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Quesito

Caro Padre Angelo,
la domanda “Se i peccati gravi vadano confessati anche nel numero e nella specie” mi ha fatto sorgere degli interrogativi.
Io prima non ero a conoscenza di una cosa di questo tipo per cui dovrei forse mettere in discussione la validità delle mie assoluzioni precedenti?
La cosa che più mi preoccupa è la seguente: purtroppo diverso tempo fa sono caduto in un atto impuro (solitario) dopo anni di perseveranza per cui sono andato subito a confessarmi. Il sacerdote, appena gli ho detto che avevo commesso un atto impuro, mi ha chiesto di non scendere nei dettagli e dopo avermi rivolto parole di conforto mi ha assolto. Dovrei forse ritenere questa assoluzione non valida?
La ringrazio di tutto


Risposta del sacerdote

Carissimo,
quando si dice che i peccati, oltre che nel numero, vanno confessati anche nella specie, non s’intende dire “nei dettagli”.
La specie del peccato è quella qualità che rende il peccato diverso da un altro. È nel medesimo genere, ma non è della medesima specie.
Un esempio: il sesto comandamento comanda di non commettere atti impuri. Questo è il genere.
Ma all’interno di questo genere si possono commettere tanti peccati che sono  diversi tra loro e senza la cui conoscenza il sacerdote non saprebbe ancora precisamente che cosa è chiamato ad assolvere e non poterebbe dare gli aiuti medicinali necessari.
Infatti all’interno di questo comandamento si possono commettere peccati di vizio solitario, peccati di omosessualità, peccati di fornicazione (relazioni sessuali tra persone non sposate), peccati di adulterio (uno dei due è sposato), peccati all’interno del matrimonio, peccati con un minore, peccati di violenza carnale…
Intuisci molto bene che il sacerdote non capisce granché se una persona, soprattutto adulta, gli dice semplicemente: ho peccato contro il sesto comandamento.
Così ad esempio anche per il furto: si deve dire di che tipo era il furto. Se si è rubato ad una persona povera, se si è rubato molto, poco, se lo si è fatto con violenza (rapina), se si sono rubati oggetti sacri oppure si è rubato in luogo sacro…
Non si richiedono dunque i dettagli. Anzi, proprio nel senso comandamento “non commettere atti impuri” si deve evitare di scendere a descrizioni e dettagli che non mutano la specie del peccato.
Il sacerdote da cui ti sei confessato ha fatto bene a interromperti perché è necessario rispettare la santità del sacramento che si celebra.
Per quella confessione devi stare tranquillo.
Secondo me potresti stare tranquillo anche per le precedenti, se i peccati erano dello stessa specie.
Se invece si fossero congiunti con altre specie, in una successiva confessione e senza agitazione dirai che sei venuto a conoscenza che i peccati vanno accusati anche nella loro specie e non solo nel loro genere. E allora dirai la specie dei peccati. Nel frattempo, se ti trovi in  grazia di Dio, continua pure a fare la Santa Comunione.

Ti saluto, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo


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