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Quesito

Carissimo Padre Angelo,
eccomi ancora, a confidarmi con Lei…è un bellissimo dono poter leggere le risposte che da ai visitatori del sito, un mezzo di cui il Signore si serve per farci un po’ di catechismo, e aiutarci nel Suo nome a cambiare vita…così utile per me, che come sa, ho iniziato da un anno e mezzo una vera conversione.
Le posso raccontare un accadimento recente, per sentire il conforto delle sue parole, e forse essere utile ai tanti cristiani che, da quando leggono le sue risposte, hanno deciso di seguire solo i metodi naturali, senza compromessi?
Oggi ho ‘‘rifiutato’ di unirmi sessualmente a mio marito. Perchè? perchè so di essere nel periodo fertile del mese. A molti verrebbe da pensare: che moglie cattiva….non le nascondo che il mio primo pensiero, dopo aver spiegato ovviamente il perchè del mio diniego, è stato questo. Noi siamo sposati da 20 anni, e abbiamo 3 figli. Nel tempo, la possibilità di essere soli è sempre diminuita, e con essa la possibilità di avere rapporti in un clima disteso, donandoci l’un l’altro con amore e serenità. Scendo nel concreto: viviamo in appartamento, le camere sono una a fianco all’altra, da tempo abbiamo l’impressione che i figli più grandi possano capire, forse siamo eccessivi a pensarla così, ma la cosa ci provoca imbarazzo. Per cui preferiamo un momento di intimità quando non c’è nessuno in casa. Cosa che con 3 figli e lavorando non si realizza poi molto spesso. Ma non importa, concordiamo tutti e due sul fatto che sia meglio così. A questo aggiungo che per lavoro mio marito spesso è via per più di qualche settimana al mese. Insomma, a dispetto di tutta questa pubblicità mediatica che si fa al sesso, come se fosse ‘‘d’obbligo’ per una coppia avere rapporti molto frequentemente ‘‘altrimenti la coppia scoppia…non è normale …ecc’ noi non abbiamo l’occasione di averne spesso. Per questi motivi, anche dopo la mia conversione mi è capitato di ‘‘cedere’ alla richiesta di mio marito, per non sentirmi in colpa nei suoi confronti, ma scendendo al compromesso circa l’uso di contraccettivi se mi trovavo in un periodo fertile.
Ovviamente questo lascia il senso di amarezza e frustrazione che il peccato da, per cui appena possibile mi confessavo. Poi, nel corso di questo anno, ho letto tante sue risposte in merito, ho sentito alcune catechesi sull’argomento alla radio (radio cristiane). Tutte concordi e coerenti. Per finire ho visto e sentito bene l’incontro del Papa a Milano, con tutte quelle bellissime famiglie, animate dalla volontà di seguire il Signore attraverso gli insegnamenti della Chiesa. E ho capito sempre di più….che il nostro corpo è davvero il Tempio dello Spirito Santo, perchè quando lo profaniamo avvertiamo lo stesso disagio (forse anche più grande!) di ricevere un ospite in una casa sporca, con le immondizie in bella vista! Chi lo farebbe?
Allora questa mattina, guardando il mio sposo negli occhi gli ho detto: ‘‘caro, dobbiamo essere onesti con il Signore, e forti nella Via, che è la sola che ci può salvare, non arrabbiarti con me, ma il Signore è più grande dei nostri desideri, più grande del nostro stesso amore, che se è un amore vero deve venire solo da Lui!’. Mio marito ha accettato, mi ha ribadito di amarmi, e mi ha chiesto di non sentirmi in colpa, se davvero sono convinta di fare la volontà del Signore.
In quel momento il senso di colpa verso mio marito ha lasciato spazio alla grandissima felicità ed emozione che scaturiscono dall’aver messo in pratica ciò in cui si crede. E’ davvero bello e fa sentire davvero liberi….lo dico a Lei, Padre, ma se lo dicessi ad altre persone (alcune delle quali vengono regolarmente in chiesa), mi prenderebbero per matta…se capiterà l’occasione di parlare di questo argomento, chiedo al Signore la forza di testimoniare!
Poi, ho letto nelle Sue risposte che quando si segue il Signore, arrivano molte abbondanti grazie….è già una grazia sentirmi in pace, sentire il cuore leggero…
Questa mia e-mail, come vede, non contiene una domanda, è solo una confidenza, una testimonianza. Il Signore davvero è Grande!
La saluto e ringrazio in anticipo della sua risposta.
La ricordo nella recita del Santo Rosario.
E.


Risposta del sacerdote

Carissima E.,
pubblico volentieri anche questa tua preziosa testimonianza, della quale desidero sottolineare due cose.

1. La prima: a diversità di quanto vorrebbe dire la pubblicità mediatica sull’insistenza e sulla necessità dei rapporti sessuali, di essi si può fare anche a meno.
Senza misconoscere la loro importanza all’interno della vita matrimoniale, non ne sono però l’essenza.
Soprattutto quando in una famiglia si vive alla presenza di Dio, si tende alla santificazione, si gusta “la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro” (Eb 6,5) si sente che i rapporti sessuali sono un mezzo e non il fine della via coniugale.
Un mezzo nei cui confronti ci si sente liberi.

2. La seconda cosa riguarda la prontezza di tuo marito nell’assecondare la tua volontà. Anche questo è volersi bene.
Diversamente quando ci si arrabbia e si diventa violenti perché non si viene soddisfatti nelle proprie esigenze sessuali e addirittura si minaccia di mandare all’aria il matrimonio, tutto dice chiaramente che qui uno cerca nei rapporti sessuali solo la propria soddisfazione carnale.
Si usa il termine di amore, ma in realtà l’amore lo si profana.
È un atto di egoismo.

3. Tuo marito è stato davvero un signore nel dirti che non devi sentirti in colpa.
L’amore è un dono.
Se in un determinato momento non si è disposti a ricevere il dono perché sarebbe per noi più un male che un bene, non ci si deve sentire in colpa. Tuo marito, che in questo caso è il donatore, ti ha rispettato e ti ha amato.

4. Penso che tu ancora una volta avrai provato grande stima per tuo marito: vuole il tuo bene, la tua felicità, non il tuo malessere e soprattutto la privazione della presenza personale di Dio dentro il tuo cuore.
Ti ringrazio del ricordo che hai avuto per me nella recita del Santo Rosario.
Lo contraccambio di cuore per te e per la tua bella famiglia.
Vi benedico tutti.
Padre Angelo