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Quesito

Scusi Padre avrei un dubbio da porle.
Ho 20 anni e l’altra sera mi sono messo a parlare sul computer con una donna 40enne separata, senza vedere il suo volto né come era fatta. Il discorso è stato un po’ osceno ma poi la cosa è finita lì, tuttavia non so se le cose che mi ha detto siano vere poiché non la conosco né l’ho mai vista.
Altre volte mi sono imbattuto anche in alcuni siti ove vi erano foto di donne e uomini nudi molte volte in atti sessuali e in azioni pornografiche. Inoltre a volte mi imbatto in foto o video di donne nude anche senza volerlo (credo che siano virus presenti nel computer), ma io non ho mai avuto atti sessuali con una donna né ho mai avuti gli effetti che normalmente succedono quando si visiona pornografia.
Adesso volevo chiederLe, visto che mi sono confessato il 9 settembre, se devo riconfessarmi per forza prima di fare la S. Comunione oppure mi può consigliare Lei qualche Preghiera da recitare per espiare questi peccati.
La ringrazio.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. La conversazione che hai avuto con quella donna è stata oscena e tu non l’hai troncata. Pertanto è necessario essere confessati per fare la S. Comunione.
La pornografia, come anche il parlare osceno, è un peccato grave, come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica.

2. Mi dici che “ti sei imbattuto” in immagini oscene…
Se queste ti sono capitate davanti agli occhi e non sei stato pronto a rimuoverle, c’è senza dubbio disordine, impoverimento e imbarazzo interiore (lo si avverte) ma potrei dire che non c’è ancora colpa grave.

3. Ma se queste immagini o sequenze sei andato a cercarle, oppure una volta imbattuto in esse te ne sei compiaciuto e vi sei rimasto, allora ci troviamo nel peccato grave.
Il Signore nel Vangelo è stato chiaro: “Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.?Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna” (Mt 5,27-29).
Come vedi il Signore parla di adulterio, anche se non è stato consumato, e pertanto di peccato grave.
Poi parla di occhio che è di scandalo e dice che è meglio cavarlo (in senso metaforico) che andare nella Geenna, e cioè all’inferno, con tutti e due. Anche qui, dunque, non vi è dubbio: parlando di inferno, Gesù dice che si tratta di peccato grave.

4. Giovanni Paolo II si è soffermato sulla gravità di questi peccati dicendo che “l’adulterio nel cuore viene commesso non soltanto perché l’uomo guarda in tal modo la donna che non è sua moglie, ma appunto perché guarda così una donna.
Anche se guardasse in questo modo la donna che è sua moglie, commetterebbe lo stesso adulterio con lei nel cuore.
Della severità e forza della proibizione testimoniano indirettamente le necessarie parole del discorso della montagna, in cui Cristo parla figuratamente dei ‘‘cavare l’occhio’ e del ‘‘tagliare la mano’, allorché queste membra fossero causa di peccato (Mt 5,59-30)” (8.10.1980).

5. Del resto tu stesso ti accorgi della devastazione attuata nella tua anima dalla pornografia. La Sacra Scrittura dice: “il mio occhio ha depredato la mia anima” (Lam 3,51).
Depredato! Dopo aver visionato pornografia ti trovi depredato, derubato, impoverito, devastato.
E poi anche: incatenato. Perché la pornografia causa dipendenza, schiavitù.
Sicché è necessario ravvivare quanto fece Giobbe quando scrive: “Ho fatto un patto con miei occhi” (Gb 31,1).
Gesù ha ammonito: “Ricordatevi della moglie di Lot” (Lc 17,32) la quale voltatasi indietro rimase inchiodata, di sale. Sicché nella battaglia contro i sensi vince chi scappa.
È facile rimanere imbavagliati e prigionieri dell’impurità: “In verità, in verità vi dico, chi compie il peccato rimane schiavo del peccato” (Gv 8,34).

6. Conservati puro. Oltre a godere serenità e libertà interiore, farai l’esperienza che con la purezza ti arrivano tutti gli altri beni: “Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile” (Sap 7,11).
È vero che il testo sacro sta parlando della Sapienza.
Ma il medesimo testo sacro dice che la Sapienza si trova nella purezza: ”Quand’ero ancora giovane, prima di andare errando,?ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera…A essa ho rivolto la mia anima?e l’ho trovata nella purezza” (Sir 51,13.20).

Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo