Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro padre Angelo,
ho un’altra situazione che mi crea dubbio e angoscia.
Mi sono sposato in chiesa nel 2006. Successivamente ho divorziato perché la mia ex moglie si è accompagnata con un altro uomo. Io ho le mie colpe per la rottura del matrimonio ma non volevo separarmi. 
L’allora parroco disse che io non avevo colpa e potevo continuare a fare la comunione a patto che non convivessi con un’altra donna né avessi rapporti sessuali con lei.
Ora io ho una fidanzata da 2 anni e ognuno vive a casa sua. Però abbiamo rapporti intimi.
Io le ho detto che senza sposarci si tratta di fornicazione che è un peccato mortale e ci esclude dalla comunione. Questo dal magistero della Chiesa Cattolica. 
Lei sostiene che siamo in cammino ed avendo anche la vaga intenzione di sposarci siamo tranquilli perché ci amiamo.
Dove sta la verità? Possiamo vedere questi rapporti intimi dettati senz’altro da amore reciproco tra 2 persone vicine ai 50 come un cammino verso il matrimonio? Lei dice infatti che la nostra situazione è diversa da quella di 2 giovani fidanzati vergini.
Mi faccia cortesemente sapere. Grazie.
Cordiali saluti e che Dio la benedica.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
solo oggi sono giunto alla tua mail del 22 febbraio 2022. Me ne dispiace molto e te ne domando scusa.

1. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che “l’unione carnale è moralmente legittima solo quando tra l’uomo e la donna si sia instaurata una comunità di vita definitiva.
L’amore umano non ammette la “prova”. Esige un dono totale e definitivo delle persone tra loro” (CCC 2391). 

2. Questo perché? Perché l’intimità sessuale sta a significare che uno si dona totalmente all’altro.
Ora non è l’atto sessuale che instaura la donazione vicendevole e definitiva, ma il consenso coniugale manifestato nel giorno del matrimonio.
Finché non c’è quest’esproprio vicendevole dell’uno all’altro, i due non si appartengono ancora, non sono ancora una sola carne.
Inoltre questa totalità non sarebbe vera se non si volesse donare anche la propria capacità di diventare padre e madre.

3. Questo è il motivo per cui i cosiddetti rapporti prematrimoniali costituiscono un uso della sessualità al di fuori del progetto santificante di Dio, separano da Dio, da Colui che è il principio e il fine della sessualità e delle sue manifestazioni. 
Fanno percorrere una strada che è tutto il contrario di quella della santificazione vicendevole che è imprescindibile da un amore puro e santo.
Per questo secondo l’insegnamento della Chiesa costituiscono peccato grave (cfr. CCC 2353 e 2396).

4. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che “i fidanzati sono chiamati a vivere la castità nella continenza. Messi così alla prova, scopriranno il reciproco rispetto, si alleneranno alla fedeltà e alla speranza di riceversi l’un l’altro da Dio. Riserveranno al tempo del matrimonio le manifestazioni di tenerezza proprie dell’amore coniugale. Si aiuteranno vicendevolmente a crescere nella castità” (CCC 2350). 
E che “la fornicazione è gravemente contraria alla dignità delle persone e della sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all’educazione dei figli” (CCC 2353).

5. Poiché i rapporti prematrimoniali costituiscono un peccato grave impediscono di fare la Santa Comunione senza previa confessione sacramentale.

6. La tua fidanzata dice che se c’è una “vaga intenzione di sposarsi” potete stare tranquilli.
Non è questo il pensiero della Chiesa, la quale al contrario afferma: “Qualunque sia la fermezza del proposito di coloro che si impegnano in rapporti sessuali prematuri, tali rapporti non consentono di assicurare, nella sua sincerità e fedeltà, la relazione interpersonale di un uomo e di una donna, e specialmente di proteggerla dalle fantasie e dai capricci” (CCC 2591).

7. Ma per voi c’è un problema in più perché tu davanti a Dio sei sposato.
Il divorzio crea la cessazione del matrimonio davanti allo stato, ma non davanti a Dio. 
Gesù ha detto: “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito” (Mc 10,9).
Per cui la vostra relazione non è semplicemente di fornicazione, ma di adulterio.

8. La strada praticabile per te è quella di verificare se il matrimonio contratto con tua moglie sia canonicamente nullo.
Se ti viene riconosciuto la nullità del matrimonio, puoi iniziare un fidanzamento che in ogni caso deve essere casto.
Solo un amore casto custodisce la fedeltà e la purezza dell’amore.

Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo