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Quesito
Caro Padre Angelo,
leggendo Apocalisse 22, sembra che Gesù dica a Giovanni di non adorarlo perché solo Dio va adorato. È vero che Giovanni dice che adorò l’Angelo, ma poi dice che l’angelo aggiunse…. E segue un discorso di Gesù… Sono confuso….
“Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo che me le aveva mostrato. Ma egli mi disse: «Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te ei tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare».
Poi aggiunse: «Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo libro, perché il tempo è vicino. Il perverso continui pure a essere perverso, l’impuro continui ad essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora.
Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere.
Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il principio e la fine.
Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. 15 Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!
Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino”.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sì, è vero. Si rimane un po’ confusi perché il soggetto che parla inizialmente è l’angelo.
Che si tratti dell’angelo emerge senza equivoci anche dal fatto che Giovanni viene ammonito e gli si dice di non adorarlo.
La Bibbia di Gerusalemme, in un passo analogo precedente (Ap 19,10) annota: “Giovanni tenta di prostrarsi, ma l’angelo gli ricorda che anch’egli è al servizio di Dio. Si tratta forse di un avvertimento contro il culto delle potenze celesti2i”.
2. È vero anche quanto tu osservi: ad un certo momento sembra non essere più l’angelo a parlare, ma Gesù, come avviene al versetto 7 e dal versetto 12 in poi.
Sicché giustamente ci si domanda se sia l’angelo che continua parlare o se sia Gesù.
3. Il biblista Angelo Lancellotti nel suo commento all’Apocalisse scrive: “Il cambio del soggetto si spiega tenendo conto del fatto che l’angelo della Rivelazione (Apocalisse), come l’angelo di Jawhé (Dio) nell’Antico Testamento, può rivestirsi della stessa persona che rappresenta”.
Per cui talvolta è l’angelo che parla come ministro di Dio e qualche altra volta è Dio che parla.
4. È necessario tenere presente quanto la Bibbia di Gerusalemme annota a Genesi 16,7: “Nei testi antichi l’angelo di Jawhé (Dio) o l’angelo di Dio non è un angelo creato distinto da Dio, come sarà in Esodo 23,20. Ma è Dio stesso, sotto la forma visibile in cui appare agli uomini”.
5. Per cui è esatta l’interpretazione ad Ap 22,7 data da un altro biblista, Marco Sales: “L’angelo parla a nome di Gesù Cristo, e le sue parole riassumono tutto lo scopo dell’Apocalisse, che è di preparare gli uomini alla venuta del giudice divino”.
6. La stessa cosa viene ribadita nella Bibbia di Gerusalemme che annota: “È una specie di conversazione fra l’angelo (o Gesù) e il veggente, commento alle visioni riportate nel libro e all’uso che bisogna farne. La maggior parte delle espressioni si trova già disseminata nel libro.
L’epilogo (versetti 16-20) è chiaramente attribuito a Gesù”.
Mi complimento con te per la lettura così attenta dell’Apocalisse.
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo