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Quesito
Caro Padre,
in questo tempo riflettevo sul riposo domenicale: a volte è difficile trovare una linea di demarcazione netta tra quello che è concesso e non è concesso fare nel giorno del Signore.
Ad esempio: il precetto di astenersi dal lavoro, che per me è lo studio. Ringraziando Dio, io sono anche appassionato delle materie che studio, e quindi, tecnicamente, se continuassi a studiarle solo per passione anche la Domenica, forse andrebbe bene. Dato però che non voglio assolutamente arrivare a prendere questa giornata come una giornata in più per studiare, generalmente evito di riguardarmi qualsiasi cosa sia relativa ai corsi che sto facendo.
Per il resto, non giudico ovviamente lavori quelli che mi servono per organizzarmi la giornata: ad esempio, gonfiarmi la ruota della bicicletta, farmi la barba ecc…
Mia madre purtroppo, per il poco tempo, è costretta a fare i lavori di casa la domenica. E io le do volentieri una mano, perché anche il CCC recita circa che “le necessità familiari possono essere compatibili con il precetto domenicale”.
Infine, cerco di dedicare il tempo, oltre alla preghiera del rosario come gli altri giorni, anche all’approfondimento dottrinale, alla lettura di siti cattolici validi per aggiornarmi sull’attualità della Chiesa, e alla lettura di testi spirituali di un certo spessore (adesso mi sto dedicando alla Filotea di S. Francesco di Sales, che trovo bellissima). Queste attività le alterno col dedicarmi ad altre cose, come la programmazione o la lettura di testi informatici o matematici che mi appassionano, per poi riprendere: infatti dopo un pò della lettura di testi spirituali, seppur belli, mi stanco, e li continuo con distrazione. Faccio queste pause proprio per riuscire a carpire in profondità ogni cosa.
Tutto ciò lo svolgo tenendo bene a mente il suo saggio consiglio di cercare di vivere con serenità e letizia questo giorno, evitando, per quanto posso, occasioni che mi possano far venire il sangue amaro.
Lei cosa ne pensa della mia organizzazione?
La saluto raccomandandola a Maria SS., che nella preghiera del Rosario si fa incontrare tutti i giorni con la Sua dolcezza di madre.
Lorenzo
Risposta del sacerdote
Caro Lorenzo,
mi pare che la tua programmazione per la domenica, giorno del Signore, sia buona.
1. Tu mi interroghi sul riposo, perché per te è scontato che il primo compito del cristiano sia quello di santificare la festa partecipando all’Eucaristia.
Bisogna ricordare che il giorno di festa è caratterizzata da due elementi: la santificazione della giornata mediante la partecipazione al culto e il riposo festivo.
Sottolineo questo per i nostri visitatori, per evitare qualsiasi equivoco.
2. A proposito del riposo festivo bisogna ricordare che non è fine a se stesso ma vuole tutelare diversi beni:
– non essere impediti nel dare a Dio il culto dovuto;
– custodire la letizia propria del giorno del Signore;
– dedicarsi a tutto ciò che favorisce la crescita della vita interiore e cristiana (riflessione, silenzio, catechesi, studio e meditazione);
– la pratica delle opere di misericordia;
– la necessaria distensione della mente e del corpo.
Questi cinque obiettivi sono ricordati dal Catechismo della Chiesa Cattolica (nn. 2185-2186).
3. Secondo me fai bene ad astenerti di domenica dallo studio di materie scolastiche, a meno che non vi siano particolari urgenze.
Io stesso mi comporto così. Se non ho lezioni fa fare il giorno dopo, voglio passare tutto il tempo per rifocillare la mia anima dedicandomi a letture per le quali durante la settimana non troverei il tempo. E alterno queste letture con la preghiera.
Le letture che fai vanno molto bene. La Filotea può essere anche un testo di meditazione. Per questo è sufficiente leggerne un punto alla volta. Dopo la lettura puoi farvi sopra una riflessione e puoi metterti a pregare.
4. Fai bene ad organizzare la domenica anche con l’attività distensiva, che va dall’andare a spasso, se il tempo lo permette, alle letture piacevoli e alle visite ai siti informatici.
Quante cose possiamo fare di domenica, mentre il farlo durante la settimana ci sembra tempo sottratto al nostro dovere.
5. Fai bene a dare una mano a tua madre nei lavori domestici. É un dovere oltre che un atto di carità.
Può essere questa la tua pratica ordinaria nelle opere di misericordia.
6. A proposito di opere di misericordia secondo me è buona cosa tutelare la santa letizia anche nel cuore del nostro prossimo. Per questo, per quanto sta a te, non turbare nessuno con gesti, parole, discussioni.
Fuggi quanto può rattristare gli altri. Abbiamo l’obbligo di alimentare attorno a noi un clima di gioia e di festa.
7. Se poi c’è qualche persona malata o all’ospedale che gradisce una tua visita, valla a trovare volentieri. Questo tempo è particolarmente ripagato dal Signore.
Ti ringrazio della preghiera che fai per me soprattutto nel Santo Rosario.
Ricambio volentieri. Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo