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Quesito
Caro Padre Angelo,
desidero ringraziarLa anticipatamente per il tempo che vorrà dedicare al mio sfogo, approfittando dell’occasione anche per esprimere il mio apprezzamento per quanto da Lei svolto con questo spazio online che spesso mi ha consolato e sempre mi ha arricchito.
Le scrivo come accennato poco sopra per "sfogarmi", non so come meglio esprimermi, a causa di un gravissimo peccato che spesso mi opprime.
Purtroppo, sono spesso colpevole del peccato di lussuria, con la mia ragazza, prossima moglie (manca poco ormai.)
Tante volte ho provato a resistere, brevi successi, felicità e tenerezza nel Nostro Signore, e poi brutte ricadute che mi lasciano sempre triste.
Sono colpevole ancora di più perché la mia ragazza ritiene, sbagliando, che poiché ci amiamo non facciamo nulla di male ed anche se abbiamo affrontato l’argomento, lei rimane della stessa opinione.
Mi addolora sapere che offendiamo il Signore e mi addolora profondamente essere causa del peccato della mia ragazza, mi sento in colpa e non so come fare per rimediare e per non cadere più.
O meglio, lo so e di recente ho cercato e cerco di essere più vigile, mi confesso, prego, digiuno, ricevo il Santissimo Sacramento.
Purtroppo tutte queste splendide cose non le faccio con continuità ed appena abbasso la guardia vengo attaccato e a volte sopraffatto dal nemico.
Mi farebbe piacere, se Le fosse possibile, ricevere una sua riflessione anche se probabilmente Lei sarà giustamente "stanco" di doversi esprimere su questo argomento.
Approfitto della Sua bontà, chiedendole di ricordare la mia ragazza, mio padre, mia madre, tutti i miei cari, specie quelli più distanti da Nostro Signore, e me nelle Sue preghiere.
La saluto con affetto e gratitudine.
G.
Risposta del sacerdote
Carissimo G.,
1. ti rispondo oggi perché solo oggi sono giunto alle email del 20 agosto.
Ma sono contento della bella coincidenza perché oggi inizia la novena in preparazione alla festa della Madonna del Rosario, che è la titolare dell’Ordine domenicano.
Mi piace ricordare che la Madonna a Fatima in tutte le sei apparizioni ha chiesto che tutti recitassero il Rosario ogni giorno.
La Madonna, come buona Madre, sa ciò che giova alla nostra vita spirituale per non rimanere vittime degli attacchi del nemico.
2. Il consiglio che ti do è il seguente: metti il Rosario come momento importante della tua vita cristiana di ogni giorno.
Sia uno dei momenti più desiderati, anche perché è carico di speranze e di grazia.
Sarebbe bello se la tua ragazza facesse altrettanto.
Penso che in breve anche lei comincerebbe a pensare alla sessualità secondo il progetto di Dio che è infinitamente più alto e più santo di quanto per ora lo viva e purtroppo, senza accorgersene, lo profani.
Penso anche che questa preghiera, allontanando da voi il vostro avversario, vi insegni ad amare la volontà di Dio e di non anteporre nulla all’amore del Signore e della sua Legge.
3. La Legge di Dio non ha altro obiettivo che tutelare il vostro amore di coppia da ogni alterazione e falsificazione.
Il diavolo è astuto nel voler far passare come normale ciò che normale non è.
Tra breve inizierai l’esperienza matrimoniale, che va vissuta secondo Dio nella castità e nella purezza dell’amore coniugale.
Solo con la premessa della purezza ci si può avvicinare a Dio e vivere il matrimonio come una palestra di continua santificazione e avvicinamento al Signore.
4. Parlando di castità o purezza coniugale la Chiesa non dice che i coniugi debbano negarsi l’affetto vicendevole escludendo i rapporti sessuali matrimoniali.
Ma dice che i rapporti compiuti mediante contraccezione sono una falsificazione dell’autentico amore.
È il preciso pensiero del beato Papa Giovanni Paolo II: “Così al linguaggio nativo che esprime la reciproca donazione totale dei coniugi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contraddittorio, quello cioè di non donarsi all’altro in totalità.
Ne deriva, non soltanto il positivo rifiuto all’apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell’interiore verità dell’amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale” (FC 32c).
5. Paolo VI nell’enciclica Humanae Vitae sottolinea l’importanza dell’astensione dei rapporti (ecco la castità coniugale!) nei periodi fecondi: “Il dominio dell’istinto, mediante la ragione e la libera volontà, impone indubbiamente un’ascesi…
Ma questa disciplina, propria della purezza degli sposi, ben lungi dal nuocere all’amore coniugale, gli conferisce invece un più alto valore umano.
Esige un continuo sforzo, ma grazie al suo benefico influsso i coniugi sviluppano integralmente la loro personalità, arricchendosi di valori spirituali: essa apporta alla vita familiare frutti di serenità e agevola la soluzione di altri problemi; favorisce l’attenzione verso l’altro coniuge, aiuta gli sposi a bandire l’egoismo, nemico del vero amore, ed approfondisce il loro senso di responsabilità.
I genitori acquistano con essa la capacità di un influsso più profondo ed efficace per l’educazione dei figli; la fanciullezza e la gioventù crescono nella giusta stima dei valori umani e nello sviluppo sereno ed armonico delle loro facoltà spirituali e sensibili” (HV 21).
6. Ora questa virtù della castità coniugale non spunta da sola con la celebrazione delle nozze.
Ad essa ci si prepara con la castità prematrimoniale.
Ma se prima del matrimonio non si è vissuti in castità, è facile continuare per la medesima china, che poco per volta può portare ad altri mali.
7. La tua ragazza dice che non c’è nulla di male perché vi amate.
Fate attenzione: non è autentico amore e per questo vi fa male, fa costruire l’edificio matrimoniale su un fondamento sdrucciolevole.
8. Rimane sempre vero quello che insegna un documento del Magistero della Chiesa in tema di castità: “La castità è energia spirituale che libera l’amore dall’egoismo e dall’aggressività” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 19).
9. Ti do un ultimo consiglio: cercate di non arrivare al matrimonio senza conoscere i metodi naturali di fertilità e di infertilità.
Giovanni Paolo II ha detto che “tra le condizioni necessarie” per comprendere e vivere la moralità coniugale “rientra anche la conoscenza della corporeità e dei suoi ritmi di fertilità.
In tal senso bisogna far di tutto perché una simile conoscenza sia resa possibile a tutti i coniugi, e prima ancora alle persone giovani, mediante un’informazione e una educazione chiare, tempestive e serie, ad opera di coppie, di medici e di esperti” (FC 33).
Come potreste cominciare col piede giusto se non sapete da che parte ci comincia?
Ti assicuro volentieri la mia preghiera per le varie persone che mi hai indicato.
Ti porgo tanti auguri per il tuo prossimo matrimonio e ti benedico.
Padre Angelo