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Quesito
Cari Amici domenicani,
Ho scoperto solo ora il vostro sito Internet.
Ho una questione che mi assilla:
In paradiso come potremo essere eternamente e perfettamente felici se sappiamo che alcuni nostri amici e parenti sono andati all’inferno?
Per me e’ un problema non solo accademico, poiche’ molti miei amici e parenti non sono credenti con molti peccati sulla coscienza.
Ovviamente tutti i giorni prego per la loro conversione, ma fino ad ora con pochissimi risultati.
Un sacerdote mi ha detto che e’ inutile pregare perche’ il libero arbitrio non viene forzato neanche da Dio.
Saluti
Renato
Risposta del sacerdote
Caro Renato,
1. il 12.6.2008 avevo risposto ad una domanda analoga alla tua.
Ti allego il passo centrale della risposta:
“La conoscenza dei santi in paradiso non causa dispiacere, ma solo letizia.
Di là noi godremo di Dio e godremo per le sue infinite perfezioni. E non cesseremo di lodarle in eterno.
Quando vedremo il corpo trafitto di Gesù non potremo dire altro che quanto ha espresso san Giovanni nell’Apocalisse: “Veri e giusti sono i suoi giudizi” (Ap 19,2).
Di là finalmente ameremo Dio più di noi stessi e lo ameremo più dei nostri cari.
Fin che siamo di qua, non capiamo fino in fondo che cosa sia il peccato. Ma quando vedremo ciò che esso è, quando vedremo tutto quello che Dio ci ha voluto dare e che noi abbiamo rifiutato, quando vedremo l’odio e l’ostinazione dei peccatori nei confronti di Dio e della sua grazia, diremo con la totalità di noi stessi: “Veri e giusti sono i suoi giudizi” (Ap 19,2)”.
2. Adesso vengo all’altra domanda: se le nostre preghiere giovino per la conversione degli altri.
È vero che le nostre preghiere non possono forzare il libero arbitrio, ma possono ottenere lumi nella mente e tocchi nel cuore. E in forza di questo posiamo sperare che prima o poi molti si convertano.
3. Dio nella Sacra Scrittura ci esorta a pregare per tutti.
Gesù chiede di pregare per nemici e persecutori.
Dal momento che nessuno forza il libero arbitrio altrui, è vana la richiesta di Cristo?
Non possiamo dirlo davvero!
Ripeto: la preghiera non forza, ma ottiene aiuti per la conversione.
4. San Paolo dice che la preghiera ammassa carboni ardenti su chi non si vuole convertire (Rm 12,20).
La Bibbia di Gerusalemme commenta: “il cristiano si vendica dei suoi nemici facendo loro del bene. L’immagine dei carboni ardenti, simbolo di un dolore cocente, designa il rimorso che porterà il peccatore a pentirsi”.
5. Mi dici che finora hai ottenuto pochi e scarsi risultati.
Alla preghiera prova ad aggiungere anche dei sacrifici e dei digiuni. Gesù ha detto che certa specie di demoni si scaccia solo con la preghiera e il digiuno (Mt 17,21).
Santa Teresina del Bambin Gesù ha detto: “Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date, toccano le anime ben più che i discorsi, ne ho fatto esperienza spesso” (Storia di un’anima, 315).
Impugnale anche tu con coraggio queste armi invincibili e allora potrai vedere qualche risultato in più.
Ti assicuro la mia preghiera e la mia partecipazione alla tua causa.
È la causa per cui sono sacerdote e domenicano.
Ti benedico.