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Quesito

Carissimo Padre Angelo,
mi chiamo M. e da parecchio ormai usufruisco del suo ammirabile servizio per chiarificare alcuni dubbi in merito alla nostra Fede. Volevo chiederle citando una risposta che ha dato ad un ragazzo il 25. 05. 2011 in merito alla sua frequentazione di pornografia omosessuale, lei rispose che in accordo col ragazzo che non riteneva che fosse realmente omosessuale. Mi chiedevo, pertanto, quale siano i criteri per determinare se una persona è omosessuale in particolare in riferimento ad una possibile vocazione religiosa di quest’ultima. La ringrazio in anticipo e le chiedo le sue preghiere.
Cordiali Saluti
M.


Risposta del sacerdote

Caro M.,
ti chiedo scusa di questo lungo silenzio. Pensavo di averti già risposto da tempo e invece ho trovato per caso la tua email alla quale non ho ancora dato risposta.
Eccola dunque ora.

Mi chiedi perché io sia convinto che quel giovane non sia realmente omosessuale.
Il motivo l’ha fornito lo stesso giovane quando dice che frequenta siti omosessuali per un bisogno di confrontarsi con altri ragazzi perché si sente ad essi inferiore. Scrive infatti: “vedo che sono spinto a cercare certe cose quando soprattutto mi sento inferiore fisicamente ai miei coetanei, mi pare di essere uno di serie b… e allora eccomi a cercare queste cose”..
Certo, come l’occasione fa l’uomo ladro, così la frequentazione di certi siti può compromettere seriamente l’equilibrio di una persona e ritrovarsi ad un certo punto con inclinazioni omosessuali, favorite e alimentate da un certo tipo di comportamento.
Ognuno di noi per quello che fa, per quello che pensa o desidera diventa in qualche modo generatore della propria fisionomia spirituale e psicologica.

2. Mi chiedi quali siano i criteri per determinare se una persona sia omosessuale.
Mi pare che i criteri emergano dalle parole con cui  il catechismo della Chiesa Cattolica definisce l’omosessualità: “L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture” (CCC 2357).
Si tratta di attrattiva sessuale, non di attrattive di altro genere, come ad esempio attrattiva per il calcio, ma di inclinazione che va a toccare la genitalità e l’intimo nucleo di una persona.
Questa inclinazione sessuale emerge da sguardi, pensieri, desideri, reazioni interiori e comportamenti congiunti con la genitalità, che sono prevalentemente o univocamente nei confronti di persone dello stesso sesso.
Proprio in questi giorni un giovane che si dichiara omosessuale mi ha scritto: “quando vedo un bel ragazzo o un uomo subito penso "ma guarda quanto è bello" e inizio a guardarli e a desiderarli. I pensieri impuri verso gli uomini non riesco a frenarli. Ci sono dei giorni che ho una forte tentazione di cercare un uomo”.

3. Mi chiedi infine la relazione di questa inclinazione con una eventuale vocazione religiosa.
Sarà necessario fare attenzione che l’attrazione per una vocazione religiosa non sia motivata dall’integrazione in una comunità dello stesso sesso.
Non è la vita comune l’obiettivo principale di chi entra in un ordine religioso.
Il motivo deve essere soprannaturale, vale a dire l’integrazione con Dio.
Questa integrazione passa certamente anche attraverso la vita comune caratterizzata da un amore soprannaturale per i confratelli o le consorelle nell’esercizio della carità e di tutte le virtù.
Dio infatti si dona a noi anche attraverso la comunità e noi concretizziamo la nostra dedizione o immolazione per Lui con quello che facciamo per ognuno del nostro prossimo.
Ma l’obiettivo è e deve essere Lui.
Gesù Cristo, e Gesù Cristo donato ai cuori di tutti, è la ragione per cui si vive nella vita religiosa.
Solo Gesù Cristo è la ragione per cui si esercita ogni virtù, per cui si compie il proprio dovere, per cui si patisce qualunque prova o sofferenza e per cui si muore.

4. Pertanto la compatibilità con la vita religiosa di uno che è inclinato verso il suo stesso sesso deve essere verificata dalla presenza di un autentico spirito soprannaturale, dalla tensione alla santità e all’immolazione di sé per salvezza del prossimo e da una vita che sotto il profilo della castità deve essere integerrima.

Ti assicuro volentieri la mia preghiera e il ricordo nella celebrazione della S. Messa.
Ti benedico.
Padre Angelo