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Quesito
Buongiorno padre Angelo,
le chiedo se c è differenza o particolare efficacia sul tipo di benedizioni:
dal sacerdote al termine della messa,
Col Santissimo Sacramento verso l’assemblea,
Col Santissimo sul capo di ogni persona,
O la benedizione di un diacono equivale a quella di un sacerdote?
O quella del papa o vescovo…….
Per farla breve ci sono differenze? Grazie mille
Andrea
Risposta del sacerdote
Caro Andrea,
1. sì, ci sono delle differenze.
Sarebbe sufficiente pensare che dinanzi ad alcune ci si inginocchia e altre si possono ricevere in piedi.
Le prime sono quelle che vengono date col Santissimo Sacramento.
Santa Faustina Kowalska nel suo diario attesta più volte di aver visto uscire dall’ostensorio i medesimi raggi che escono dall’immagine di Gesù misericordioso. Questi raggi di purificazione e di santificazione andavano a coprire le persone che ricevevano tale benedizione.
2. Ci sono le benedizioni del Papa, date Urbi et Orbi.
Queste benedizioni, alle quali è annessa l’indulgenza, le ricevono tutti i telespettatori.
3. C’è la benedizione del vescovo che secondo il sentire di San Tommaso ha il potere di rimettere i peccati veniali.
4. Poi ci sono le comuni benedizioni la cui efficacia dipende senza dubbio anche dalla santità di chi benedice.
5. In ogni caso va ricordato che le benedizioni sono sacramentali. Non sono sacramenti.
Ora se i sacramenti hanno efficacia ex opere operato, i sacramentali hanno efficacia ex opere operantis, vale a dire dipendentemente dalla santità di chi benedice e dal fervore e dalle buone disposizioni di chi riceve la benedizione.
6. Mi piace infine ricordare che cos’è la benedizione secondo la Sacra Scrittura: è una particolare effusione di doni da parte di Dio, l’assicurazione della loro conservazione, la loro moltiplicazione.
Nell’Antico Testamento si legge delle benedizioni dei patriarchi e anche dei sacerdoti.
Nel Nuovo Testamento Gesù dona ai suoi discepoli la facoltà di benedire. Ad essi dice: “In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!». Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi” (Lc 10,5-6).
Essi ne fecero uso secondo il modo tradizionale di benedire in Israele con l’invocazione e con l’imposizione delle mani.
La Chiesa ha ereditato queste benedizioni e le ha moltiplicate tanto sulle persone quanto sulle cose.
Seguendo questa bella e preziosa tradizione, anch’io, sebbene da lontano ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo