Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
salve padre
mi chiedevo: la provvidenza riguarda tutto quanto?
Anche le cose che a noi sembrano insignificanti come una coda in mezzo al traffico (che a volte provano la nostra pazienza), un treno perso, un incontro particolare ecc… sono avvenimenti che il buon Dio converte per il nostro bene? Anche se noi non ce ne rendiamo conto?
Grazie.
Luca
Risposta del sacerdote
Sì, caro Luca, la Provvidenza, abbraccia tutto. Tutto è soggetto al volere divino, anche il male.
Niente avviene in questo mondo che non sia voluto (il bene) o permesso (il male) da Dio.
Per questo è necessario avere sempre grande fiducia, perché “tutto coopera al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28).
Gesù ha detto: “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!” (Mt 10,29- 31).
San Luigi Orione, raccogliendo un proverbio popolare, diceva: “Non cade foglia che Dio non voglia”.
Giovanni Paolo II: “Quando le cose si guardano dal versante di Dio, il caso non esiste”.
Per questo è necessario essere sempre fiduciosi.
Il Signore ci chiama alla santità attraverso tutti gli eventi da lui voluti o permessi.
Il p. Reginaldo Garrigou-Lagrange, in un bel saggio intitolato “La provvidenza e la confidenza in Dio” scrive:
“I principi che sostengono la bontà e la necessità dell’abbandono sono i seguenti:
1- Nulla può avvenire che non sia stato previsto, voluto o almeno permesso da Dio da tutta l’eternità;
2- Dio non può volere o permettere cosa che non sia conforme alle manifestazioni della sua bontà e delle sue infinite perfezioni e alla gloria del Verbo incarnato, Gesù Cristo, suo Figlio unigenito;
3- sappiamo che “ogni cosa concorre al bene di coloro che amano Dio, di coloro che secondo il suo disegno sono chiamati” (Rm 8,28) e perseverano nel suo amore;
4- l’abbandono alla volontà di Dio non esime nessuno dall’obbligo di osservare scrupolosamente la volontà di Dio significata nei comandamenti, nei consigli e negli avvertimenti, ma esige che si aggiunga a tutto questo un abbandono totale alla divina volontà di beneplacito, per quanto possa apparire misteriosa, evitando ogni inquietudine e ogni affanno” (R. GARRIGOU-LAGRANGE, La provvidenza e la confidenza in Dio, 4,1).
Ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo