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Quesito
Reverendissimo Padre,
Le scrivo con notevole emozione: la sua bontà, la Sua dolcezza, la Sua fede, la Sua saggezza, unite ad un profondo senso di umana comprensione, mi commuovono e mi fortificano, rendendomi sempre più certo dell’amore di Dio per noi.
Io e mia moglie abbiamo ricevuto lo straordinario dono di un figlio, che ora ha 20 mesi; un figlio è un dono, non un diritto; pertanto ne siamo immensamente grati; lo educhiamo cristianamente, con parole dolci e semplici: d’altra parte, i bimbi amano le Chiese: danno dolci bacini a Gesù e alla Madonna, provano serenità nelle celebrazioni, amano, in modo piccolo e grande nello stesso tempo, Dio, perchè comprendono che la Chiesa e il il luogo della fede, di Gesù, e – quindi – dei fanciulli.
Noi mostriamo sempre a tutti la sfida e la missione della paternità e della maternità, che costituiscono sfida e missione – invero! – ben più grandi ed onorevoli dell’arrivismo, del consumismo, del conformismo, del successo e dei falsi dei.
Abbiamo richiesto alla Madonna di benedirci e di donarci- se Maria lo riterrà giusto – un’altra creatura.
Nel mese di maggio ho pregato ogni giorno il Santo Rosario; avendone ricevuto enorme giovamento spirituale ed umano, ho fatto mia l’abitudine di recitarlo non più saltuariamente, come in passato, ma ogni giorno.
Ogni giorno della mia vita.
Ho studiato il Monfort in passato, e ho scoperto che, grazie al Rosario e alla devozione alla Madonna, la vita dell’uomo può realmente mutare e fortificarsi.
E io – ora – sono un padre, un marito e un cristiano più forte, grazie al Rosario.
Pensando di fare cosa gradita alla Madonna, decisi per il mese di maggio di astenermi dalla birra, della quale non abuso mai; ma trattandosi essa di una "goloseria", la cosa avrebbe costituito un bel "fioretto".
Ho poi pensato di prolungare questo "fioretto" fino all’eventuale arrivo e alla nascita di un eventuale secondo figlio, e oltre.
In realtà vorrei "sostituire" questo "fioretto" con un qualcosa che mi arricchisca veramente.
Magari con il fermo impegno di essere sempre ottimisti e grati a Dio….di non cadere nello sconforto…di essere sempre sorridenti nella vita…di imparare ad amare veramente ed interamente, poiché amare incondizionatamente è cosa assai difficile…Amare incondizionatamente è la sfida più grande: ci vuole più coraggio ad amare che a fare la guerra.
Insomma scegliere un qualcosa che mi renda realmente migliore, come cristiano, come padre, come marito.
Posso sostituire la promessa fatta alla Madonna di non bere birra (che – ribadisco – è per me una privazione, ma privazione di una goloseria), con una promessa più profonda e spirituale, come mettere in pratica realmente e compiutamente il perdono, l’amore, la pazienza, in famiglia e con il prossimo?
Questo sì, che mi costerebbe fatica ed impegno!
I momenti di convivialità, con i cibi e le bevande, vengono comunque da me sempre vissuti con gratitudine per i doni di Dio, mai con gozzoviglia.
Posso, padre? E’ lecita questa modifica, senza offendere la Madonna?
Io la amo immensamente, perchè grazie a Lei, madre di Gesù, noi tutti possiamo arrivare al Figlio, del quale Maria è la prima intercettrice.
Grazie Padre, grazie di cuore, noi fedeli e lettori le vogliamo un immenso bene.
La prego, preghi per noi per un eventuale – ulteriore – bambino.
La saluto caramente, bacio le sue Sante mani.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sono contendo della tua devozione a Maria e del fatto che ormai ogni giorno reciti il Santo Rosario.
La devozione e l’affetto a Maria si manifestano facendo ciò che a Lei è gradito.
Di sicuro Le è gradito che noi facciamo sempre e volentieri la volontà del Signore, come Lei stessa ci ha insegnato nelle ultime sue parole registrate nel Vangelo: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5).
Ma dal Magistero della Chiesa e anche dalle apparizioni private sappiamo che Le è molto gradita la recita quotidiana del Santo Rosario.
2. Il Rosario ci impegna a tenere lo sguardo fisso su Gesù, ad ascoltare la sua parola, a stare in comunione d’amore con Lui, a unirci alla sua preghiera e agli eventi della sua vita.
Se c’è una preghiera che dovunque possiamo dire perché non richiede libri o altri supporti particolari è proprio il Rosario.
E se la preghiera cristiana, come ricordano Sant’Agostino e san Tommaso, non serve a istruire Dio, ma a plasmare noi secondo i sentimenti di Nostro Signore, ebbene non c’è preghiera che più di questa plasmi il nostro cuore secondo Dio.
Continua dunque così.
3. Sarebbe bello se tu recitassi il Santo Rosario insieme con tua moglie.
Quando una famiglia è riunita in preghiera lì vi è Cristo.
È vero quanto tu osservi nel tuo bambino: lo vedi mandare teneri bacini a Gesù e alla Madonna.
C’è un feeling tra i bambini e nostro Signore. La loro anima, ancora tutta imbevuta della grazia santificante, che non è ancora inquinata dal peccato.
Ora come sarebbe bello se il vostro bambino si abituasse fin da piccolo a sentire il ritmo calmo e devoto del Santo Rosario da voi recitato. Porterebbe nel suo animo la pace che quella preghiera depone tra le mura della vostra casa.
Andando avanti negli anni, quando lui pure sarà maturo e invecchiato, tornerà con la mente a quei momenti di intimità e di raccoglimento famigliare e questo pensiero gli farà del bene.
4. Vengo adesso alla tua promessa.
Non essendo di per sé un voto, puoi mutarla.
Tuttavia poiché anche la promessa è un impegno che ci si prende col Signore non deve essere facilmente mutata.
Tu nel farla sei stato un pò precipitoso. Non hai soppesato le difficoltà che sarebbero sopraggiunte.
Sarebbe stato più prudente se l’avessi fatto con una certa gradualità. Inizialmente per un mese, rinnovabile poi per un altro mese e così in avanti.
5. Tu proponi di sostituirla con altre pratiche che mi hai indicato e che senza dubbio sono più meritorie e santificanti, come ad esempio “mettere in pratica realmente e compiutamente il perdono, l’amore, la pazienza, in famiglia e con il prossimo”.
Tenendo però i piedi per terra, bisogna riconoscere che certi impegni di ordine spirituale per quanto belli e santificanti in breve si volatilizzano.
E così si rimane senza gli uni e senza gli altri.
Bisogna riconoscere che i piccoli impegni di ordine materiale giovano a fortificare il nostro animo e a renderlo più pronto anche negli impegni di ordine spirituale.
6. Pertanto io suggerirei di mantenere almeno in parte la promessa di non bere birra almeno in alcuni giorni, salvo eventuali feste che possano coincidere proprio con quei giorni.
Potrebbero essere il venerdì e il mercoledì, in memoria della passione del Signore.
Potrebbero essere anche i giorni di vigilia delle feste mariane, di quelle che nel calendario liturgico sono segnate almeno come memoria. In tal modo ti prepari alla festa della Madonna disponendoti anche corporalmente.
Così avrai più forza per attendere agli impegni spirituali di esercitare compiutamente il perdono, la pazienza, l’amore. E tutto diventerà più bello e fruttuoso.
D’altra parte non dobbiamo dimenticare che la Madonna nelle apparizioni di Fatima e di Lourdes ha chiesto ripetutamente la penitenza. E con questa intendeva non solo la penitenza spirituale, ma anche quella corporale.
7. Ecco il mio parere, dunque.
Secondo l’insegnamento del Vangelo dobbiamo fare una cosa senza tralasciare l’altra (Mt 22,23).
Ti auguro ogni bene per la tua famiglia, in particolare di poterla ulteriormente accrescere.
Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo