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Quesito

Caro Padre Angelo,
Salve, è doveroso per me ringraziarvi per le risposte a tante domande che ho letto sul vostro sito, sono state utili per la mia crescita spirituale, ho un quesito da porvi, l’azione del demonio sulle creature di Dio ha un limite? Perché alcune persone pur non essendo sante sono vessate anche fisicamente? La mia domanda è un po’ la domanda che mi sono sentita rivolgere da alcuni ragazzi, ho rimandato la risposta pur di non dire castronerie.
Come rispondere a domande del tipo: perché in casa mia succedono cose strane? dunque il potere non è limitato alla mente? Perché Dio permette questo? Io so che potrebbero esserci di mezzo malattie psicologiche, suggestioni collettive, ma dicono che anche il sacerdote ha assistito a fatti strani, mettiamo niente di tutto questo sia vero, rimane comunque la mia risposta da dare, cosa mi suggerite di dire?
Buona Pasqua e grazie di cuore per il dono che fate della vostra vita!


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. che esistano fatti strani è indubitabile, a meno che non si vogliano mettere in discussine tante vicende legate alla vita di molti santi, come ad esempio quella del Santo Curato d’Ars.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che “la permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma noi ‘‘sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio’ (Rm 8,28)” (CCC 395).

2. Possiamo pensare che Dio permetta tali cose per istruirci e richiamarci sulla necessità di essere vigilanti e di vivere in grazia.
Se si vive in grazia non si ha nulla da temere, dal momento che Dio stesso ha detto per bocca di san Giacomo: “Sottomettevi a Dio, resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Gc 4,7).

3. Il peccato è una tacita alleanza con il nostro avversario che “come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (l Pt 5,8).
Per non rimanerne vittime è necessario “resistergli saldi nella fede” (l Pt 5,8).
Commettere peccato è la stessa cosa che aprirgli le porte e le finestre della nostra vita perché possa fare le sue incursioni

4. Giovanni Paolo II in Reconciliatio et Paenitentia ricorda il legame tra il diavolo e il peccato quando afferma che il peccato è in se stesso un mistero, perché in esso interagiscono “fattori per i quali esso si situa al di là dell’umano, nella zona di confine dove la coscienza, la volontà e la sensibilità dell’uomo sono in contatto con forze oscure che, secondo S. Paolo (Rm 7,7-25; Ef 2,2; 6,12) agiscono nel mondo fin quasi a signoreggiarlo” (RP 14).
Sicché sembrerebbe che l’uomo, quando pecca, non sia mai solo, ma cooperi con un mondo ostile a Dio.
S. Paolo parla di mistero dell’iniquità (2 Ts 2,7).

5. A questo legame allude S. Giovanni quando in maniera secca dice: “Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin da principio” (1 Gv 3,8), ed è figlio del diavolo: “Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello” (1 Gv 3,10). Gesù stesso dice: “Voi avete per padre il diavolo” (Gv 8,44).
Evidentemente si viene dal diavolo non per generazione, ma per imitazione.

6. Come vedi, non solo i Santi sono tormentati dal diavolo. Ma molto più, sebbene non se ne accorgano, coloro che commettono il peccato.
La schiavitù del peccato è la stessa cosa che la schiavitù del diavolo. E Gesù ha detto: “In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato” (Gv 8,34).

7. Mi chiedi se l’azione del diavolo abbia un limite.
La risposta è chiara: senza dubbio.
Il diavolo non è un anti-Dio, un principio co-eterno a Dio.
No, è una creatura di Dio: non in quanto diavolo, evidentemente, ma in quanto angelo.
Dio potrebbe ridurlo al nulla da cui lo ha tratto. Se gli lascia una certa libertà d’azione, gliela lascia solo nei limiti da Lui stesso stabiliti e sempre, infine, per una Sua maggior gloria.
Dice Sant’Agostino: “Il diavolo vorrebbe molto spesso nuocere, ma non può, Perché il suo potere è sottomesso a un altro potere. Se il diavolo potesse nuocere a suo piacimento, non rimarrebbero più giusti sulla terra” (Enarrationes in Psalmos, Salmo 8).
E Il Catechismo della Chiesa cattolica: “La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo Regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni – di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica – per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina Provvidenza, la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, ma «noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio» (Rm 8,28)” (CCC 395).
Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo