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Quesito

Carissimo Padre,
le scrivo per chiederle un aiuto.
Le premetto che grazie al dono dello Spirito, pur essendo abbastanza giovane, sento come qualcosa di grande il desiderio della santità e di poter fare la volontà di Gesù.
Solo che ultimamente sono turbato in maniera molto forte (mi sento debole) da alcuni pensieri. Infatti sono ceduto nel vedere immagini di nudo femminile…
Le volevo chiedere, ma è peccato vedere il corpo di una donna senza strumentalizzarlo? Ho parlato già con il mio sacerdote e mi ha detto che forse mi lascio prendere dagli scrupoli. Io l’ho fatto perché potessi vedere la bellezza (immagine di un’altra Bellezza…) del corpo femminile e lodare il Creatore per questo. Quindi nessun fine di piacere genitale, forse un pò di curiosità sì. Volevo mettermi alla prova, vedendo queste immagini (nudi artistici), nel poter vedere una donna senza strumentalizzarla, anche perché ho letto che nessuna parte del corpo è impura ma lo sguardo di chi strumentalizza. Solo che adesso mi sento turbato e ho paura di aver deluso le aspettative del Signore. Come mi devo comportare di fronte a questi pensieri? Il mio desiderio sarebbe di avere uno sguardo libero, che abbia dentro un Altro sguardo, vorrei poter guardare come Gesù. Scusi per la lunghezza, spero di essere stato chiaro. La ringrazio anticipatamente di cuore, la ricorderò nella preghiera.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. dici bene che ciò che è impuro è il nostro sguardo e il nostro cuore, che sono capaci di profanare anche le opere più belle.
Non possiamo dimenticare che dopo il peccato originale la nostra situazione è di infermità, di debolezza interiore.
San Paolo ha detto che “tutto è puro per chi è puro” (Tito 1,15). Il fatto è che noi non siamo puri!
La tua stessa esperienza lo attesta. Dici che volevi guardare il corpo femminile e lodare il Creatore per questo. Che non c’era nessun fine di piacere genitale, ma “forse un pò di curiosità sì”.
Siamo fatti così, è inutile negarlo.
E quello che guardiamo con sguardo meno puro, ci rende interiormente impuri. Tu stesso dici che temi di “aver deluso le aspettative del Signore”.

2. Sul guardare opere d’arte, anche di nudi, Giovanni Paolo II ha detto che “vi sono opere d’arte il cui tema è il corpo umano nella sua nudità, e la cui contemplazione consente di concentrarci, in certo senso, sulla verità intera dell’uomo, sulla dignità e sulla bellezza – anche quella soprasensuale – della sua mascolinità e femminilità. Queste opere d’arte portano con sé, quasi nascosto, un elemento di sublimazione che conduce lo spettatore, attraverso il corpo, all’intero mistero personale dell’uomo”.
Ha poi soggiunto: “Ma ci sono anche opere d’arte, e forse ancor più spesso riproduzioni, che suscitano obiezioni nella sfera della sensibilità personale dell’uomo – non a motivo del loro oggetto, poiché il corpo umano in se stesso ha sempre una sua inalienabile dignità -, ma a motivo della qualità o del modo della sua riproduzione, raffigurazione, rappresentazione artistica” (5.5.1981).
Tra le opere d’arte evidentemente non entra la pornografia, che di suo è immonda e altamente inquinante.

3. Scrivi: “Il mio desiderio sarebbe di avere uno sguardo libero, che abbia dentro un Altro sguardo, vorrei poter guardare come Gesù”.
Sì, mira a questo, il Signore lo desidera e nei sacramenti ti dà la forza per poterlo realizzare.
Sarei ben contento se gli altri vedendo te, vedessero Gesù.
Per i santi succedeva così. Penso in questo momento a Madre Teresa di Calcutta.

4. Desidero ricordati che Dio predilige coloro che hanno il cuore puro e ha promesso per loro tutti i doni.
Sant’Agostino e San Giovanni Bosco leggevano secondo questo significato l’affermazione del libro della Sapienza: “Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile” (Sap 7,11).

5. Desidero ricordarti anche quanto si legge in Sir 51,20: “Alla sapienza (che è la somma di tutti i beni) rivolsi il mio desiderio, e la trovai nella purezza”.
Tieni presente che la purezza, oltre che l’impegno personale, richiede un aiuto speciale di Dio. Pertanto domandala al Signore, come ci invita a fare la Sacra Scrittura: “Sapendo che non avrei ottenuta la capacità di essere casto, se Dio non me l’avesse concessa… mi rivolsi al Signore e lo pregai” (Sap 8,21).
“Sensualità e libidine non s’impadroniscano di me, a desideri vergognosi non mi abbandonare” (Sir 23,6).
In particolare, domandala al Signore attraverso la mediazione di Maria Santissima, il cui sguardo esteriore e interiore è sempre stato in tutto conforme a quello di Cristo.
L’esperienza attesta che quando si chiede esplicitamente al Signore e alla Madonna di darci questa virtù, la accordano subito ben volentieri.

Ti ringrazio della preghiera che mia hai promesso.
Contraccambio molto volentieri e fin d’ora ti benedico.
Padre Angelo