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Quesito
Carissimo Padre Angelo,
mi riferisco alla mia richiesta di chiarimenti su Ponzio Pilato. La ringrazio infinitamente per la sua esaurientissima risposta. L’ho inoltrata al mio amico col quale parlerò nei prossimi giorni. Stiamo vivendo veramente un momento in cui molte persone, per mania di protagonismo, credono alle favole più assurde.
Ma questo era stato previsto. Non è vero?
Mi rivolgerò a te nuovamente in caso di bisogno (…).
Cari saluti
Edmondo
Risposta del sacerdote
È vero, caro Edmondo, molte persone oggi si abbandonano alle favole più assurde.
Tu dici che il motivo è la mania di protagonismo.
E molto probabilmente il motivo è proprio questo.
Tu chiami protagonismo quello che nella Sacra Scrittura e nella Tradizione della Chiesa viene chiamato superbia, che essenzialmente consiste nel mettersi al posto di Dio.
Viviamo in un’epoca fortemente insidiata dal secolarismo, che secondo Paolo VI è un umanesimo che astrae da Dio. L’uomo pensa a se stesso prescindendo da Dio, come se Dio non fosse la sorgente continua della sua esistenza!
San Paolo lo ricordava agli ateniesi dicendo che “In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo” (At 17,28).
Ma poiché l’uomo è insufficiente a se stesso, è inevitabile che quando non appoggia la propria esistenza sull’Assoluto, la poggi sul relativo, che continuamente gli sfugge, diventando così sorgente di paura e di pessimismo.
È stato notato che là dove si abbandona la fede, riaffiora la superstizione, e si legano gli eventi della propria vita a favole, a credulità comuni, piuttosto che alla Causa prima, a Dio, che è Padre che ci tiene continuamente nelle sue mani, anche nei momenti più tragici.
È sempre opportuno ricordare che già San Paolo, illuminato dallo Spirito Santo, aveva detto che questa è la vicenda dell’uomo che si allontana da Dio: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2 Tm 4,3-4).
Sì, oggi gli uomini si circondano di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.
E così si ripete quello che san Paolo rilevava sul comportamento dei pagani del suo tempo: “mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili” (Rm 1,22-23).
Ti faccio gli auguri più belli per la tua preziosa attività e ti prometto una preghiera particolare. Stai certo dell’aiuto del Signore e anche di quello della sua e nostra santissima Madre.
Ti ringrazio anche per la fiducia che riponi nel nostro umile servizio alla verità.
Ti benedico.
Padre Angelo