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Quesito
Sia lodato Gesù caro Padre Angelo,
io sono R. e ho 16 anni. Sono nato e vivo a …, studio musica (violino) al conservatorio e frequento il quarto anno del liceo delle scienze umane (ahimè per un errore di scelta dell’indirizzo, essendo portato per il classico). Due anni e mezzo fa ho iniziato ad aprire il mio cuore a Dio, che bussava alla porta del mio cuore incancrenito dalla lontananza da Lui e da sofferenze affettive e psicologiche non indifferenti. Adesso mi ritrovo amato, perdonato, guarito, esaltato, glorificato. È proprio vero che la grande Giustizia misericordiosa di Dio si esprime nella metànoia che riserva ai suoi nemici e persecutori. Mosè, Paolo, Agostino, Angela da Foligno. Io sto sperimentando quest’azione ineffabile, rendendomi conto che in me c’è un germe di vocazione alla consacrazione religiosa. La mia indole è di infuocarmi tutto per ciò che mi entusiasma; il fuoco, però, si consuma e resta solo cenere. Per questo motivo sono seguito da un sacerdote. Tempo fa l’ho contattata per essere iscritto al registro della milizia angelica e lei, con sollecitudine paterna, si è premurato di spedirmi anche il cingolo di San Tommaso. Non l’ho ringraziata adeguatamente, adesso lo faccio con sincerità. Sono nato e cresciuto in ambiente domenicano: ho frequentato l’asilo e le elementari dalle domenicane del Sacro Cuore, le quali mi parlavano sempre di quel pazzo di fondatore che abbandonò una fiorente carriera ecclesiastica per convertire il mondo a Cristo con i suoi figli apostoli: Domenico. La prospettiva di consacrare la mia esistenza terrena a Dio e alla Vergine Santissima nella contemplazione, nello studio, nella predicazione, nella difesa della fede cattolica e nello sforzo intellettuale per la salus animarum fa trasalire il mio cuore di gioia. Sono un appassionato di filosofia, teologia e liturgia. La contatto per chiederle una preghiera, affinché comprenda il piano che Dio ha scelto per la mia vita prima della mia creazione e vi aderisca con cuore puro e docile. Spero che i miei desideri coincidano con la Sua volontà e mi voglia Dio tra i domenicani, un giorno.
Con filiale affetto la saluto con la speranza, un giorno, di incontrarla.
Mi benedica, R.
Post Scriptum- un consiglio: il lungo percorso al conservatorio mi bloccherà nell’inizio della mia formazione filosofica e teologica fino ai 22 anni. Mi sembra di perdere tempo da un lato, ma dall’altro non lascerei mai perché sprecherei un talento, renderei vani i sacrifici dei miei genitori e smetterei di fare quello ho iniziato, quelli che devo e voglio fare. Mi consigli.
Risposta del sacerdote
Carissimo R.,
1. mi auguro proprio che il Signore ti prenda tra i domenicani. Mi pare che tu ne abbia la stoffa.
Sei appassionato di filosofia, teologia e liturgia.
Nello stesso tempo vuoi spendere il talento della tua esistenza nello studio, nella predicazione, nella difesa della fede cattolica e nello sforzo intellettuale per la salus animarum.
Se la vocazione è quello che uno è, come ha detto quel grande domenicano che fu il Padre Sertillanges, mi pare proprio di dover dire che sei nato per essere domenicano.
2. Sarai così un grande comunicatore di vita, di quella vita che popola il cielo, come diceva San Girolamo quando affermava che le nozze riempiono la terra, mentre la verginità riempie il Paradiso.
3. Da quanto mi scrivi, sento che nel tuo cuore c’è fuoco, ma questo fuoco di tanto in tanto si esaurisce.
Perché questo fuoco non venga meno è necessario che tu provveda ad alimentarlo.
4. La prima alimentazione si attua con la preghiera.
A questo proposito ti raccomando il Rosario mariano.
Se lo reciti bene e quotidianamente, con le indicazioni che più volte ho indicato nel nostro sito (ricostruzione della scena di ogni mistero, ringraziamento a Gesù Cristo per quanto ha compiuto, invocazione di grazie in virtù dei meriti che Gesù ci ha procurato con quell’evento) ti troverai sempre ben nutrito e difeso.
5. Oltre che con la preghiera, alimenti il fuoco con le buone letture, che offrono sempre nuovi stimoli. Il Signore ti parla mentre leggi.
E poi c’è la liturgia e in primis il santo Sacrificio della Messa.
6. Cerca di far girare la giornata in modo tale che tu possa sempre garantirti questo momento così alto e così sublime che porta Dio in te e te in Dio (Gv 6,56).
Perché gli altri vedano in te il Signore è necessario che tu viva in Dio e che Dio viva in te,
7. A questo scopo hai fatto bene a suo tempo di esserti messo sotto la protezione e l’intercessione di San Tommaso iscrivendoti alla Milizia Angelica.
La purezza è preliminare e insostituibile per la vita di un sacerdote e soprattutto per la vita di un sacerdote domenicano.
8. Mi dici che il tuo ingresso nell’Ordine dovrà essere ritardato dalla conclusione degli studi in conservatorio.
Certamente il talento per il violino non va sprecato. I tuoi genitori vi hanno messo delle risorse e tu stesso vi hai dedicato tempo ed energie.
Anche questa è una vocazione. E potrei dire: una vocazione all’interno di una vocazione più grande e che potrebbe qualificarla. Non dev’essere una fatica e una vocazione sprecata.
9. Persuaso però che le insidie del comune avversario vi sono per tutti e in particolare per coloro che sono chiamati al sacerdozio, devi provvedere a fortificare e a rendere sempre più sicura la tua vocazione.
Su questo punto ci ha avvertiti in maniera molto chiara lo Spirito Santo per mezzo di san Pietro: “Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai” (2 Pt 1,10).
Ciò significa che dovendo stare nel mondo ancora per qualche tempo, devi stavi munito per quanto possibile delle risorse che offre la vita religiosa.
10. E queste risorse sono quelle che ti ho indicato sopra, con l’aggiunta della confessione periodica e frequente, possibilmente settimanale.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e al Santo Padre Domenico e ti benedico.
Padre Angelo