Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Buongiorno,
Le scrivo per chiedere il Suo parere riguardo alla questione dell’angel therapy: mi sono imbattuto per caso in un trattato sugli angeli su Amazon e questo mi ha riportato alla mente delle cose che riguardano il connettersi con gli angeli.
Sono andato pertanto a leggere due libri sull’argomento: “Connessione con gli angeli” di Joy Martina e “Terapia angelica” di Doreen Virtue. La cosa che più mi ha colpito non è tanto l’invocare gli angeli, che mi sembra cosa buona e giusta, quanto il fatto che per connettersi ad essi si possano usare, oltre al normale dialogo verbale o mentale, delle carte apposite.
Ora io so che la cartomanzia è contraria alla dottrina della Chiesa Cattolica e quindi ho notato una contraddizione: com’è possibile che si usi la cartomanzia per invocare angeli e arcangeli? Esiste anche un mazzo di carte specifico per invocare l’arcangelo Michele, che come sappiamo è il “princeps militiae caelestis” e quindi il nemico numero uno delle legioni infernali. Com’è possibile che per invocarlo si usi qualcosa che, a quanto mi ha detto un amico francescano che avevo, è ispirato “dal basso”?
Non ho trovato su internet notizie riguardo una posizione ufficiale della Chiesa, pertanto Le scrivo. (…).
Per questo bisogna che sia nello spirito giusto per partecipare all’eucaristia e poter accedere ai sacramenti. Sono già tre anni, però, che non mi confesso.
In attesa di un Suo gentile riscontro La saluto cordialmente.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. in certi ambienti oggi è di moda parlare degli angeli.
Ma il concetto che molti hanno degli angeli è del tutto diverso da quello della fede cristiana cattolica.
Secondo la fede cristiana gli angeli hanno il compito di guidarci a Dio.
Ci guidano anche nelle nostre faccende temporali perché si compiano secondo la volontà di Dio e in riferimento a Dio.
2. Secondo la teologia cattolica quadruplice è la funzione degli angeli:
sono mediatori delle divine ispirazioni,
presentano a Dio le nostre preghiere,
ci difendono dagli assalti del demonio,
ci aiutano a disbrigare le nostre faccende, soprattutto se sono utili per la nostra salvezza eterna.
3. Tutto ciò che compie l’angelo è sempre in riferimento alla santità e alla vita eterna.
Scrive San Tommaso: “Finché vive in questo mondo, l’uomo si trova come su una strada che deve condurlo alla patria. Lungo la strada molti pericoli incombono su di lui, sia dall’interno che dall’esterno, come dice il salmista: Sulla strada per cui cammino, hanno nascosto dei lacci a mio danno” (S 141,4).
Quindi come si dà una scorta alle persone che devono transitare per strade malsicure, così si dà un angelo a ogni uomo, finché dura il suo stato di viatore (pellegrino sulla terra).
Quando invece sarà giunto al termine della strada, allora l’uomo non avrà più un angelo custode, ma avrà in cielo un angelo conregnante, o nell’inferno un demonio tormentatore” (Somma teologica, I, 113, 4).
4. La concezione che molti oggi hanno degli angeli non è cristiana perché non deriva dalla divina rivelazione e cioè da ciò che Dio ha detto, ma da quello che hanno appreso dai film, da certe trasmissioni televisive e dalla pubblicità.
Gli Angeli infatti sarebbero degli esseri con i quali si può venire in contatto mediante alcune tecniche come la scrittura automatica per cui si pensa di ricevere messaggi da parte degli angeli oppure attraverso l’uso delle carte.
Si tratta di pratiche gravemente superstiziose e costituiscono peccato mortale perché, oltre a privare della grazia di Dio, direttamente o indirettamente mettono in contatto con il demonio e rendono a lui soggetti.
Queste tecniche con le quali si pretende di assoggettare gli esseri spirituali ai propri capricci rientrano anche nel peccato che in teologia morale viene detto: tentazione di Dio.
Si tenta Dio nel senso che si pretende di conoscere il proprio futuro o ciò che si deve fare con mezzi che Dio proibisce perché non ci mettiamo sotto l’influsso dei demoni.
Pertanto queste pratiche, anziché mettere in contatto con gli Angeli, sortiscono sempre l’effetto contrario, di mettere in contatto con i demoni.
5. Senza accorgersene queste persone tornano alla mitologia pagana e cioè ai demoni.
Vale anche per costoro ciò che San Paolo ha scritto il capitolo primo della lettera di romani: “Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata.
Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili” (Rm 1,20-23).
6. Al posto della figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili San Paolo oggi direbbe che hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con l’immagine di angeli inventati dall’immaginazione umana, che non esistono e che fanno il gioco di colui che per antonomasia è “menzognero e padre della menzogna” (Gv 8,44).
Il quale, se fa del bene, lo fa sempre per ingannare e per portare alla perdizione.
7. Pertanto stai lontano da queste cose. Non lasciarti abbagliare da titoli come quelli che mi hai menzionato.
Fidati piuttosto della fede cristiana degli angeli. La protezione di San Raffaele che significa “medicina di Dio” è molto più santificante e più utile di quelle che mi hai menzionato.
Fidati anche di quel sacramento della guarigione cristiana che si chiama confessione. Vai presto a confessarti. Ne riceverai un grande beneficio.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo