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Quesito

salve padre,
ho letto un articolo di un certo r. p. in cui critica “la venerazione” del sangue di san Gennaro.
Riporto le parole del testo in questione: “Ed ora veniamo all’ebreo Yehoshua ben Yosef, meglio conosciuto come Gesù, che in merito al fatto che si vada in cerca di “prodigi”, quindi di “segni tangibili”, come quelli del sangue di San Gennaro, aveva chiaramente detto: “Questa generazione è una generazione malvagia.Essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno”.
E poi, sempre Gesù, che si era così espresso sui falsi profeti che fanno propiziazioni: “Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci”. Ed aveva aggiunto: “Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto”.
 E chiediamoci: cosa avrebbe pensato Gesù, quel Rabbino errante nella Palestina del I secolo, dello “scioglimento del sangue” di San Gennaro? La risposta è che indubbiamenteavrebbe considerato quel rito pagano del tutto sacrilego e blasfemo. Già, perché per un ebreo come lui il “sangue”, che rappresenta lo “spirito vitale di Dio” (quindi appartiene esclusivamente a Lui), è assolutamente sacro e non può e non deve tassativamente essere oggetto in alcun modo di alcuna ritualità.
Ed il solo trattare di sangue o toccare del sangue o persone che perdono del sangue è causa di ripugnante impurità,che la Torah (la Bibbia) stabilisce debba interdire il poter partecipare a riti religiosi e richiede periodi di ri-purificazione.
 E poi, chiediamoci: cosa avrebbe pensato Gesù, appeso alla croce, del Cardinale Sepe ed anche dei Papi, successori di Pietro, prostrati davanti a quella teca, in attesa della liquefazione di quel sangue impuro (ammesso che sia sangue), capace di predire il futuro, vera e propria idolatria, condannata – senza remissione di sorta – dagli stessi 10 Comandamenti? E cosa avrebbe pensato Gesù di quell’inestimabile tesoro, il più prezioso al mondo, legato a quel “santo”? Lascio a voi la risposta”
Ho molti dubbi a riguardo, ma sarei contento di ricevere la sua risposta a questo articolo.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. penso che colui che ha scritto quel pezzo abbia bisogno di maggiore conoscenza.
A proposito dei segni di Gesù ti posso dire due cose.
La prima, a proposito del segno: perché non hai letto la frase tutta intera ma la mozzata?
Gesù infatti ha detto: “Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta” (Mt 12,39).
Dunque, un segno l’ha dato, ed è il più importante, quello di Giona il profeta. 

2. Dopo aver indicato il segno di Giona, Gesù ha immediatamente proseguito così: “Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!” (Mt 12,40-42).
Il segno è Lui, con le sue opere e con il suo insegnamento.
Il segno è Lui: la sua morte in croce che compie in maniera dettagliata e minuziosa le profezie e la risurrezione ad una vita nuova nella quale la morte non ha più potere.

3. Ma oltre a questo, che indubbiamente è il segno principale, Gesù, come attesta San Pietro nella sua prima predica nel giorno di Pentecoste, ha dato molti segni: “Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene” (At 2,22).

4. San Giovanni chiama segni tutte le opere compiute da Gesù e nel suo Vangelo riferisce che Gesù rimprovera la gente che non è capace a leggere i segni che egli da: “Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati” (Gv 6,26).
In seguito: “Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, compirà forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?” (GV 7,31)».

5. Il capitolo 20º del Vangelo di Giovanni si conclude così: “Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome” (Gv 20,30).

6. Gesù inoltre rimanda a segni riguardanti la fine del mondo: “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina” (Lc 21,25-28).

7. Ti sto rispondendo oggi, 25 aprile, festa di San Marco, che conclude il suo Vangelo così: “Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano” (Mc 16,20).

8. A proposito del sangue: chi ha scritto lo sproloquio che mi hai mandato e che ha definito Gesù come rabbino errante del I secolo… non si ricorda che Gesù addirittura ha comandato di bere il suo sangue?
“In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita” (Gv 6,53). 

9. Così come non ha capito che Gesù ha abolito le distinzioni tra puro e impuro dell’Antico Testamento: “Così rendeva puri tutti gli alimenti” (Mc 7,19).

10. Ugualmente sa di non dire il vero quando scrive che papi e cardinali si sono prostrati davanti al sangue di San Gennaro.
Prostrarsi significa stendersi per terra in segno di adorazione. Ebbene, ha visto qualcuno della gerarchia compiere un simile gesto?

11. Che la gente legga la puntualità della liquefazione del sangue di San Gennaro come buon auspicio o presagio di eventi sinistri, non fa parte della fede.
Puntualmente ogni anno i vescovi di Napoli, che si succedono, richiamano sempre la gente ad altro significato.

12. Va detto infine che la Chiesa guarda con molto rispetto la liquefazione del sangue di San Gennaro. Ma non ne fa un dogma di fede.
Ognuno certo è libero di pensare come vuole, ma mettere in ridicolo o disprezzare un fenomeno del genere non è segno di intelligenza.
Visto che neanche la scienza sa darsi una spiegazione, perlomeno sarebbe più onesto rimanere silenziosi.
Con queste poche note confermo che i dubbi ti sono venuti leggendo quell’articolo sono più che legittimi.
Mi stupisco che siano stati pubblicati perché gli fanno fare così brutta figura.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo