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Quesito
Carissimo padre Angelo,
Sono in ragazzo di 2… anni e vorrei tanto uscire da quella che io chiamo "malattia" perchè per me è come una droga. Mi masturbo dall’età di 1… anni e non sono mai riuscito a smettere per periodi molto lunghi. Il massimo che sono riuscito a resistere è stato di 4 settimane,e non so neanche io come abbia fatto. Ora alla soglia dei 2… anni, vorrei smettere, anche per questioni morali, perchè non sopporto di rifugiarmi sempre in questa pratica.
Mi sento "sporco" ma anche umiliato da me stesso. Al giorno d’oggi, riesco a resistere massimo uno o due giorni. Anche se la mia volontà mi dice che NON devo farlo, mi lascio trascinare da fattori esterni: quali siti free porno.
Vorrei un metodo per dimenticare di masturbarmi, per rimuovere completamente questo mio vizio dalla mia vita. Non voglio avere più pensiero su questo argomento!!! Anche perché durante l’eiaculazione è pure una bellissima liberazione ma poi, dopo, mi sento uno schifo, mi pento, faccio la mia preghiera con il buon proposito di non ricaderci e dopo pochissimo tempo o in giorno o due massimo tre invece ci ricado ancora. L’unica volta che sia riuscito a resistere per molto tempo, mi sono sentito in pace con me stesso e con Dio, ma ho fatto grande difficoltà ma ci sono riuscito. Grazie a Dio ! Non è problema avere o meno vicino il pc. Succede anche senza!!!
Dopo questa lunga premessa vorrei farle delle domande a cui vorrei delle delucidazioni e consigli.
Nel mio caso posso affermare che la masturbazione è sempre un peccato mortale? Cioè, è sempre necessario confessarsi prima di prendere la comunione dopo tale peccato oppure Basta una preghiera di pentimento ?
Se vedo volontariamente una donna nuda su internet peccato mortale? Anche in tal caso confessione o solo preghiera di pentimento?
Sul personale: sono un paio di giorni che ho spesso la voglia di masturbarmi, come posso calmare questa voglia così forte in me? A volte riesco a resistere e la maggior volte cado… Cosa fare?
Poi le chiedo: Vedere volontariamente delle donne nude in TV o vedere delle persone che hanno dei rapporti sessuali in tv, è diversa la gravità del peccato?
È possibile che io smetta? Come fare? Per quanto tempo durerà ancora?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
sebbene sia giunto a rispondere alle mail del 15 novembre, viste le tue insistenze, per questa volta faccio un’eccezione.
1. Per uscire dalla masturbazione ci vuole anzitutto la volontà.
Non solo la volontà di non compiere l’atto, ma la volontà di essere interiormente puri, puliti.
Devi pertanto far pulizia nella tua mente e devi allontanare in maniera decisa ogni fantasia, ogni pensiero o sensazione impura.
Se non rimuovi con decisione tutto questo, è inevitabile che ne rimanga assediato e che infine ceda.
2. Mi dici che hai provato, ma che dopo uno o due giorni ne senti già l’esigenza.
Ti domando: se i tuoi occhi non piangono o non lacrimano da due o tre giorni, senti l’esigenza di liberarti dalle lacrime?
No. Continueresti a stare tranquillo.
Così è anche per il problema che mi hai posto.
Prima di essere puri nel corpo, è necessario esserlo nella mente, nel cuore.
L’impurità esteriore è segno o riflesso di quella interiore.
Pertanto prima di dire a te stesso che ti fai schifo dopo aver compiuto l’atto, prova a dirtelo anche quando lasci andare la tua mente a qualsiasi pensiero, o meglio, quando vedi la tua mente ormai schiava e imbrigliata sempre sullo stesso punto.
3. Il primo e insostituibile rimedio dunque sta nella volontà.
Ho l’impressione che finora in te ci sia stata solo velleità, ma non volontà.
Certo, la tua volontà è molto indebolita dopo che da anni la spezzi e la infrangi incessantemente.
Hai bisogno di ricostituenti, di cure.
Ho letto nel Giornale dell’anima di Giovanni XXIII che quando era ragazzo e non si accorgeva di non rimanere fedele a certi impegni come la recita del Rosario senza distrazioni, la visita al SS. Sacramento fatta con fervore, all’attenzione alle parole, decideva di autopunirsi. L’autopunizione sarebbe stata questa: che l’indomani avrebbe preso cibo per la prima volta solo a mezzogiorno.
Come vedi, i peccati di questo seminarista erano solo veniali. Ma non li tollerava.
E così poteva notare dei progressi nella propria vita spirituale.
In un ragazzo con una volontà di santificarsi come la sua il problema che ti assedia non esisteva. Al termine della propria vita ha potuto dire che per grazia di Dio è sempre rimasto puro.
4. Ho notato nella mia esperienza pastorale che i giovani che sono quotidianamente colpiti dal peccato impuro non hanno alcuna volontà per quanto attiene alla loro vita spirituale: nessun impegno nella vita di preghiera, nessuna rinuncia, nessuna attenzione nell’impegno a non dir bugie (anzi, sono una bugia dietro l’altra), nessun controllo sulla propria lingua se si tratta di parlare male degli altri, nessuna disciplina nel dire di no alle proprie voglie.
In una parola, sono snervati in tutto: nel corpo, nella mente, nel portare avanti i propri impegni.
5. Come guarire da questa situazione che è paralizzante?
Nella preghiera della Messa del lunedì della seconda settimana di quaresima si legge: O Dio, che proponi la penitenza corporale come medicina dello spirito….
