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Quesito
Carissimo Padre Angelo
ti ringrazio per avermi subito risposto,
ti autorizzo intanto a pubblicare la mia domanda con relativa risposto sul sito, affinchè possa essere di aiuto ad altre persone che hanno lo stesso mio problema.
Nel contempo,voglio farti sapere per Tua gioia, che mio figlio è molto Timorato di Dio, tanto da non tralasciare mai la pratica delle sue preghiere mattutine e serali, (me ne accorgo tante volte passando dinanzi alla sua camera) e partecipa volentieri con noi alla preghiera ai pasti quotidiani.
Ho un vago presentimento che lui in passato possa essere rimasto scandalizzato da alcuni giovani sacerdoti incontrati in una discoteca che lui frequentava, per cui lo ha allontanato almeno solo dalla Chiesa Istituzionale.
Ti ringrazio ancora una volta per la tempestiva risposta che non mi fà sentire solo.
Ti saluto in Cristo.
B.
Risposta del sacerdote
Carissimo B.,
quanto mi scrivi mi ha davvero consolato.
Se tuo figlio non ha tralasciato la preghiera, è un buon segno.
Sant’Alfonso dei Liguori diceva che “chi prega si salva, e chi non prega si danna”.
Certo, non basta la preghiera da sola. Ma la preghiera è come l’ossigeno che permette di rimanere in qualche modo in vita, nella speranza che ci si possa riprendere.
A questo punto ti dico, prova a parlargli della bellezza della vita di Cristo in noi, comunicata attraverso la grazia.
La grazia fa sentire la presenza di Dio: è una comunione con Lui da cuore a cuore.
Premi sulla pace che tuo figlio ha sperimentato nelle Comunioni e dopo le Confessioni. È un pace di cui il suo cuore ha bisogno.
Prova a dirgli: va a Messa, va ad offrire il sacrificio di Cristo per questa o per quest’altra intenzione. Non c’è preghiera più grande della Messa, perché a Messa offriamo a Dio il sacrificio che Cristo ha offerto sul Calvario.
Ricordagli anche la necessità della confessione partendo dalle parole di Cristo: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”. Ricordagli che Cristo ha legato il suo perdono al perdono della Chiesa, al perdono dei sacerdoti che conoscono molto bene le nostre infermità.
Fallo incontrare con sacerdoti come si deve.
Tu mi confidi che tuo figlio andava in discoteca. Posso pensare che ci vada tuttora.
Certo la discoteca non è la migliore anticamera per la Santa Messa domenicale e per la Santa Comunione.
La discoteca assorbe troppo e per troppo tempo e poi lascia istupiditi. Se si continua ad andare a Messa, si va per pratica. E la mente rimane intontita e assonnata.
Se uno cerca Dio in maniera seria, sente da se stesso che la discoteca non va bene.
Mi stupisco molto di più che tu dica che in discoteca ha incontrato giovani preti. Mi stupisco e mi stupisco.
Perché quello che dico per i fedeli per la loro partecipazione all’Eucaristia, vale ancor molto di più per il sacerdote che la celebra e la vive in un modo tutto particolare.
Il prete deve agire in persona Christi non solo sull’altare o nel confessionale, ma dappertutto.
Se poi i preti pensano di guadagnare i giovani andando in discoteca, il caso di tuo figlio è una eloquente contro testimonianza.
Continuo a tenere presente te e tuo figlio nelle mie preghiere.
Benedico te, lui e la tua famiglia.
Padre Angelo