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Quesito
Caro Padre Angelo,
volevo chiederti la differenza tra il matrimonio civile e quello religioso?
Per una coppia di fidanzati che ha sperimentato nel corso degli anni degli obiettivi comuni e sentono di aver raggiunto una maturità nel rapporto, che importanza assume ricevere il sacramento del matrimonio? In poche parole puoi approfondire il significato della sacramentalità del matrimonio.
Grazie,
Leonardo
Risposta del sacerdote
Caro Leonardo,
1. il matrimonio civile è un patto stabilito tra un uomo e una donna che ha come base una mutua e perenne donazione ordinata al reciproco aiuto e perfezionamento e alla generazione ed educazione della prole.
Poiché il matrimonio in qualche modo cambia le persone che lo contraggono perché dal quel momento si appartengono reciprocamente con tanto di diritti e doveri, ha anche una valenza sociale.
Per questo in tutte le culture di questo mondo viene celebrato davanti ad un rappresentante della comunità.
Dal quel momento anche la società tratta i due non come due individui qualunque, ma come marito e moglie.
2. Per i cristiani, oltre a tutto questo, il matrimonio è anche un sacramento, vale a dire un segno sacro.
È segno sacro dell’amore di Dio per l’uomo e di Gesù Cristo per la Chiesa.
Chi si sposa col sacramento si impegna davanti a Dio e alla comunità di essere nel suo rapporto con l’altro coniuge un immagine visibile e, per quanto possibile, fedele dell’amore di Dio per l’uomo e di Cristo per la Chiesa.
Come vedi, nel matrimonio sacramento i due sposi sono chiamati a crescere sempre più nella comunione con Dio, con Gesù Cristo.
Nelle gioie e nei dolori della vita si amano non semplicemente con la forza dell’amore umano, ma con quella che deriva dall’amore di Cristo: “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.
Come vedi, l’obiettivo ultimo del matrimonio cristiano è la santificazione degli sposi attraverso tutte le vicende della vita matrimoniale e familiare.
3. Nel perseguire questo obiettivo gli sposi cristiani non sono lasciati soli, abbandonati a se stessi. Ma Cristo sta con loro, come alle nozze di Cana.
Pio XI nell’enciclica Casti Connubii dice che Cristo dà ai coniugi uniti a Lui vitalmente “le forze soprannaturali occorrenti ad adempiere le proprie parti ed i propri doveri fedelmente, santamente, con perseveranza fino alla morte…
E conferisce il diritto all’aiuto attuale della grazia ogni qualvolta ne abbiano bisogno per adempiere agli obblighi di questo stato” (nn. 42-43).
Sottolineo la dizione: “le forze soprannaturali” perché per stare insieme tutta la vita nella buona e nella cattiva sorte ci vuole una forza fuori del comune, come ha detto il Concilio Vaticano II nella Gaudium et spes, n. 49.
E Cristo non solo dà questa forza, ma dà anche il diritto di averla.
4. È proprio per questi motivi che la Chiesa giudica invalido il matrimonio tra due battezzati celebrato solo in forma civile.
Gli sposi cristiani col Battesimo sono stati innestati in Cristo e da Lui devono attingere per vivere santamente il loro amore coniugale e la loro vocazione di essere padri e madri.
Ti ringrazio del quesito, ti saluto, ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo