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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi sono macchiata del peccato di aborto e vivo da allora con questa sofferenza e rimorso.
Mi consigli lei cosa fare. Posso rivolgermi a un frate francescano?
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. poiché all’aborto è annessa una scomunica riservata al Vescovo, per essere assolta devi rivolgerti a chi ha l’autorità del vescovo (il vicario generale) o dal suo delegato, che è il canonico penitenziere che si trova in ogni Chiesa Cattedrale.
Ma anche i sacerdoti degli ordini mendicanti, per antico privilegio, possono assolverti. Puoi dunque riferiti benissimo a un frate francescano.
2. Purtroppo il rimorso ti rimarrà anche dopo la confessione, perché la memoria non si può cancellare.
Ma è molto importante che tu ti senta perdonata da Dio e dal tuo bambino.
Vai dunque fiduciosa. Il Signore ti aspetta per usarti misericordia e per dirti che cosa devi fare.
Vai anche con questo convincimento: che dove è abbondato il peccato, lì sovrabbonda la grazia.
E io ti accompagno con la preghiera in questo bel gesto della confessionale sacramentale perché la grazia che il Signore riverserà su di te sia davvero sovrabbondante.
Affida la confessione a Maria e anche al tuo bambino che ora vive in Dio e attende questa tua riconciliazione perché ti ama.
Da parte tua metti fin d’ora l’impegno ad essere apostola della vita.
3. Ti accludo il passo dell’enciclica Evangelium vitae di Giovanni Paolo II dove il Papa si rivolge alle donne che hanno abortito.
“Un pensiero speciale vorrei riservare a voi, donne che avete fatto ricorso all’aborto. La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato d’una decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel vostro animo non s’è ancor rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita. Attraverso il vostro impegno per la vita, coronato eventualmente dalla nascita di nuove creature ed esercitato con l’accoglienza e l’attenzione verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo modo di guardare alla vita dell’uomo” (n. 99).
4. Ti accompagno con la preghiera in questo momento così prezioso per la tua vita e ti benedico.
Padre Angelo