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Quesito

Buon pomeriggio padre,
le chiedo un favore grande, a nome penso di tantissimi genitori consapevoli e non.
Sabato (2015) sarà Halloween. Ho cercato col motore di ricerca all’interno del suo sito, mai trattato.
So che le sto chiedendo tanto, che il preavviso è pochissimo e i tempi (giustissimi) di solito sono di mesi, ma è una causa troppo importante: potrebbe lei che è così tanto chiaro scrivere e pubblicare qualcosa sul sito subito, dato che questa ricorrenza sarà fra poche ore? 
In tanti si chiedono: è davvero pericolosa questa festa o si fa solo allarmismo? che male c’è a far mascherare i propri figli, a farli divertire in giro chiedendo “dolcetto o scherzetto”? È un momento di felice aggregazione per loro, non fanno niente di male, perchè dovrei dirgli di no? Bisogna tenerli a casa mentre tutti gli amichetti lo fanno? A scuola festeggiano… quel giorno non bisogna farli andare? Quali sono i rischi del loro partecipare a questa festa? Come proteggerli? 
Grazie padre, spero potrà accogliere questa mia preghiera che è di tanti.

….. Caro padre,
è trascorso quasi un anno da questa mia iniziale e si ripresenta lo stesso evento con le problematiche ad esso associate. 
Posso sperare nella pubblicazione di un suo “articolo” in risposta ai miei dubbi sotto? Se ne legge tantissimo in giro, ma ormai per certe questioni voglio far riferimento solo a “parole domenicane”. 
Spero quest’anno potrà accogliere la mia richiesta e vederla sul sito prima della notte in questione. 
Grazie per tutto ció che fa, è qualcosa di immenso. Dio la benedica
Saluti, Raffaella


Risposta del sacerdote

Cara Raffaella,
1. il mio pensiero sulla festa di Halloween è evidentemente negativo.
Non intendo soffermarmi sul problema “che male c’è?”.
Penso piuttosto ad altro. 
Alla festa di tutti i Santi e alla Commemorazione dei defunti è necessario prepararsi con ben altri sentimenti.
Purtroppo sembrano essere prevalenti dappertutto i criteri commerciali.
Ma noi dobbiamo proteggere la nostra vita interiore e custodire e incrementare anche la vita interiore dei nostri figli.

2. Non è certo male festeggiare anche esteriormente la solennità di tutti i Santi. Ma anche i divertimenti devono essere proporzionati alla festa che si celebra.
Halloween è il sovvertimento del significato della festa di tutti i Santi.
Lo cancella. Vi mette altro al suo posto. In modo che diventa impossibile far vivere ai nostri ragazzi la bellezza della festa di tutti i Santi.
La loro mente, già dai giorni precedenti nei quali si deve preparare interiormente alla celebrazione, necessariamente corre altrove.

3. Anche per i defunti il nostro pensiero deve essere diverso.
Dobbiamo stare uniti ai nostri cari, pregare, suffragarli e andare a visitare le loro tombe.

4. Sta per concludersi il Giubileo della Misericordia.
Come torna a proposito ricordare che l’ultima opera di misericordia spirituale si esprime così: “Pregare Dio per i vivi e per i defunti”!
A parte il dovere di pregare per quelli che sono vissuti prima di noi e per i cui sacrifici godiamo della presenza di nostri genitori, c’è da dire ai nostri ragazzi che c’è una grazia che si sperimenta e quasi si tocca con mano quando si compie l’opera di misericordia di pregare per i defunti.
Chi ha sperimentato questa grazia, non riesce più a distaccarsi dalla preghiera quotidiana per i defunti.

5. A proposito della festa di tutti i Santi mi piace riportare quanto diceva un santo ai suoi alunni: “In questi giorni bisogna tenere gli occhi e il cuore fissi al Paradiso, per rallegrarci coi Santi.
Il pensiero del Paradiso dev’essere il pensiero dominante di questi giorni.
Io son persuaso che in Paradiso vi sono dei Santi che sono più santi di quelli che veneriamo sugli altari. Non c’è bisogno del processo canonico; lo fa Nostro Signore dopo morte, in un momento. Quante cose vedremo lassù!
Gloria particolare hanno i vergini, che cantano un inno sempre nuovo e che nessun altro può cantare; gloria particolare i martiri, che portano in mano la palma;
gloria particolare gli apostoli, che risplendono come altrettanti soli di giustizia”.

6. Ugualmente a proposito dei defunti il medesimo santo diceva: “San Tommaso asserisce e prova che il suffragio è l’atto più insigne della carità cristiana:
a) Perché con esso si pratica un grande amor di Dio, il quale nulla più brama che veder libere le anime del Purgatorio; e le anime liberate vanno a dargli gloria accidentale (e cioè a ricevere la sua vita divina, n.d.c.) più che mille viventi sulla terra.
b) È maggior carità soccorrere le anime del Purgatorio, che i poveri: perché è carità spirituale e non solo materiale; carità verso anime giuste, il che non si può sempre dire dei poveri;
perché immensamente più afflitte dei poveri; perché da sé non possono più aiutarsi in niente; perché sono anime riconoscentissime (cf. IV Sent., dist. 45, q. 2).

7. Sono queste le cose che vanno dette e vanno vissute.
Credo che sia giusto creare in casa e anche altrove un clima che aiuti a vivere tutto questo.
A cominciare dai giorni precedenti.
Sarebbe bello che anche nelle nostre parrocchie si facesse così.
Anche questo rientra in quella pedagogia della santità di cui parlava Giovanni Paolo II in Novo Millennio ineunte (n. 31) che dovrebbe essere caratteristica delle nostre comunità cristiane, in modo tale che chi si avvicina dica: “Qui si pensa a diventare santi, qui si rende culto ai santi, qui ci si prepara il paradiso. Qui si pensa alle cose vere della vita”.

Ti ringrazio di avermi sollecitato più volte a darti una risposta. Finalmente hai vinto la mia sordità!
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo