di Dio indica sia il potere che Dio ha su
tutto il genere umano e su tutta la creazione, sia la provvidenza con cui Dio tutto governa,
esercitando il pieno dominio sulle cose da Lui create.
“In modo speciale, però, il concetto di «regno di Dio» si applica al governo e alla provvidenza
con cui Dio guida gli uomini sulla terra, soprattutto quelli giusti e santi. Il Signore è il mio
pastore
– dice Davide mm manco di nulla (Sal 22,1). E Isaia: Il Signore è nostro re; Egli ci
salverà
(Is 33,22) (Catechismo Romano 381)

4. Questo potere e questa provvidenza divina sono eterni.
Per questo il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che
“il Regno di Dio è prima di noi;
si è avvicinato nel Verbo incarnato,
viene annunciato in tutto il Vangelo,
è venuto nella Morte e Risurrezione di Cristo.
Il Regno di Dio viene fin dalla santa Cena e nell’Eucaristia, esso è in mezzo a noi.
Il Regno verrà nella gloria allorché Cristo lo consegnerà al Padre suo” (CCC  2816).

5. Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica il Regno di Dio s’identifica con Gesù stesso.
E cita in proposito San Cipriano il quale dice: “è anche possibile che il Regno di Dio significhi Cristo in persona, lui che invochiamo con i nostri desideri tutti i giorni, lui di cui bramiamo affrettare la venuta con la nostra attesa.
Come egli è la nostra Risurrezione, perché in lui risuscitiamo, così può essere il Regno di Dio, perché in lui regneremo” (San Cipriano di Cartagine, De oratione dominica, 13).
Del resto la potenza e la provvidenza di Dio per noi si manifestano in Gesù

6. Ma il Regno di Dio si identifica anche con la Chiesa.
“Interrogato dai Farisei quando dovesse venire il Regno di Dio, Gesù rispose: "Il Regno di Dio non viene visibilmente, né si potrà dire: ‘‘Eccolo qua!’ oppure ‘‘Eccolo là!’: perché sappiatelo il Regno di Dio è tra voi" » (Lc 17, 20-21).
Il Regno è la parte dell’universo dove Dio regna ed è obbedito con amore, dove la sua volontà si compie «come in cielo».

7. Scrive C. Journet: “Indubbiamente la nozione di Regno è escatologica, concerne la fine dei tempi, ma proprio con Cristo l’escatologia è entrata nel tempo.
Mentre, da un lato, il Regno è già sulla terra, d’altra parte la Chiesa è già in cielo.
Affidando «le chiavi del Regno dei cieli» nelle mani di Pietro (Mt 16, 19), Gesù esprime chiaramente che questo regno non può, nello stato attuale, fare a meno di una gerarchia.
«Non temere, piccolo gregge, perché è piaciuto al Padre vostro di darvi il Regno» (Lc 12,32). Il piccolo gregge è la Chiesa ancora in esilio sulla terra, ma che racchiude in cuore la grazia e la verità emanate da Cristo (Gv 1,17); che già partecipa alla natura divina (2 Pt 2,4); che è già il tempio di Dio e lo Spirito Santo già inabita (1 Cor. 3,16).
Essa perciò è già il Regno, ma in una fase di peregrinazione e di crocifissione.
E tuttavia non ha motivo di temere. Un giorno, il sole della vita eterna, nascosto in essa come in una nebbia, sprigionerà in tutto il suo fulgore disperdendo le sue angustie e trasfigurando il suo involucro materiale. Il Regno doloroso diventerà glorioso. Non temere, piccolo gregge, che possiedi la vita eterna nel dolore, perché presto la possederai nella gloria!” (Charles Journet, Teologia della Chiesa, pp.14-15).

8. Pertanto con l’espressione Regno di Dio s’intendono principalmente tre cose:
primo, il potere e il governo di Dio su tutte le creature;
secondo, l’azione salvifica di Cristo nella nostra vita;
terzo, l’appartenenza alla Chiesa, suo mistico corpo.

Con l’augurio di far parte di questo Regno nella vita presente e in quella futura, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo