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Quesito
Caro Padre,
ho una domanda da farle ed è la seguente:
il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che coloro che non hanno ricevuto il Battesimo ma muoiono martiri per Cristo, è come se ricevessero un Battesimo di sangue. Ed una cosa simile avviene per coloro che DESIDERANO il Battesimo ma non possono riceverlo, e muoiono con questo desidero.
Per i bambini morti senza Battesimo dice, invece, che sono affidati alla misericordia di Dio; ora io penso che in un bambino il desiderio di Dio, e quindi del Battesimo, sia innato ed inesprimibile, quindi oserei dire che avviene una cosa simile al secondo caso succitato.
Ma veniamo al dunque: Gesù in Maria Valtorta dice qualcosa di simile (lo scrivo con parole mie, perché l’originale è piuttosto lungo): “voi non capite il significato delle grandi sofferenze degli innocenti, ma in Cielo lo capirete. Infatti il dolore recato agli innocenti, è un dono che Dio fa per la loro stessa glorificazione e per la sopravvivenza del mondo intero. Queste sono le ostie che Dio si prende perché l’Altare che è la terra sia purificato dai continui peccati, e continui a lodare il suo Signore”. Questo discorso vale per i sacrifici degli esseri umani, meglio se “innocenti”, privi del Peccato Originale, e quindi graditi a Dio.
La mia domanda è questa: si può dire che valga lo stesso per i bambini non battezzati, ma che, come ho detto, è come se innatamente desiderassero il Battessimo?
Sempre rimanendo a tema, che portata ha questa l’affermazione “DESIDERIO DI BATTESIMO”? Insomma fino a che estremi si può dire che una persona desideri il battesimo? Per farle un esempio: si può dire che un virtuoso mussulmano, che per motivi culturali rifiuta a priori il Cristianesimo, desideri il Battesimo?
Bhe, scusi se me ne approfitto un po’, ma su queste cose mi piacerebbe avere le idee nitide, ed il Catechismo è un po’ vago. E poi so che lei può fare benissimo chiarezza.
Grazie ancora. Salve. Matteo.
Risposta del sacerdote
Caro Matteo,
ti ringrazio per le riflessioni che presenti.
Giustamente tu osservi che “in un bambino il desiderio di Dio, e quindi del Battesimo, sia innato ed inesprimibile, quindi oserei dire che avviene una cosa simile al secondo caso succitato”.
Ti domandi se questo possa equivalere ad un battesimo di desiderio.
1. Io direi di no. Altrimenti nessun bambino nascerebbe col peccato originale.
Se il desiderio innato e inesprimibile di Dio equivalesse ad un battesimo di desiderio, comunicherebbe di fatto la grazia e, con essa, la liberazione dal peccato originale.
A questo punto a che cosa servirebbe il Battesimo di acqua?
2. Per Battesimo di desiderio s’intende il Battesimo dei catecumeni che muoiono prima di ricevere il battesimo.
3. Il problema della salvezza dei bambini che muoiono senza il Battesimo nasce dal fatto che si aderisce a Cristo solo con un atto personale e mediante un’azione di Dio nell’anima che la purifica e santifica.
Gesù ha detto: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).
Chi viene battezzato, compie quest’atto personale attraverso i suoi genitori o padrini. E Dio lo purifica e lo santifica infondendo la grazia santificante.
Per entrare in Paradiso è necessario essere proporzionati a Dio non solo con il desiderio naturale, ma anche con la grazia, che è una realtà di ordine soprannaturale, divino. E questa la si riceve solo da Dio.
4. Ci si domanda in che modo Dio tragga a salvezza un bambino che non ha l’opportunità di essere battezzato e pertanto di essere da lui purificato e santificato.
Intanto dobbiamo tenere per certo che Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità” (1 Tm2,4).
Se è così, come si salvano se non vengono purificati e santificati mediante il Battesimo?
La Chiesa sa che i sacramenti sono le vie ordinarie della salvezza.
Ma sa che, oltre le vie ordinarie, vi sono anche quelle straordinarie.
Allora i teologi sono portati a pensare che Dio dia ai bambini che muoiono senza il battesimo un lume interiore in forza del quale siano in grado di esprimere con un atto personale la loro adesione a Cristo e mediante questo atto vengano purificati e santificati.
Per questo la Commissione teologica internazionale, facendo propria l’affermazione del Concilio: “perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale” (Guadium et spes 22), conclude così: “La grande misericordia di Dio che vuole salvi tutti gli uomini (1Tm 2,4) e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite» (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l’invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo” (CCC 1261).
5. Il pensiero di Maria Valtorta integra il pensiero della Commissione teologica internazionale e può essere applicato sia agli innocenti morti col Battesimo, sia agli innocenti morti senza Battesimo, ma non senza il soccorso interiore di Dio che per vie straordinarie li ha purificati e santificati.
6. Mi chiedi infine se si possa dire che “un virtuoso mussulmano, che per motivi culturali rifiuta a priori il Cristianesimo, desideri il Battesimo”.
Sì, se vive coerentemente con la propria buona fede, se si comporta rettamente e non commette peccati gravi, o comunque dopo averli commessi sinceramente se ne pente, possiamo dire che in senso lato abbia implicitamente il Battesimo di desiderio.
In questo senso si esprime il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell’uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col Mistero pasquale» (Gaudium et spes, 22).
Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato.
E’ lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità” (CCC 1260).
Conoscendo la tua giovane età, mi complimento per il tuo argomentare teologico.
Ti ringrazio per il quesito, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo