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Quesito

Caro padre Angelo
sono fidanzato da molto tempo. Inizialmente avevamo rapporti sessuali completi, ma dopo due anni abbiamo capito l’errore che stavamo commettendo e abbiamo deciso di vivere in castità la nostra storia.
Da un anno a questa parte però abbiamo ceduto un pochino nonostante continuassimo a pregare insieme (rosario, novene varie e coroncina della divina misericordia).
L’unica differenza rispetto agli anni precedenti e che non abbiamo rapporti completi , ma “petting”. Nel frattempo un sacerdote ci ha consigliato di non fare la comunione perché secondo lui siamo ostinati al peccato soprattutto io.

Volevo chiederle:

1) anche se facciamo petting e non abbiamo rapporti completi è sempre peccato grave?

2) Dopo che cadiamo consapevolmente, ci pentiamo subito e quasi piangiamo è normale? Ci sentiamo degli stupidi perché “concedendoci” ne conosciamo le conseguenze.

3) Molti dicono Gesù e misericordioso ma noi non vogliamo approfittare della sua misericordia. Secondo lei continuerà Gesù a perdonarci?

4) Ci può dare qualche consiglio su come affrontare questi ultimi mesi prima del matrimonio al meglio?

Infine le chiedo un cosa molto importante può fornirci qualche preghiera, un qualcosa (tipo da sposati fare delle comunioni riparatrici) per riparare a tutti i peccati commessi in questi anni?
Grazie tante Padre Angelo.
Vi ricorderemo nella nostra umile preghiera.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. il petting, poiché consiste in un uso della genitalità in cui si vanifica il di più che essa che contiene, e cioè la volontà di darsi all’altro in totalità, e dal momento che viene usata al di fuori del progetto di Dio, costituisce sempre peccato grave.

2. Questo è il motivo per cui, dopo aver compiuto questi atti, vi sentite male, piangete, vi volete meno bene.
Vi dico questo perché le medesime sensazioni le vedo in altre coppie, che sentono il bisogno di venirsi a confessare. Me ne accorgo subito, perché le vedo tristi.
Il motivo di fondo di tutto questo sta nel fatto che si sono lasciati accecare dalla passione e, compiendo determinati atti, hanno perso la presenza personale di Dio dentro di loro.
Questa perdita della grazia e della presenza personale di Dio da cuore a cuore comporta un senso di svuotamento e di depressione.
Proprio a motivo del bel cammino che state facendo, voi sentite questi peccati in tutto il loro peso. E per questo siete ancor più amareggiati e piangete.

3. È vero che il Signore è misericordioso ed è sempre pronto a perdonarvi, ma il bello del fidanzamento cristiano consiste nel voler camminare secondo le vie di Dio, che non tolgono nulla al reciproco affetto, anzi, lo fanno diventare sempre più bello e sempre più gioioso.

4. Dovete persuadervi che la purezza dell’amore non si improvvisa con il giorno delle nozze, ma va alimentata, custodita, protetta dalle occasioni prossime di sbagliare.
Il consiglio che ti dò consiste nel non cercare e nel non metterti nell’occasione di andare fuori strada.
Questo obiettivo deve essere esplicito e altrettanto esplicitamente dovete impegnarvi a cercarlo.

5. Gesù, al termine della quarantena passata nel deserto, fu tentato dal diavolo. Respinse tutte le tentazioni (a scanso di equivoci, Gesù non fu tentato nella purezza).
Queste tentazioni le respinse con forza.
E il testo sacro annota: allora gli si avvicinarono gli angeli e lo servivano.
San Tommaso d’Aquino commenta: “Così chi supera le tentazioni merita di essere servito dagli angeli”.
Anche voi due lasciatevi servire dagli angeli, ne avete bisogno in tutto i sensi.
Fidatevi dunque del Signore: non vi toglie nulla, se non la zavorra, ma vi da tutto.

6. Una bella preghiera riparatrice che potete cominciare già fin da ora consiste nel recitare quotidianamente i sette salmi penitenziali.
Sono il salmo 6, 32, 38, 51, 102, 130, 143.
Sant’Agostino ha voluto scriverli a caratteri cubitali e tenerli sul muro di fronte al letto di morte.
Anche Alcide De Gasperi, prima di morire, si fece leggere i sette salmi penitenziali dalla figlia suora.

Ringrazio volentieri delle preghiere che fate per me.
A mia volta vi assicuro un ricordo mia preghiera una preghiera perché siate fedeli al Signore che vi chiama ad amarvi con amore puro e santo.
Intanto vi saluto e vi benedico.
Padre Angelo