Sì, la penitenza e la mortificazione sono la medicina dell’anima, la medicina dello spirito.
Tu sei interiormente malato. Lo riconosci.
Ebbene, vuoi guarire?
La medicina è questa: la penitenza e la mortificazione.
Si tratta di atti mediante i quali cominci a vincere te stesso, a diventare signore delle tue azioni, dei tuoi pensieri, delle tue fantasie, delle tue pulsioni, della tua vita.
Diversamente rimani tiranneggiato dalle passioni.
Siamo in tempo di quaresima: perché non puoi prenderti delle penitenze quotidiane, dei piccoli fioretti da compiere quasi in continuazione?
Mi parrebbe impossibile che un giovane, che si autodomina in continuazione su tutti gli ambiti della propria vita, non trovi la forza per non cadere qui.
8. Ma c’è un’altra risorsa ed è costituita dalla preghiera.
Qui per preghiera non intendo semplicemente la recita delle preghiere, ma una preghiera che sia nutrimento dell’anima.
Questa preghiera è costituita dalla lettura del Vangelo o dei libri sacri, di opere spirituali, come l’Imitazione di Cristo, la Storia di un’Anima o il Diario di santa Faustina Kowalska.
È necessario essere interiormente nutriti per non cadere in questo peccato, come del resto in tutti gli altri.
Sacco vuoto non sta in piedi anche nella vita spirituale.
Per questo il Signore ha detto: “Vegliate e pregate per non cadere in tentazione” (Mt 26,41).
Ebbene: quanto dura la tua vita di preghiera ogni giorno?
Per nutrire il tuo corpo dedichi ben più di un’ora tra pranzo, cena, colazione, merende varie…
E per la tua anima?
Quando si ha la mente piena di altre cose e si sente che queste sono la realtà più preziosa che possediamo, viene meno la voglia di ciò che le si oppone e ce lo può portare via.
Pertanto come minimo ti consiglio per ogni giorno il Santo Rosario e la coroncina della divina misericordia.
9. Ma poi ci sono anche le grandi arterie costituite dai Sacramenti che portano in noi non soltanto la grazia santificante ma anche una forza soprannaturale.
Questa forza soprannaturale la si sente tanto per la Santa Comunione come per la Confessione sacramentale.
A proposito della Comunione: perché non metterla al centro della tua giornata?
Procura di svolgere tutti i tuoi doveri ma mettendo a segno questo punto che dovrebbe diventare irrinunciabile per la tua vita quotidiana.
Se sapessi quante grazie ti dona il Signore nella Comunione non riterresti in quel momento proprio come secondario nella tua vita!
10. Lo stesso discorso vale per la Confessione, alla quale ci si deve accostare non solo quando si è nel peccato grave, ma in maniera regolare e frequente per purificare la nostra anima, per accrescere la grazia santificante e per ricevere la forza soprannaturale di cui ti ho parlato.
Confessati dunque regolarmente: almeno ogni quindici giorni. Meglio ancora settimanalmente. Una confessione breve, senza tante parole come spesso usano fare coloro che cadono in questo peccato, devota, incisiva per la vita perché accompagnata sempre da nuove risoluzioni in un campo o in un altro della tua vita spirituale.
11. Venendo adesso alle tue specifiche domande:
anche nel tuo caso la masturbazione è sempre oggettivamente un peccato mortale.
Per questo è necessaria la confessione sacramentale.
Tu stesso mi hai detto che dopo quegli atti ti senti sporco.
Ebbene, una preghiera è sufficiente a renderti pulito?
No. Senti che continui ad essere sporco.
Mi dici ancora che dopo aver compiuto questi peccati, te ne penti. Sì, è vero. Ma questo pentimento non impedisce che tu continui a sentirti sporco.
Per questo “Dio non entra in un’anima inquinata dal peccato” (Sap1,4).
Devi prima mondarti. E questo avviene con la Confessione sacramentale.
Rimane sempre valido quanto dice la Sacra Scrittura: “Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna” (1 Cor 11,28-29).
12. Mi chiedi: “Se vedo volontariamente una donna nuda su internet peccato mortale? Anche in tal caso confessione o solo preghiera di pentimento?”
Ti rispondo: che cosa ha detto il Signore?
“Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore” (Mt 5,28).
L’adulterio, come sai è un peccato grave.
Per questo sguardo libidinoso perdi la grazia di Dio, ti senti inquinato e lo senti immediatamente.
Il Signore poi, a proposito degli sguardi, ha detto: “Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna” (Mt 5,29).
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che la pornografia costituisce peccato grave (CCC 2354).
13. Mi dici che è da un paio di giorni che senti la voglia di commettere atti impuri.
Ebbene, prendi in mano le Sacre Scritture, vai a fare una visita al SS. Sacramento, mettiti a pregare, tieni pulita la tua mente, domina le tue sensazioni.
14. Ulteriormente domandi: “Vedere volontariamente delle donne nude in TV o vedere delle persone che hanno dei rapporti sessuali in tv, è diversa la gravità del peccato”.
Sì, è diverso, ma rimangono ugualmente mortali, anche se il secondo peccato è ancora più grave del primo.
Ti porto un esempio: uccidere dieci persone è più grave che ucciderne una. Ma per il fatto che se ne uccide una sola (!) non significa che il peccato non sia grave.
15. “È possibile che io smetta ? Come fare ? Per quanto tempo durerà ancora ?”.
Sì, è possibile.
Puoi cominciare anche da subito. Basta volerlo in maniera efficace.
Ti accompagno con la mia preghiera e il ricordo nella S. Messa.
Ti benedico.
Padre Angelo