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Quesito

Caro Padre Angelo,
sono un ragazzo italiano di 30 che convive con una ragazza russa di 31 anni ormai da circa tre anni (e spero che presto con un po di soldi e di calma riusciremo a sposarci). Sia io che lei siamo credenti e credo che il Signore stia, in senso buono, mettendoci alla prova. Le spiego; io sono cattolico e lei e’ ortodossa, suo nonno, che purtroppo versa in bruttissime condizioni di salute, e’ un sacerdote ortodosso ed anche il resto della sua famiglia e’ di quella dottrina; il punto e’ che abbiamo avuto da poco una bambina che ora ha 6 mesi e non riusciamo a battezzarla perche’ ognuno di noi propende per la sua dottrina e non riusciamo a deciderci. Io non avrei niente in contrario a far celebrare un battesimo "congiunto o misto" perche’ grosse differenze tra noi e loro non ce ne sono (la prego non me le elenchi perche’ gia’ le so 🙂 ) ma soprattutto perche’ nessun famigliare rimarrebbe offeso e nessuno di noi due si sentirebbe privato di qualcosa. Abbiamo provato anche a parlare con dei sacerdoti, sia cattolici che ortodossi, ma pare che questo impasse non si possa superare: e’ un "aut..aut" ;insomma una scelta deve farsi per forza. Tengo a precisare che il nostro non e’ un capriccio ma una cosa a cui teniamo veramente ma nessuno dei due e’ disposto a farsi da parte (a venirsi incontro invece si) e chi ne sta pagando le spese e’ soltanto nostra figlia che ancora non ha avuto il suo battesimo. Spesso ho sentito parlare di riconciliazione tra Chiesa cattolica ed ortodossa, e allora quale gesto migliore, esemplare e piu’ bello di un cattolico ed un’ortodossa che fanno battezzare la loro figlia con tutti e due i riti congiuntamente? Noi,come genitori, vorremmo una figlia CRISTIANA, senza tante etichette (cattolica, ortodossa, protestante…) semplicemente CRISTIANA. Secoli fa, se non vado errato, si riceveva il battesimo soltanto alla fine del percorso catecumenale; oggi siamo noi genitori a scegliere per i nostri figli e qualcuno potrebbe dire che questa è un’imposizione, ma sia io che la mia compagna riconosciamo CRISTO come salvatore e battezzare la bambina in Suo nome è un dono non una prepotenza; ma, al contrario, dover scegliere per forza una confessione, quando si potrebbe non scegliere, quella, si, che la vedo un pò come una forzatura. Vorremmo semplicemente che nostra figlia sia ufficialmente la benvenuta in tutte e due le Chiese, senza dover togliere niente a nessuno, che, a parte qualche piccola differenza, riconoscono LO STESSO GESU’ CRISTO come salvatore. Nel mio cuore sento che ciò è possibile e che Dio non ne sarebbe dispiaciuto. Se Noi fedeli siamo la Chiesa siamo noi che dobbiamo riunificarla e credo che un gesto del genere sia un esempio di amore, unità e fratellanza.
Grazie,
A.


Risposta del sacerdote

Caro A.,
1. Probabilmente al momento in cui ti rispondo il problema che  mi sottoponi sarà giù stato risolto perché avrete già battezzato la vostra bimba.

2. Da quanto posso intuire dalla tua mail non sei digiuno di cose di Chiesa.
E fai bene a tenerci che la bambina venga battezzata nella fede cattolica.
A favore di questo gioca anche il fatto che vivi in Italia e tua figlia sarà meglio integrata con gli altri bambini quando insieme con loro farà i medesimi percorsi di vita.
Il battesimo inoltre introduce in uno stile di vita particolare, mette in comunione con i santi della nostra terra, del nostro calendario, con la storia della nostra Chiesa, apre una persona alle feste liturgiche che segnano anche le tappe della vita civile.
Ora tua figlia, qualora venisse battezzata nella Chiesa ortodossa, dovrebbe vivere sempre come una straniera e non sentirsi mai dei nostri.

3. Ma non c’è semplicemente questo motivo, che tutto sommato è il più debole di tutti.
Alla Chiesa ortodossa manca il primato di Pietro, ridotto a pura onorificenza. Mentre dai testi sacri e dalla Tradizione appare chiaramente come le cose stiano diversamente.
E, assieme a questo, di conseguenza vi sono molte altre cose che mancano alla Chiesa ortodossa.

4. A monte però del vostro problema c’è il fatto che non siete sposati.
Se voi foste sposati avreste già determinato tutto  prima delle nozze.
La convivenza è una scelta sbagliata per tanti motivi che non sto a ripetere.
Posso dire solo che la madre della tua bambina non ti appartiene, non è tua moglie, è una compagna, che ti impedisce tra l’altro l’accesso ai beni più preziosi per la vita di una persona: la grazia di Dio ricuperata e accresciuta attraverso i sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia.

5. Nella tua mail torni su un concetto quanto mai bello: Noi siamo la Chiesa”.
Sì, lo siamo soprattutto per i vicoli spirituali, quelli che ci legano attraverso la grazia.
Poi ci sono anche i vincoli visibili.
Pure questi sono importanti.
Ma ancor più importanti sono i vincoli spirituali, quelli per i quali la linfa di Gesù Cristo scorre in noi mediante la grazia santificante.
Fai bene a tenerci ai vincoli visibili. Ma tienici ancor di più a quelli invisibili: essere in grazia, vivere in grazia.

6. Forse il Signore, attraverso la vicenda del battesimo di vostra figlia, vuole metterti dinanzi ai problemi più importanti per la vita di un cristiano.
Cogli l’occasione per sposarti anche senza soldi, per vivere in grazia, per fare la S. Comunione per la tua bambina, perché il Signore la custodisca per la vita eterna. Ne ha bisogno.
“Poiché la tua grazia, o Dio, vale più della vita” (Sal  63,4).

7. Infine, sebbene voi due non siate sposati, tuttavia insieme con vostra figlia costituite una famiglia.
Ebbene, prova a chiedere alla tua compagna chi ha il ruolo di capo in una famiglia ortodossa e aiutala a trarne le debite conseguenze.
Anche il problema del battesimo di vostra figlia si risolverà in fretta.

Assicuro per te e per la tua famiglia un ricordo nella Messa che tra breve celebrerò.
Ti benedico.
Padre Angelo