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Quesito
buongiorno caro padre,
sono una ragazza di 23 anni e mi chiamo A.
Ho letto la sua risposta sul discernimento di una vocazione. È dal 18 aprile che il pensiero della vocazione mi tormenta: la notte del 18 aprile non sono più riuscita a dormire e una voce potente mi ha detto che la strada della mia vita è quella di farmi suora. Questo pensiero mi crea un sacco di problemi, perché non lo accetto, mi fa soffrire, non mi permette di studiare, di stare serena.
Ho parlato proprio ieri di questa cosa con il rettore di un seminario e mi ha detto che la mia non è una vocazione (xkè una vocazione dà gioia mentre a me procura solo problemi!) quanto un mio pensiero o il demonio che mi vuole togliere la pace.
Ma nonostante tutto, le mie ansie e le mie paure continuano soprattutto la notte quando faccio sogni strani o comincio a pensare troppo a questa cosa. L’eucarestia mi dà tanto sollievo ma Dio non lo sento vicino! Perchè il demonio si accanisce così? Che consigli mi dà per superare questi momenti?
La ringrazio e prego per lei!
Risposta del sacerdote
Carissima,
sono incline anch’io a pensare come pensa il rettore del Seminario cui ti sei rivolta.
La vocazione non nasce semplicemente dal sentire una voce.
Tra l’altro la voce sensibile potrebbe essere prodotta dal nostro avversario o da qualche altra causa non ben decifrata.
Inoltre rimane valido il criterio che don Bosco indicava a san Domenico savio: tutto ciò che turba o porta via la pace non viene da Dio.
Un padre gesuita che aveva aiutato la futura Madre Teresa di Calcutta a discernere la propria vocazione, le aveva detto: se pensandoti suora e in India sentirai una gioia sempre più grande, potrai ritenere quello come un segno della tua vocazione.
Ha ragione pertanto il rettore del seminario a dire che la vocazione crea gioia.
Inoltre la vocazione non nasce semplicemente da una voce, ma dal desiderio di donarsi interamente a Dio e al prossimo. Se questo amore più grande non c’è, molto probabilmente si tratta di un inganno.
Il discernimento vocazione va fatto sulla reale disponibilità a seguire Gesù nella via della povertà, castità e obbedienza per darsi interamente a Dio e al prossimo.
Il consiglio che ti dò è di obbedire alle indicazioni del rettore del tuo seminario.
Ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo