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Quesito
Mia moglie è Moldava. Sposati in chiesa cattolica con matrimonio misto nel 2008, abbiamo una figlia normalmente battezzata.
Mia moglie che è battezzata con rito ortodosso vorrebbe comunicarsi in Francia, dove adesso siamo residenti, ma dice che il battesimo e gli altri sacramenti ricevuti in Moldavia non sono validi.
Ciò ci ha molto turbati perché in Italia il Vescovo di Napoli li ha ritenuti validi concedendo il permesso per il matrimonio.
Il battesimo ortodosso è valido o no per la Chiesa cattolica?
Aggiungo che essendo nata sotto la URSS, ella non ha un certificato, in quanto in quei tempi era una pratica interdetta e gravemente punita. Ma la famiglia ha preferito correre il rischio, obbedendo alla fede.
Sua madre e la famiglia hanno testimoniato la veridicità del battesimo.
Con devozione,
Francesco
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
1. il battesimo ricevuto nella Chiesa ortodossa è valido.
A loro volta molte chiese ortodosse considerano valido il battesimo ricevuto nella Chiesa cattolica.
Ma ve ne sono alcune, più accanite e più chiuse contro la chiesa di Roma, che non lo ritengono valido.
2. Per la Chiesa Cattolica è valido ogni battesimo ricevuto “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, anche se chi amministra il battesimo fosse senza fede, a condizione che intenda fare ciò che fa la Chiesa.
3. Del resto la Chiesa cattolica ritiene che in caso di necessità qualsiasi uomo, pur eretico o scomunicato, addirittura appartenente ad un’altra religione, battezza validamente se usa l’acqua, pronuncia le debite parole e intende fare ciò che fa la Chiesa.
In tal modo si è pronunciato il concilio di Firenze nel 1439: “In caso di necessità non soltanto il sacerdote o il diacono, ma anche un laico o una donna, anzi anche un pagano ed un eretico può battezzare, purché osservi la forma determinata della Chiesa e intenda fare ciò che fa la Chiesa” (DS 1315).
4. Scrive San Tommaso: “Papa Gelasio e Sant’Isidoro dicono che battezzare in caso di necessità e concesso comunemente ai laici cristiani” (Somma teologica, III, 67, 3, sed contra).
5. Ed ecco la motivazione: “Alla misericordia di colui che vuole la salvezza di tutti gli uomini (1 Tm 2,4) si addice di facilitare all’uomo l’uso delle cose necessarie alla salvezza. Ma fra tutti i sacramenti è di massima necessità il battesimo, che è la rigenerazione dell’uomo alla vita soprannaturale, perché ai bambini non si può provvedere altrimenti, e gli adulti non possono in nessun altro modo e con il battesimo conseguire la piena remissione sia della colpa che della pena.
E quindi, perché l’uomo non venga a mancare di un rimedio tanto necessario, fu stabilito sia che la sua materia fosse comune, cioè l’acqua che tutti possono avere, sia che il ministro potesse essere chiunque, anche chi non è ordinato, affinché nessuno rischi la sua salvezza per mancanza del battesimo” (Ib., III, 67, 3).
6. Inoltre “la Chiesa stabilì che i non battezzati, sia Giudei sia pagani, possono conferire il sacramento del battesimo purché battezzino con la forma della Chiesa. Per cui il Papa San Niccolò così rispose ai quesiti dei Bulgari: “Voi asserite che nella vostra patria molti sono stati battezzati da uno che non sapete se era cristiano o pagano. Ora, se sono stati battezzati nel nome della Trinità, non devono essere ribattezzati. Se invece non fosse stata osservata la forma della Chiesa, non sarebbe valido il sacramento del battesimo”” (Somma teologica, III, 67, 5).
Pertanto se è valido il battesimo conferito da un pagano, quanto più non lo sarà quello conferito da un cristiano.
7. E ancora: “Chi battezza si limita a prestare esteriormente il suo ministero, ma chi battezza interiormente è Cristo, che può servirsi di tutti gli uomini per tutto ciò che vuole. Quindi i non battezzati possono battezzare; perché, come dice il Papa San Niccolò, il battesimo “non è cosa di costoro”, ossia di quelli che battezzano, ma “di lui”, ossia di Cristo” (Ib., ad 1).
E: “Battezzare spetta all’ordine sacerdotale per ragioni di convenienza e di solennità, ma queste ragioni non toccano la validità del sacramento.
Quindi un laico, anche se battezza fuori del caso di necessità, benché pecchi, conferisce tuttavia il sacramento del battesimo, e chi è stato battezzato in questo modo non dev’essere ribattezzato” (Ib., III, 67, 3, ad 1).
Con l’augurio di ogni bene, vi benedico e vi ricordo nella preghiera.
Padre Angelo